SAGRA DELLA CASTAGNA
Dal 27 ottobre al 1° novembre la XXII ‘Sagra della castagna’ di Civitella Licinio.
Ricca proposta gastronomica fra gli angoli più suggestivi del Matese Beneventano

di Maria Grazia Porceddu

La castagna. Amata dai Romani, decantata dal poeta Marziale, oggetto delle attenzioni culinarie di Apicio, gustata cruda, tostata, lessa, sotto forma di farina… La castagna. Strano e gustoso frutto ancora oggi apprezzato e ricercato, dal sapore unico ed inconfondibile. Questo succulento frutto autunnale è al centro della ricca Sagra che animerà questo fine ottobre il grazioso borgo di Civitella Licinio, frazione di Cusano Mutri. Siamo proprio ai piedi del massiccio del Matese, in un angolo tra i più suggestivi dal punto di vista paesaggistico della ‘Campania Felix’.

UN FRUTTO AUTUNNALE CON UNA RICCA STORIA GASTRONOMICA…
Da alcuni reperti fossili, si evince che la presenza del castagno nel nostro continente può essere addirittura fatta risalire all’Era Cenozoica. Secondo le tradizioni greche, originario della città di Sardi, in Lidia, il castagno passò da questa regione alla Grecia, dove i suoi frutti erano conosciuti con il nome di ghiande sardiane, per poi diffondersi in Europa. E grazie alla fertilità della terra fin da allora, gli alberi diedero frutti eccellenti e la loro qualità aumentò nel corso dei secoli, tanto che nel 571 d.C. durante la dominazione longobarda, venne emanata la prima legge per la tutela di questa coltivazione, considerata già a quel tempo una preziosa risorsa. Esse infatti costituivano un’eccellente fonte di nutrimento, grazie al loro alto valore energetico. Anche se erano già amate dai Romani però (il cuoco Apicio ne fornisce una curiosa ricetta per sostituire le lenticchie), fu nel Medioevo che le castagne entrarono a pieno titolo nell’alimentazione contadina. Data la loro abbondanza venivano macinate e usate come surrogato del grano, oppure cotte nelle zuppe al posto dei legumi.
Ma, come racconta Bonvesin de la Riva, venivano anche gustate come dolce “al posto dei datteri”. Nel Rinascimento poi, si scoprì addirittura che le castagne avevano potere….afrodisiaco. Comunque, al di là di questo, che la castagna sia un frutto in grado di soddisfare la crescente voglia di naturalità e genuinità, dato che deriva da una coltura che non richiede uso di fitofarmaci e risponde pienamente ai canoni dell’agricoltura biologica, è indubbio.

…E DALLE NOTEVOLI PROPRIETA’ NUTRITIVE
Contrariamente alla gran parte dei frutti a polpa come le mele, le pesche etc, ha un contenuto in acqua relativamente modesto che nel prodotto fresco si aggira intorno al 50%, mentre è invece elevato il loro contenuto calorico: 160 Kcal ogni 100 grammi di prodotto edibile; il saccarosio 6,7 g/100 g è in quantità più elevata che in frumento, noci e patate ed è il principale zucchero. In quantità seppur minima sono infatti presenti, anche glucosio, fruttosio e maltosio. Data la presenza di carboidrati solubili la conservazione prolungata della castagna, per la possibilità di sviluppo di microrganismi (funghi in particolare), è piuttosto problematica, ma la curatura in acqua è una pratica efficace per rimediare all’inconveniente. Ricche di glucidi, hanno proprietà energetiche e sono perciò molto efficaci nelle astenie fisiche e intellettuali per chi pratica sport o è soggetto a stress, mentre sono sconsigliati per i diabetici. La presenza di zuccheri indica la castagna come alimento alternativo per i bambini allergici al latte di vacca o al lattosio. La farina sopperisce, nella preparazione di dolci e minestre, al fabbisogno di carboidrati anche nei soggetti che presentano intolleranza ai cereali. La fibra è ritenuta molto importante per l’azione favorevole sulla motilità intestinale, sulla microflora e sulla riduzione della colesterolomia. Viene raccomandata nelle diete in quanto previene disturbi gastrointestinali, accelerando il transito di sostanze nell’intestino.

