ASCEA: DAL 23 AL 29 GIUGNO IL PRIMO FESTIVAL DELLA BIODIVERSITA’ E DEI LEGUMI CILENTANI
La manifestazione rientra nel progetto Biospiagge e mette in luce le eccellenze del territorio
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30 GIUGNO 2008
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ASCEA: CON IL CONVEGNO SU “LE PROTEINE NECESSARIE: I GRANDI LEGUMI DEL CILENTO”, SI E’ CHIUSO IL “PRIMO FESTIVAL DELLA BIODIVERSITA'”.
Dall’incontro sono emerse nuove opportunità per il futuro dell’iniziativa.
Una tavola rotonda su “Le proteine necessarie: i grandi legumi del Cilento – Per un patto di agricoltura eco-compatibile”, ha dato utili ed interessanti sbocchi per il futuro del “1° festival della biodiversità e dei legumi cilentani”, tenutosi ad Ascea dal 23 al 29 giugno e teso al recupero delle produzioni millenarie ed inserito nel progetto Biospiagge, predisposto per aumentare la conoscenza dei prodotti e le aree rurali interne.
All’incontro hanno partecipato: Raffaele D’Angiolillo (assessore all’Agricoltura del comune di Ascea),
Nicola Di Novella (direttore del Museo delle Antiche Coltivazioni di Sassano),
Antonio Verdoliva (già STAPAC Salerno),
Enzo Galdi (presidente Coldiretti di Salerno),
il giornalista Luciano Pignataro (premio Veronelli 2008),
Nino Pascale (presidente di Slow Food Campania).
Raffaele D’Angiolillo ha rilevato che “il festival è l’occasione per aprire un ragionamento sulla valorizzazione delle eccellenze locali, tutte meritevoli di scenari più ampi, da raggiungere anche attraverso una formazione e comunicazione al passo con i tempi”.
Nicola Di Novella, invece, dopo un’ampia carrellata sulle varietà coltivate (in particolare sulle caratteristiche di numerosissimi tipi di fagioli), ha posto l’accento “sullo studio dello scenario da occupare” ed “sulla necessità di preservare sia le piante sia il contesto in cui vivono”.
Antonio Verdoliva, inoltre, ha esortato a “difendere le nostre tipicità con il censimento delle varietà e con l’approvazione di un disciplinare, in modo da fare sistema e, nello stesso tempo, esaltare e tutelare in tal modo l’intero territorio”.
Enzo Galdi, dopo essersi complimentato per l’intuizione di Biospiagge, ha affermato che “la risorsa del momento è costituita dal territorio”, la cui completa valorizzazione “non può prescindere dall’aspetto culturale, che va reso forte attraverso le scuole e la formazione”.
Luciano Pignataro, invece, dopo aver riferito delle difficoltà dell’agricoltura di pianura, ha invitato “a trovare nuovi spazi di mercato” e, soprattutto, “a caratterizzarsi con prodotti che altri non hanno e fatti bene”.
Nino Pascale, infine, nel dichiararsi entusiasta per “aver trovato tante persone così determinate nei loro intenti”, ha aggiunto che Slow Food “è pronta a fare la sua parte per promuovere lo sviluppo locale e dare un futuro a queste piccole produzioni” che, ha concluso,
“consentono ai contadini di recuperare una nuova e più consona dignità”.
Da registrare anche gli interventi del vice preside Alfonso Santoro (IPSAR di Casalvelino Cilento) e di Nicola Pastore (sindaco di Controne).
L’assessore Raffaele D’Angiolillo, nel chiudere il convegno, ha consegnato tre targhe per “l’alto esempio dato al territorio”.
I riconoscimenti sono andati ad Antonio Verdoliva ed ai ristoranti “Il papavero” di Eboli e “Pappacarbone” di Cava dei Tirreni.
INFO
ufficio stampa: Sandro Tacinelli
mob. 339 2073143 – e-mail: sandrotacinelli@tin.it
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26 GIUGNO 2008
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ASCEA: SABATO, AL PRIMO FESTIVAL DELLA BIODIVERSITA’, UN CONVEGNO SU “LE PROTEINE NECESSARIE: I GRANDI LEGUMI DEL CILENTO”
L’incontro è previsto alle ore 19 nella sede della Fondazione Alario
Giro di boa per il 1° Festival della Biodiversità e dei legumi cilentani”, rassegna promossa dall’assessorato all’Agricoltura di Ascea fino a domenica 29 giugno e tesa al recupero delle produzioni millenarie ed inserita nel progetto Biospiagge, ideato per far accrescere la notorietà dei prodotti e le aree rurali interne, ai turisti delle aree costiere.
L’appuntamento, rivolto a produttori, ristoratori e consumatori, ha puntato i fari sulla filiera dei legumi con particolare riguardo agli ecotipi locali: fagiolo tabacchino di Mandia – Ascea; fagiolo scritto di Terradura – Ascea; fagiolo dell’occhio (o fagiolo di Velia) – Ascea; fagiolo regina di Gorga – Stio; cece di Cicerale; maracuoccio e cicerchie di Camerata e fagiolo di Controne.
In tale ambito è stato messo su il programma “Adotta e degusta i grandi legumi del Cilento”, che consente (previa prenotazione) di assaggiare i prodotti della nuova campagna agraria presso i ristoranti di Ascea:
“Sciabecco”, “Mascolo”, “Porta Rosa”, “da Franco”, “Il forziere” e “L’uliveto”.
Con un menù che prevede: un antipasto a base di tris di legumi, poi pasta e fagioli ed alici della costa e insalata.
Un particolare interesse è rivolto al convegno di sabato 28 giugno alle 19 presso la Fondazione Alario su “Le proteine necessarie: i grandi legumi del Cilento – Per un patto di agricoltura eco-compatibile”.
All’incontro partecipano:
il giornalista Luciano Pignataro (premio Veronelli 2008),
Nino Pascale (presidente di Slow Food Campania),
Raffaele D’Angiolillo (assessore all’Agricoltura del comune di Ascea),
Enzo Gaudi (presidente col diretti di Salerno),
Enzo Crivella (fiduciario Slow Food di Sapri)
Nicola Di Novella (direttore del Museo delle Antiche Coltivazioni di Sassano).
Per maggiori notizie sull’iniziativa si può telefonare al Comune di Ascea (tel. 0974 977808), oppure inviare un’e-mail ad: agricoltura@comune.ascea.sa.it
ufficio stampa: Sandro Tacinelli
mob. 339 2073143 – e-mail: sandrotacinelli@tin.it
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22 GIUGNO 2008
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Parte da lunedì 23, e fino a domenica 29 giugno, il 1° Festival della Biodiversità e dei legumi cilentani”.
L’iniziativa, promossa dall’assessorato all’Agricoltura di Ascea, è tesa al recupero delle produzioni millenarie e rientra nel progetto Biospiagge, ideato per far accrescere la notorietà dei prodotti e le aree rurali interne, ai turisti delle aree costiere.
Sette giorni, quindi, per dare risalto alle forme etiche e responsabili di consumo capaci di favorire l’incontro diretto tra produttori, ristoratori e consumatori, ed evidenziare la filiera produttiva dei legumi con particolare riguardo agli ecotipi locali:
– fagiolo tabacchino di Mandia – Ascea
– fagiolo scritto di Terradura – Ascea
– fagiolo dell’occhio (o fagiolo di Velia) – Ascea
– fagiolo regina di Gorga – Stio
– cece di Cicerale
– maracuoccio e cicerchie di Camerota
– fagiolo di Controne.
“Si tratta di un evento – rileva Raffaele D’Angiolillo, assessore all’Agricoltura del Comune di Ascea – dalle diverse finalità. Da una parte mette in primo piano le eccellenze del territorio, dall’altra da vita ad uno stretto collegamento con le aree dell’intero Parco Nazionale del Cilento e, non ultimo, è rivolto ad acquisire un’esperienza pilota in grado di valorizzazione la filiera tipica di qualità dei legumi, da trasferire in seguito anche ad altre produzioni locali”.
Nell’ambito della kermesse è stato varato il programma “Adotta e degusta i grandi legumi del Cilento”, che consente (previa prenotazione) di assaggiare i prodotti della nuova campagna agraria presso i ristoranti di Ascea.
Questo l’elenco: “da Franco”, “Il forziere”, “L’uliveto”, “Mascolo”, “Porta Rosa” e “Sciabecco”; con un menù che prevede: un antipasto a base di tris di legumi, poi pasta e fagioli ed alici della costa ed insalata.
C’è attesa, inoltre, per il convegno di sabato 28 giugno alle 19 presso la Fondazione Alario su “Le proteine necessarie: i grandi legumi del Cilento – Per un patto di agricoltura eco-compatibile”.
All’incontro partecipano:
– il giornalista Luciano Pignataro (premio Veronelli 2008),
– Nino Pascale (presidente di Slow Food Campania),
– Nicola Di Novella (direttore del Museo delle Antiche Coltivazioni di Sassano)
– Enzo Crivella (fiduciario Slow Food di Sapri).
INFO
Per maggiori informazioni si può telefonare al Comune di Ascea (tel. 0974 977808), oppure inviare un’e-mail a: agricoltura@comune.ascea.sa.it
ufficio stampa: Sandro Tacinelli
mob. 339 2073143 – e-mail: sandrotacinelli@tin.it
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