SLOW FOOD SOVERATO eventi giugno luglio 2015

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2 luglio 2015
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vi segnalo questo appuntamento, concepito in preparazione del festival nazionale dell’ INU della città metropolitana, che si terrà a Reggio Calabria il 16/17/18 luglio,
. Ho curato anche l’incontro preparatorio tenuto a Stignano mercoledì 1 luglio durante il quale è stata organizzata in collaborazione con il Gal serre Calabresi Alta Locride la ” Tavola rotonda tra Sindaci, operatori economici, sociali ed educativi .Il ruolo delle produzioni agricole ed agroalimentari e della sana alimentazione nel rapporto fra terre di confine e città metropolitana.
Entrambi i documenti preparatori saranno presentati al seminario conclusivo del festival di Reggio Calabria.
Contiamo su una vostra presenza, cordiali saluti, Marisa
Oggetto:
SEMINARIO: LA PIANiFICAZIONE MANCATA – L’AREA VASTA DEI DUE MARI AL CENTRO DELLA CALABRIA, NEL DISEGNO DI RIORGANIZZAZIONE DEL GOVERNO DEL TERRITORIO”.
10 LUGLIO 2015 – ORE 16.00 – 20,00 SALA POLIVALENTE – DAVOLI MARINA (CZ)

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26 giugno 2015
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Cortale ( il cui nome deriva da “Cortazo “o da “Cohortale” rimanda alla presenza di animali e di stalle ) è un delizioso paese al centro dell’Istmo di Catanzaro con attività ancora legate alla pastorizia ed all’orticoltura.
I soci slow food di Soverato hanno dedicato una giornata alla scoperta di questo centro accompagnati dal vicesindaco Pietro Mascaro, dall’assessore Simona Papaleo e dalla giovane guida Anna Vinci che con passione e competenza ha brillantemente condotto il gruppo nei vicoli del centro storico , alle fontane e nelle chiese .
La prima visita al casale fortificato del Fondaco Pellegrini , accompagnati dal dr. Agosteo e dal dr Notaris, ha subito dato l’idea dell’importanza strategica del luogo, al centro delle comunicazioni tra Jonio e Tirreno,con un’abbondanza di acqua e di coltivazioni ad uliveti, quercete da sughero e a gelseti ( da qui l’antica tradizione della lavorazione della seta).
Grande emozione ha suscitato la visita ii ruderi dell’antica chiesa dei Santi Cosma e Damiano, con la sua preziosa pianta a croce di origine Basiliana sorta su un terrazzamento tra il golfo di Squillace e quello di S.Eufemia
La storia di Cortale e dei danni provocati dai terremoti, la disputa di fine settecento su dove ricostruire l’abitato, raccontata da Anna Vinci ci ha fatto capire ancora di più il valore dei due nuclei, quello fatto da case più modeste sorte a cascata intorno alla chiesa di S. Maria Cattolica (Matrice) e quello a maglia ortogonale opera della ricostruzione dell’architetto Vincenzo Ferraresi , dove spiccano palazzetti tra cui il palazzetto di Andrea Cefaly ( l’illustre pittore di Cortale ) e l’imponente chiesa dedicata a San Giovanni Battista.
L’immagine di Cortale è indissolubilmente legata ai prodotti della terra :
i fagioli, che recentemente sono diventati una deco,
i frutteti,
gli oliveti,
i gelseti ,
la produzione di formaggi.
A pranzo presso il ristorante di Monte Covello, nel menù sono stati serviti gli antipasti con ricottine , frittelle di fiori di zucca, insaccati, i primi piatti con la pasta al ferretto al sugo ed il riso con i funghi, il carpaccio di cinghiale ed ovviamente i fagioli di Cortale della varietà cannellini
Il pomeriggio è stato un tuffo nella tradizione artigianale ancora viva di Cortale :
l’associazione Memorandum ci ha introdotto nel mondo della seta attraverso la presentazione della coltivazione dei gelseti, del baco, della trattura del filo dal bozzolo, della tintura con materie vegetali e della tessitura.
Tutto documentato da video e da dimostrazioni pratiche.
Anche i ricami sono stati ammirati, oggetto di una mostra molto bella e ricca di manufatti, opera del laboratorio di ricami di donne diretto da Teresa.
La tappa presso l’esposizione di Procopio, “Dal baco alla seta “ con le matasse in vista ed i preziosi tessuti serici ha messo ancora in evidenza la presenza viva nel territorio di una antica tradizione, unica nel suo genere ed inimitabile.
Altro interessante incontro è stato quello presso i fornai di Cortale che hanno fatto degustare “i graffioli” , i dolcetti morbidi a base di pan di Spagna , anticamente preparati in occasione dei matrimoni ed ora disponibili su ordinazione.
Infine , le socie della condotta Slow food, su proposta di Marisa Gigliotti e con la collaborazione di Isabella che aveva preparato i mazzetti di lavanda, hanno invitato le donne Cortalesi presenti ad unirsi nel rito di scambio e rinnovo dell’amicizia,
Durante il solstizio il sole sembra fermarsi, sorgendo e tramontando sempre nello stesso punto, sino al 24 giugno , quando ricomincia a muoversi sorgendo gradualmente più a sud sull’orizzonte.
il 24 giugno( San Giovanni) corrisponde al giorno di Mezzestate.
Il mondo naturale e il soprannaturale si compenetrano e cose ritenute impossibili diventano possibili. il sole (fuoco) si sposa con la luna (acqua); da questo derivano tutti i riti e gli usi dei falò e della rugiada, presenti nella tradizione contadina e popolare; non a caso gli attributi di San Giovanni sono il fuoco e l’acqua, con cui battezzava.
Fiduciario: Luigi Tropeano Sede:Via San Giovanni Bosco 160-88068 Soverato(CZ)
Telefax 0967-22010 // 0967-25511 // CF: 97035320791
mail: slowfoodsoverato@libero.it – sito web: www.slowfoodsoverato.it
Si suppone che in tale notte avvengano strani prodigi e meraviglie, per cui si organizzano veglie e riti. Per difendersi dagli spiriti maligni, che si credeva apparissero in questa notte, gli antichi usavano erbe e fiori.
La pianta più significativa è l’iperico , che insieme alla lavanda, alla ginestra ed ai garofani compone il mazzetto di fiori oggetto dello scambio .
La donna che riceve il mazzetto durante il solstizio , può decidere di accettare la proposta di commaraggio, ricambiando con un altro mazzetto di fiori il giorno di San Pietro.
Questo legame di amicizia e di commaraggio, fatto in occasione del solstizio dal 21 al 23 giugno trae energia dalla posizione della luna e del sole e durerà nel tempo. Gli scambi dei mazzetti di fiori hanno così allietato una giornata già piena di emozioni.
Dopo la visita alla galleria d’arte di Raimondo Cefaly( nipote di Andrea Cefaly Junior) il gruppo di soci slow food di Soverato ha salutato gli amici di Cortale sotto la statua su colonna rappresentante l’Unità d’Italia.

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23 giugno 2015
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La partecipazione della condotta slow food Soverato Jonico alla giornata dedicata a Cassiodoro. Abbiamo partecipato alla seconda giornata culturale dedicata alla figura di Flavio Magno Aurelio Cassiodoro, politico, letterato e storico Squillacese, organizzata dal “Gal Serre Calabresi – Alta Locride”, in collaborazione con l’associazione Ecocentrica e il Comune di Squillace, In mattinata, nella Casa della Cultura di Squillace, il contributo alla tavola rotonda sul tema “Cassiodoro: una mente sostenibile”, ci sono stati gli interventi dei soci della condotta Slow Food Soverato versante Jonico. Il primo intervento dell’arch Marisa Gigliotti ha messo in risalto l’opera meritoria di Cassiodoro. Nella traiettoria dell’idea moderna di restauro sin dalle sue origini, Cassiodoro rappresenta forse il punto più alto raggiunto prima dell’epoca moderna e rappresenta per nascita e cultura, un trait d’union fra le strutture del mondo romano e la forza vivificatrice dei popoli barbarici, fra la cultura dell’aristocrazia pagana e il sentimento religioso cristiano. Possiamo affermare che la classicità ricomparve mille anni più tardi grazie all’opera di conservazione della cultura antica iniziata già negli anni della caduta di Roma. Cassiodoro intervenne brillantemente con le opere attente di restauro di manoscritti, di statue, monumenti e con le idee moderne ( quasi un precursore del project financing) di risanamento e riqualificazione di ambiti degradati. In tutta l’area di Squillace , Scolacium, Stalettì si respira la grandezza di questo illustre conterraneo, di cui andare orgogliosi e da cui apprendere ancora oggi .
L’altro intervento della condotta slow food è stato quello di Domenico Cosentino, giornalista enogastronomo, che ha anticipato il lavoro editoriale che uscirà nelle prossime settimane( in collegamento con Expo) e che riguarda l’aspetto poco conosciuto di Cassiodoro, quello di conoscitore di vini , unico esperto di vini del medioevo riconosciuto dalla bibliografia moderna .
In particolare a fine convegno è stato presentato in degustazione il vino Cassiodoro, prodotto dall’azienda Senatore di Cirò, che con questa etichetta ha voluto dare riconoscimento all’illustre genio poliedrico: le operazioni di coltura in vigna ed i passaggi in cantina tra macerazione separata, messa a dimora in vasche di acciaio e successivo trasferimento nelle botti di legno impiegano circa tre anni , ottenendo un vino importante per struttura e corpo. Le prossime sfide saranno quelle di lavorare in sinergia anche con Orlando Sculli per ritrovare gli antichi vitigni di cui parla Cassiodoro nelle sue variae, per riprodurre il Palmaziano,
La degustazione del vino Cassiodoro è stata accompagnata con il formaggio denominato anche Cassiodoro e prodotto dall’azienda Dedoni.
La presenza di sindaci, del presidente del Gal Renato Puntieri, del consigliere regionale Arturo Bova e degli altri rappresentanti di associazioni culturali e categorie imprenditoriali e di agricoltori ha contribuito a dare valore ad un incontro che speriamo susciti altre iniziative concrete .
Fiduciario: Luigi Tropeano Sede:Via San Giovanni Bosco 160-88068 Soverato(CZ)
Telefax 0967-22010 // 0967-25511 // CF: 97035320791
mail: slowfoodsoverato@libero.it – sito web: www.slowfoodsoverato.it


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