11 novembre 2004 – La Falanghina del metodo Frojo presentazione del libro “Falanghina” e degustazione del vino
Giovedì 11 cadeva l’estate di San Martino che, però, ha portato una giornata di pioggia e freddo che non si ricordava da decenni, ma l’Azienda Agricola Mustilli di Sant’Agata dei Goti, in provincia di Benevento, ha presentato lo stesso nei saloni della tenuta, e in esclusiva, il libro Falanghina, edito in sole 999 copie numerate, per i Tipi di Di Mauro Editore, Napoli. Il libro è una ristampa ragionata di parte del testo del Cavalier Giuseppe Frojo: “Il Presente e l’Avvenire dei Vini d’Italia,” stampato nel 1876 a cura del Reale Istituto di Incoraggiamento alle Scienze Naturali, Economiche e Tecnologiche di Napoli.
Solitamente i libri si leggono dalla prima pagina, in questo caso si consiglia di farlo partendo da più avanti, da pag. 52, in realtà non si andrà avanti ma si tornerà indietro, all’anno 1876, quando il cav. Giuseppe Frojo, in occasione del “pubblico concorso bandito dal R. Istituto d’incoraggiamento alle scienze naturali, economiche e tecnologiche in Napoli”, che richiedeva ai concorrenti “non un manuale né un trattato per la fabbricazione dei vini in Italia, bensì avendo il maggior riguardo alle qualità essenziali che debbono avere i vini, desunte dalle ragioni scientifiche, perché potessero ben conservarsi ed esportarsi senza danno ed essere ricercati in concorrenza con i vini stranieri”, presentò il suo elaborato che fu premiato per la completezza dell’esposizione in ogni dettaglio del tema proposto. E, naturalmente, parlò della Falanghina sannita. Dovevano passare 128 anni perché a qualcuno venisse l’idea di ristampare la parte del testo riguardante la Campania e i suoi vitigni, di questo libro ormai introvabile.
Ci ha provato Leonardo Mustilli, noto al mondo del vino per aver riscoperto il vitigno autoctono Falanghina, che ha chiamato un po’ di esperti a spiegare questo vino, che nasce senza lievito, oltre che durante il dibattito anche nel libro. Nelle sue prime 47 pagine, infatti, troviamo Luciano Pignataro, giornalista de Il Mattino, autore di numerose pubblicazioni sui vini; Antonella Monaco, della Facoltà di Agraria dell’Università Federico II di Napoli sulla storia del vitigno Falanghina che ha anche il merito di aver spinto Mustilli a produrre il Falanghina come si faceva una volta; Anna Chiara Mustilli che ha spiegato tecnicamente come nasce il Falanghina, e Antonio Razzano, esperto della Coltivatori diretti di Benevento, che ha prestato fattiva ed intelligente operosità al progetto.
Tornando al convegno-degustazione-dibattito numerose sono state le testimonianze di apprezzamento del Falanghina da esperti e giornalisti, convocati in massa dalla collega Donatella Bernabò Silurata. Tra questi, indicativa è stata la testimonianza di Francesco Landolfo, presidente dell’Arga, l’associazione che riunisce i giornalisti agricoli Campania, che ha ricordato di quando, studente nella Badia di Cava dei Tirreni, quasi 50 anni fa, accompagnava i biscotti della merendina pomeridiana con del vino che aveva tutte le caratteristiche della Falanghina degustata giovedì. Per la cronaca, la degustazione è stata guidata da Mauro Orsoni che ha illustrato le qualità organolettiche, olfattive e gustative della Falanghina di S.Agata dei Goti.
Ma la Falanghina è un vino o un non vino? E con quali cibi si abbina? E’ solo di S. Agata o di tutta la Campania? Sono stati i temi proposti dalla moderatrice Maddalena Mazzeschi, consulente in Italia e nel mondo dell’Azienda Mustilli. Quesiti che hanno provato a spiegare sia la Monaco che Pignataro, sia la Mustilli che Russo, presidente dei sommelier campani, che esperti docenti universitari della nutrizione presenti alla cerimonia. Ma si beve con biscotti, dolci asciutti, anche se non è dolce, anche se contiene zuccheri? Provare per credere: qui ci si astiene dallo spiegare come nasce questo nettare biancastro e l’abbinamento che se ne può fare col cibo, ma si riporta quello che Frojo scrisse a suo tempo: “Fra le uve avene una detta Falangina…la quale dovrebbe avere sulle altre la preferenza…perché più delle altre capace di dare un vino speciale pregevolissimo”.
E siccome il dolce sta sul fondo, riportiamo che alla pubblicazione del libro è stata abbinata una bottiglia speciale di vino prodotto da uva Falanghina della vendemmia 2003. Naturalmente adottando scrupolosamente il singolare metodo proposto da Frojo. Prosit.
Per informazioni: Paola Mustilli, commerciale Az.Agr. Mustilli Via Caudina 10 – 82019 S.Agata dei Goti, (Bn) – 0823 718142/7433, fax 0823 717619 www.mustilli.com
Ufficio stampa: Donatella Bernabò Silorata 347 3331576 donatella.bernabo@tiscali.it
Categorie: Enologia e Viticoltura
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