SIRE coop notizie. sabato 30 gennaio 2016 – h 10:30 san giovanni a carbonara: meraviglie trecentesche
La visita riguarderà la chiesa trecentesca di San Giovanni a Carbonara, tra le più ricche di opere d’arte della città, ubicata nell’omonima strada del centro storico, così chiamata in quanto era destinata in epoca medievale a luogo di scarico dei rifiuti inceneriti. La fondazione del monastero e della chiesa va collocata tra gli anni 1339 e 1343 quando Gualtiero Galeota dona agli Agostiniani un suolo fuori le mura denominato ad carbonetum. Nel 1399, con l’arrivo di re Ladislao di Durazzo a Napoli, ha inizio un completo rifacimento che conferisce alla chiesa l’aspetto attuale. Alla morte di Ladislao nel 1414, per volere della sorella Giovanna si eleva nel presbiterio della chiesa il monumento funebre del sovrano. Nel 1427, voluta da Sergianni Caracciolo, viene costruita la cappella della Natività dei Caracciolo del Sole, aggiunta al muro di fondo della chiesa gotica. La visita offrirà quindi anche l’occasione per ripercorrere il tormentato amore della regina Giovanna II e del suo amante, assassinato per una pugnalata nel 1432 in Castel Capuano.Per tutto il XVI e il XVII secolo la chiesa si arricchirà di sepolture e monumenti di notevole qualità plastica. All’ antica chiesa nel Settecento l’architetto Ferdinando Sanfelice, che lavorerà a lungo anche nell’annesso convento, aggiunge la cappella per Gaetano Argento nella quale costruirà anche il sepolcro. Per l’esterno la soluzione sanfeliciana prevedeva una scala a doppia rampa con la quale l’architetto risolse il problema dei dislivelli fra la strada e i diversi ingressi degli edifici, chiesa della Consolazione e cappella di Santa Monica, che formano la complessa struttura architettonica.
Ore 10,30 – Raduno partecipanti presso l’ingresso della chiesa in via San Giovanni a Carbonara, 5 – Napoli E’ previsto un contributo organizzativo. Prenotazione obbligatoria
info e prenotazioni: 392/2863436 – cultura@sirecoop.it – www.sirecoop.it
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sabato 30 gennaio 2016 – h 16:30 nelle stanze del re e della regina dalla basilica di san francesco di paola al palazzo reale di napoli
Partendo dalla storia di piazza Plebiscito, per secoli uno slargo irregolare fino alla costruzione nel Seicento del nuovo Palazzo Reale ad opera di Domenico Fontana e delle trasformazioni urbanistiche nell’Ottocento, con la costruzione della Basilica di San Francesco di Paola- che visiteremo internamente- ci immergeremo nell’atmosfera regale delle stanze, dei saloni e dei monumentali scaloni del Palazzo Reale che fu costruito a partire dal 1600 e fu abitato prima dai Vicerè spagnoli e austriaci, poi dai Borbone e dai francesi e infine dai Savoia. L’appartamento Reale – attivo come forma museografica di Appartamento Storico dal 1919 – offre alla vista le stanze reali al Piano nobile, come ci sono state consegnate dalla storia, con gli arredi dell’epoca sapientemente distribuiti. Questo antico nucleo di stanze corrisponde al Grande Appartamento di Etichetta – voluto da Ferdinando II di Borbone e affacciato a mezzogiorno. La visita ha inizio dal Teatrino di Corte e, passando attraverso i saloni di rappresentanza affrescati da artisti che vanno da Belisario Corenzio a Battistello Caracciolo si conclude presso il grande Salone d’Ercole e la Cappella Palatina, ideata da Cosimo Fanzago intorno al 1640 e dedicata all’Assunta, ospita il grande Presepe del Banco di Napoli una delle più ricche e suggestive raccolte d’arte presepiale del ‘700 napoletano.
Ore 16:30 Appuntamento con gli operatori SIRE Coop presso l’ingresso del Palazzo Reale su Piazza Plebiscito, Napoli E’ previsto un contributo organizzativo. Prenotazione obbligatoria
info e prenotazioni: 392/2863436 – cultura@sirecoop.it – www.sirecoop.it
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Domenica 31 gennaio 2016 – h 10:30
la floridiana torna a risplendere visita alla villa floridiana e al museo duca di martina
Siete tutti inviatati a partecipare alla visita alla Villa Floridiana che attualmente ospita il Museo Duca di Martina riaperto al pubblico a gennaio 2016, dopo sei mesi di chiusura che sono stati necessari per il restauro del piano nobile della Villa. Si restituiscono, quindi, alla pubblica fruizione le collezioni d’arte orientale e le sezioni di arte medievale, insieme alle raccolte dei vetri di Murano e delle maioliche rinascimentali e barocche. Nel 1927 Ferdinando di Borbone acquistò da Cristoforo Saliceti, ministro di polizia del governo murattiano, un appezzamento per destinarlo a residenza estiva della moglie morganatica Lucia Migliaccio di Partanna, duchessa di Floridia, sposata in Sicilia nel 1814 tre mesi dopo la morte della regina Maria Carolina. Dopo l’acquisto, l’architetto Niccolini riadattò in stile neoclassico la preesistente palazzina, e fece ampliare ed arricchire i giardini con oltre 150 specie vegetali, sotto la supervisione di Friedrich Dehnhardt, all’epoca direttore dell’Orto Botanico di Napoli. In onore della moglie, la villa fu chiamata Villa Floridiana. Il Museo Duca di Martina conserva una delle maggiori collezioni italiane di arti decorative. Comprende oltre seimila opere di manifattura occidentale ed orientale, databili dal XII al XIX secolo, il cui nucleo più cospicuo è costituito dalle ceramiche. La raccolta, che dà il nome al Museo, è stata costituita nella seconda metà dell’Ottocento da Placido de Sangro, duca di Martina e donata nel 1911 alla città di Napoli dai suoi eredi.
Ore 10:30 appuntamento presso il cancello d’ingresso della Villa (via Cimarosa 77 – Napoli)
E’ previsto un contributo organizzativo. Prenotazione obbligatoria
info e prenotazioni: 392/2863436 – cultura@sirecoop.it – www.sirecoop.it
SIRE – cooperativa sociale onlus Segreteria e Comunicazione Via Abate Minichini, 2° trav., 20
80035 – Nola cell. +39 3922863436 segreteria@sirecoop.it – www.sirecoop.it


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