Alla Sagra di Civitella Licinio si potranno degustare le castagne in tutti i modi. Ma la vera “chicca” gastronomica, il motivo che più di tutti rende piacevole questa escursione nel Sannio Beneventano, sono le ‘Castagne del Prete’. Una delizia che si può degustare solo in loco, visto che la preparazione è legata esclusivamente a qualche signora del posto che con tanta pazienza ancora mantiene viva questa succulenta elaborazione gastronomica. Un processo non certo semplice. Si parte mettendo da parte solo le castagne più buone: in genere si utilizzano la migliore cultivar locale, la “ionna”. Le castagne vengono poi sottoposte ad un graduale processo di “disidratazione”: posizionate su apposite reti vengono lasciate al sole per diversi giorni e di tanto in tanto “affumicate” con le felci ed altro materiale del sottobosco che viene fatto bruciare sotto. Trascorsi diversi giorni le castagne vengono nuovamente selezionate e poi si passa alla preparazione vera e propria che consiste prima nella bollitura e poi nel passaggio in forno. Tempi e modi di cottura sono affidati sono alla maestria di queste anziane signore che gelosamente custodiscono i segreti di questa lavorazione, legata perlopiù – in verità – alle diverse caratteristiche dei forni a legna domestici (che solo la massaia, ovviamente, conosce). Il nome è legato proprio al colore che la castagna assume dopo questo processo di lavorazione, molto simile a quello della tonaca del prete (anche se un’altra ipotesi lega al nome al fatto che proprio questo prodotto, la maggiore delizia della cucina locale, veniva riservata al palato “fortunato” del prete, la più alta istituzione della comunità).

IL PROGRAMMA DELLA SAGRA
L’evento, che giunge quest’anno alla sua XXII edizione, è organizzato dalla Pro Loco di Civitella Licinio con la collaborazione del comune di Cusano Mutri ed il contributo di: Provincia di Benevento; Regione Campania; EPT Benevento; Comunità Montana del Titerno; CIAA Benevento

Venerdì 27 ottobre
Ore 18,00: Apertura della Sagra. La serata sarà allietata con musica e balli in piazza

Sabato 28 ottobre
ore 10,00: Apertura degli stands. Passeggiate ecologiche e naturalistiche, escursioni guidate nei siti di particolare pregio ambientale e alle “Forre di Lavello”

Domenica 29 ottobre
ore 9,00: Apertura degli stando; Dalle ore 10,00 alle ore 18,00 la sfilata della banda musicale di Civitella Licinio e del gruppo di majorette ‘Tesolina Dance S’; Passeggiate ecologiche e naturalistiche, escursioni guidate nei castagneti e nei siti di particolare pregio ambientale: Forre di Lavello. La serata sarà allietata da musica e balli in piazza, fuochi d’artificio e lancio di castagne.

Lunedì 30 ottobre
ore 18,00: Apertura degli stands. La serata sarà allietata con musica e balli in piazza.

Martedì 31 ottobre
ore 18,00: Apertura degli stand. La serata sarà allietata con musica e balli in piazza.

Mercoledì 1 novembre
ore 09,00: Dalle ore 10.00 alle ore 18.00 sfilata della banda musicale di Civitella Licinio e del gruppo di majorette ‘Tesolina Dance S’. Passeggiate ecologiche e naturalistiche, escursioni guidate nei castagneti e nei siti di particolare pregio ambientale: Forre di Lavello. La serata sarà allietata da musica e balli in piazza, fuochi d’artificio e lancio di castagne.

Nelle giornate di sabato 28 e domenica 29 ottobre funzionerà il servizio bus-navetta
Infoline: 0824-818085; 329-6178497; 0824-862003; 0824-862120.

COME ARRIVARE:
da Napoli: Autostrada A1 (Napoli-Roma) uscita Caserta Sud, Fondovalle Isclero, direzione Telese Terme, Cerreto Sannita, Civitella Licinio.
da Roma: Autostrada A1 (Roma-Napoli) uscita Caianello, superstrada Caianello-Benevento, uscita Cerreto Sannita, Civitella Licinio.
da Bari: Autostrada Bari-Napoli, uscita Benevento, superstrada Benevento-Caianello, uscita Cerreto Sannita, Civitella Licinio.
Referente: Pasquale Carlo
pasqualecarlo@libero.it


0 commenti

Lascia un commento

Segnaposto per l'avatar

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *