LABORATORI MOBILI PER LE EMERGENZE AMBIENTALI IN CAMPANIA.
Lo scorso 4 dicembre, a Palazzo S. Lucia è avvenuta la presentazione alla stampa di tre laboratori mobili per le Emergenze Ambientali allestiti dall’Agenzia Regionale Protezione Ambientale Campania.
L’Arga ne ha già dato notizia ma, data l’importanza dell’argomento, riteniamo utile rendere noto il testo dell’accordo nella sua interezza.
“All’incontro sono intervenuti il Presidente della Regione Campania Antonio Bassolino, l’Assessore alla Tutela del Territorio e Ambiente Luigi Nocera e il Direttore Generale dell’ARPAC Luciano Capobianco. Si tratta di tre strutture mobili, dotate delle più alte dotazioni tecnologiche, che saranno in grado di raggiungere rapidamente i siti in cui svolgere la loro attività di indagine e monitoraggio, compresi quelli interessati da emergenze ambientali, e avviare in loco le prime analisi di base a supporto degli interventi di controllo e gestione. I mezzi mobili sono stati acquistati e attrezzati nell’ambito di un intervento finanziato con fondi POR per un totale di 768.000,00 Euro. Si tratta del primo progetto completato nell’ambito di una programmazione più ampia finalizzata al rafforzamento delle attività di monitoraggio ambientale che la Regione Campania ha voluto fortemente perseguire, anche attraverso l’attivazione di una misura POR dedicata (la 1.1).Al momento attuale altri sette interventi curati dall’ARPAC – tra i quali laboratori specializzati per OGM, acque superficiali e sotterranee, diossine, monitoraggio biologico dell’aria – sono in via di realizzazione. Le Unità mobili disponibili da oggi in Campania sono attrezzate con strumentazioni avanzate che consentono in loco le prime analisi di base e il campionamento in tutte le matrici di interesse quali l’aria, l’acqua ed il suolo: è proprio la molteplicità delle indagini possibili la caratteristica peculiare di questi mezzi, che rende unico in Italia tale presidio e pone la Campania in una posizione avanzata per strumenti di controllo ambientale del territorio.
Con la realizzazione dei laboratori mobili viene rafforzato il Servizio di Pronta Disponibilità già attivo in ARPAC: sarà adesso possibile ai tecnici dell’Agenzia rispondere con maggiore efficienza e rapidità alle richieste di intervento che pervengono da Vigili del Fuoco, Forze dell’Ordine, AASSLL e Protezione Civile, tra gli altri, ed essere immediatamente operativi presso i siti o le zone del territorio oggetto di eventi con possibili conseguenze sull’equilibrio naturale dell’ambiente, come ad esempio: combustione incontrollata di rifiuti, spargimento sul suolo di liquami e fanghi, ritrovamento di contenitori abbandonati di contenuto ignoto, cattivi odori provenienti da insediamenti produttivi, presenza di schiume o chiazze oleose in acqua, morie di pesci.
I mezzi mobili per le emergenze ambientali consistono in tre veicoli allestiti con furgonature speciali, all’interno delle quali è stato realizzato un piccolo – ma tecnologicamente avanzato – laboratorio di analisi chimiche e misure fisiche che rende possibile effettuare le prime indagini in loco finalizzate al riconoscimento di sostanze inquinanti o di sintomi di degrado ambientale in tutte le matrici di interesse quali l’aria, l’acqua ed il suolo. Oltre alla strumentazione automatica i laboratori sono equipaggiati con tutti gli accessori necessari ad effettuare prelievi in campo in totale sicurezza per gli operatori. Inoltre è attivo l’accesso a banche dati informative quali quelle, ad esempio, relative ai rischi e alle prime modalità di intervento e soccorso in presenza di sostanze pericolose.
In caso di emergenze ambientali, infatti, verranno avviate in situ le prime attività di rilevamento e analisi – tra le quali: analisi di base di acqua, aria e suolo; primo riconoscimento analitico di sostanze pericolose, rilevamento dati meteorologici – che permetteranno agli Enti preposti di intervenire con misure di contenimento più mirate ed efficaci.
I laboratori mobili sono inoltre attrezzati per l’eventuale prelievo di campioni da avviare a procedure analitiche più complesse nei laboratori dei Dipartimenti provinciali ARPAC.
Operativamente i tre laboratori mobili verranno assegnati nel territorio regionale secondo uno schema che ha tenuto conto non soltanto dell’estensione territoriale e della densità di popolazione, ma anche della concentrazione di attività a rischio:
n. 1 per la provincia di Napoli
n. 1 per le province di Salerno e Avellino
n. 1 per le province di Caserta e Benevento
Ad ogni laboratorio verrà assegnata una squadra operativa, fortemente specializzata in tale tipo di attività, formata da tre tecnici ARPAC. In totale i tecnici coinvolti nelle attività saranno trenta e le strutture dedicate saranno disponibili operative ventiquattro ore su ventiquattro.
Le dotazioni di campionamento e analisi consistono in ventisette differenti strumentazioni, tra le quali:
una stazione meteorologica completa di sensori di direzione e velocità vento, temperatura, umidità, pressione, pluviometro, radiazione solare
una sonda multiparametrica per la misura dei principali parametri indicatori di inquinamento delle acque: pH, ossigeno disciolto, conducibilità, potenziale redox
un rilevatore di radioattività
una pompa campionatrice per l’aria che permette di individuare e misurare, tra l’altro: ammoniaca, anidride carbonica, monossido di carbonio, benzene, cloro, acido fluoridrico, acido solfidrico
un set di rilevatori portatili che permettono l’individuazione dei gas tossici, tra i quali: monossido di carbonio, acido solfidrico, anidride solforosa, acido cianidrico
un gascromatografo che permette l’esatta individuazione dei diversi tipi di idrocarburi
un sistema colorimetrico con relativi kit per effettuare misure di cloruri, fosfati, ferro, nitrati e nitriti, solfati, fenoli, tensioattivi. “
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