L’ACCEDEMIA BIZANTINA, GIOVEDI’ MATTINA (ore 10 – 13) INCONTRERA’
I GIORNALISTI NEL CORSO DELLE PROVE DEL CONCERTO CHE SI TERRA’ ALL’AUDITORIUM S. APOLLONIA LA STESSA SERA (ore 20.30)

Giovedì 6 dicembre, dalle ore 10 fino alle 13, l’Accademia Bizantina, incontrerà, all’Auditorium di Sant’Apollonia di Salerno i giornalisti nel corso delle prove per il concerto che si terrà la stessa sera alle ore 20.30, sempre all’Auditorium. Saranno presenti anche tutti gli studenti della sezione ad indirizzo musicale dell’Istituto comprensivo di Giffoni Sei Casali.

Proseguono, quindi, gli appuntamenti organizzati dall’Accademia Musicale Campana, nell’ambito dei “Concerti dell’Accademia” giunti ormai alla XII edizione.
Il concerto avrà per protagonista “La musica strumentale ai tempi di Domenico Scarlatti”, con musiche barocche che spaziano da Antonio Vivaldi (1678 – 1741): Concerto in sol min. per archi e cembalo RV 156 [Allegro – Adagio – Allegro] ad Arcangelo Corelli (1653 – 1713): Sonata op.V n.12 in re min. La follia [Tema e 22 variazioni]

L’evento, promosso della Provincia di Salerno, con la collaborazione dell’ Azienda di Soggiorno e Turismo, è stato organizzato dall’ Accademia Musicale Campana, associazione culturale che opera a Salerno e provincia dal 1984. Nel corso della sua attività, l’Accademia è stata consulente e collaboratrice delle principali Case Editrici, Enti Lirici, Festival Musicali, Conservatori di Musica, Riviste Musicali. Si occupa anche di fornitura del materiale musicale per la produzione delle opere, balletti, cantate, musica sacra, saggi.

Dopo il successo riscosso, lo scorso 20 novembre dal musicista e compositore viennese René Clemencic, è la volta dell’Accademia Bizantina. In questa occasione, si esibiranno: Stefano Montanari, Stefano Rossi (violini), Diego Mecca (viola), Marco Frezzato (violoncello), Nicola Dal Maso (violone) e Romano Valentini (clavicembalo).

“Abbiamo pensato, come sempre, di fare un concerto gratuito – dichiara la direttrice artistica dell’Accademia Musicale Campana, Vittoria Incolingo – per avvicinare soprattutto i giovani a questo tipo di musica tutt’altro che sconosciuta. Decine già le richieste non solo dalla Campania, ma anche da appassionati di altre regioni”.

Il nome dell’Accademia Bizantina è ormai stabilmente affermato nel novero ristretto dei complessi con strumenti originali cui sono a buon diritto riconosciuti meriti di freschezza, creatività ed energia nell’interpretazione del repertorio barocco. Acclamati, nel corso degli anni, da quotidiani e riviste quali “The Times”, “The Guardian”, “The Indipendent”, “Amadeus” e “Financial Times”. Il successo internazionale è maturato lungo un percorso più che ventennale. La storia inizia nel 1983 col convenire di un gruppo di musicisti a Ravenna, e procede ritmata da incontri decisivi: da Jörg Demus, che suggerisce il nome dell’ensemble, a Ottavio Dantone, che nel 1996 ne assume la direzione musicale, avviando la fase attuale della storia della compagine, segnata innanzitutto dall’appropriazione della prassi esecutiva barocca, traguardo maturato per passi progressivi. L´Accademia dell’ultimo decennio, con Stefano Montanari in veste di primo violino concertatore, è un organismo di meravigliosa vitalità, in cui concerti e incisioni, ricerca e promozione della cultura musicale esibiscono un singolare equilibrio. La concentrazione sul repertorio sei-settecentesco ha permesso l’approfondimento di uno stile interpretativo coerente con l’estetica barocca, senza nel contempo rinunciare alla straordinaria varietà di orizzonti che si squaderna tra Monteverdi e Spontini.

L´opera V di Corelli per Arts, eseguita da Montanari con abbellimenti scritti da Dantone, ha ricevuto il premio Diapason d’Or del novembre 2005;
il 5° volume sacro dell’edizione vivaldiana della Naïve, registrato con Sandrine Piau, ha vinto il premio MIDEM 2006.

Con la storica riproposta del Giulio Sabino di Sarti, inoltre, nel 1999 l’Accademia ha debuttato sulle scene operistiche, inaugurando ciò che è oggi una delle sue attività principali. Da allora ha affrontato partiture importanti come l´Orlando di Händel e l’intera trilogia monteverdiana, è ospite di rassegne quali il Festival di Beaune e, sin dai primi passi, quello di Jesi, dove la collaborazione con Francesco Degrada ha portato all’allestimento dei capolavori di Pergolesi (L´Olimpiade, Il Flaminio e, nel 2007, l’Adriano in Siria). Recente è poi la ripresa moderna di Annibale in Torino di Paisiello.
Da alcuni anni l’Accademia sta poi realizzando nel proprio territorio d’origine iniziative ad ampio raggio di promozione di cultura musicale: i Concerti dell’Accademia a Ravenna, alla nona edizione, i Concerti a Casa Romei a Ferrara e l’altra serie di Concerti dell’Accademia a Faenza, entrambe all’ottava edizione.. Declinazioni e derivazioni diverse e vitalissime di quell’originaria esigenza di comunicare passione per l’ascolto che rappresenta sempre, vent’anni dopo, la vocazione più autentica dell’Accademia Bizantina.

Programma

Giovanni Battista Pergolesi (1710 – 1736): Sonata in sol magg. (attr. Gallo) [Moderato – Andante – Presto]
Alessandro Scarlatti (1660 – 1725): Sonata per vlc. e b.c. in re min., [Largo – Allegro – Largo – A tempo giusto]
Giuseppe Tartini (1692 – 1770): Concerto a quattro in la magg., [Allegro assai – Andante assai – Menuett]
Arcangelo Corelli (1653 – 1713): Sonata op.V n.12 in re min. La follia [Tema e 22 variazioni]
Tommaso Albinoni (1671 – 1750): Sinfonia a quattro in fa magg., [Allegro – Andante – Menuet – Allegro]
Antonio Vivaldi (1678 – 1741): Concerto in sol min. per archi e cembalo RV 156 [Allegro – Adagio – Allegro]

INFO
Ufficio Stampa
Francesca Blasi – 334 30 86 919
www.thecamusica.it
bla.fra@katamail.com


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