Slitta il decreto sugli ogm. Il voto rinviato al prossimo venerdì. Botta e risposta nel governo.
Agenews. Il rinvio del decreto legge presentato dal ministro Gianni Alemanno sulla coesistenza tra organismi geneticamente modificati e colture tradizionali era già nell’aria, quindi non è stata una sorpesa. «Alcuni ministri hanno giudicato la norma troppo restrittiva», ha detto Alemanno subito dopo la riunione del Consiglio dei ministri, e ha spiegato che il nodo che ha portato al rinvio sta nelle competenze esclusive delle Regioni in campo agricolo e su quelle dello Stato. Si saprà venerdì prossimo, quindi, se e come gli ogm troveranno regolamentazione in Italia, paese a maggioranza tradizionalmente contrario a questa innovazione, ritenuta ancora troppo insicura e pericolosa per contaminazioni delle colture tradizionali. D’altra parte sono già 12 le Regioni e 1.112 i Comuni, di vario orientamento politico, che si sono dichiarati liberi dagli Ogm. E di queste realtà, ha più volte dichiarato il ministro delle Politiche agricole, si deve tenere conto. Per questo, dunque, il rinvio farà sostanzialmente capo a un passaggio preventivo già fissato per giovedì prossimo nella conferenza Stato-Regioni. E proprio per preparare questo chiarimento, già da lunedì il ministro Enrico La Loggia riunirà un tavolo con le Regioni. Per Alemanno, però, non esistono dubbi, tantio che ha detto che continua a ritenere questo provvedimento necessario e urgente per garantire la produzione agroalimentare di qualità. La battuta di arresto al decreto non ha mancato di suscitare reazioni. Il deputato di An Alberto Arrighi, sottolineando che gli Ogm in Italia non li vuole nessuno, ha affermato che l’approvazione del decreto è un fatto politico sostanziale. Del peso delle lobby delle multinazionali del biotech ha parlato il presidente dei Verdi, Alfonso Pecoraro Scanio, mentre Ermete Realacci (Margherita) chiede ad Alemanno di rendere noti i veri motivi del dissenso. Uno stop non positivo anche per Coldiretti e Cia, gravissimo per l’Intesa consumatori ma ritenuto invece salutare da Confagricoltura.
Sul rinvio del decreto. Ogm, botta e risposta Premier-Alemanno
Agenews. «Il senso dell’azione di questo Governo è quello di dare più libertà ai cittadini»: lo ha dichiarato Berlusconi al termine della conferenza di inaugurazione del Salone di Genova, collegando questo concetto al rinvio deciso in Consiglio dei ministri del provvedimento sugli ogm. «Su ogni provvedimento che deve essere adottato – ha detto Berlusconi – mi domando se questa norma aumenta o diminuisce la libertà dei cittadini. Se la diminuisce la norma non viene lasciata passare. È successo proprio per quanto riguarda gli ogm». Immediata la reazione del ministro dell’Agricoltura Alemanno: «Il mio decreto è a difesa della libertà dei produttori e dei consumatori. Ho letto le dichiarazione del presidente Berlusconi sul decreto da me presentato – ha detto Alemanno – e credo che derivino da un equivoco sul significato del decreto stesso; stabilire delle regole chiare sulla coesistenza tra le coltivazioni ogm e tradizionali è l’unico modo per garantire la libertà di scelta dei produttori e dei consumatori. Se non diamo regole precise e rispettose delle competenze delle Regioni, che in larga maggioranza stanno adottando leggi per mantenere la propria agricoltura ogm-free – ha spiegato ancora il ministro – rischiamo seriamente di eliminare il diritto di libertà di scelta dei produttori a favore di una contaminazione incontrollata delle produzioni ogm».
OGM: VERDI; BENE TARGHE OGM-FREE, DOMANI 12 VIA A MOBILITAZIONE
“In occasione della consegna delle targhe ogm-free ai rappresentanti delle Province e dei Comuni campani, da domani 12 ottobre,continuerà ancora più incessante la mobilitazione dei Verdi contro l’invasione degli organismi geneticamente modificati”. Lo annuncia il presidente provinciale dei Verdi Alberto Patruno, che ricorda come “persino molti presidenti delle Regioni di centrodestra sono nettamente contrari alla volontà del presidente del consiglio di dare il via libera alla deregulation sugli ogm, rendendo così l’Italia sempre più dipendente dalle multinazionali”. Secondo Patruno, “è a rischio l’intero comparto dell’agricoltura di qualità che in Campania vede colture e produzioni di grandissimo pregio, che rischierebbero così di venire irrimediabilmente contaminate – ha osservato -. Comune e Provincia di Napoli da domani saranno ufficialmente territorio ogm free, e saranno l’assessore comunale all’Ambiente Casimiro Monti e l’assessore provinciale all’Agricoltura Francesco Borrelli, dei Verdi, a ritirare la targa in rappresentanza delle due istituzioni e a testimoniare l’impegno profuso a difesa delle nostre produzioni tipiche e biologiche”. I giovani Verdi, attraverso la consigliera federale nazionale Gabriella Segrella e il coordinatore Valerio Ceva Grimaldi, hanno annunciato “volantinaggi e manifestazioni a difesa dei diritti dei consumatori contro i prodotti biotech”. Napoli, 11 ottobre 2004


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