CITTÀ DEL GUSTO – GAMBERO ROSSO,
ROMA 12 APRILE 2010 ORE 21.00
Incontro tra Strada e Territorio con 10 grandi chef

CENA DI BENEFICENZA PER IL PROGETTO CHEFS SANS FRONTIÈRES
PER I RAGAZZI DI STRADA DI ADDIS ABEBA
Chefs sans Frontières, con il supporto organizzativo di Anice Verde, scuola di cucina di Corato, organizza il 12 aprile alla Città del gusto del Gambero Rosso una cena di beneficenza per sostenere il primo progetto Scuola di Cucina per i ragazzi di strada di Addis Abeba.
Sono 10 gli chef che proporranno i piatti della serata per contribuire a questa nuova e straordinaria iniziativa.
Dalla Puglia e dalla Capitale si alterneranno ai fornelli Pasquale Procacci Leone, Stephane Betmon, Antonio Di Nunno, Cristina Bowerman, Ottavio Surico, Luigi Nastri, Pietro Zito, Paolo Dalicandro, Peppe Zullo e Roy Caceres.
10 esperienze di vita professionale diversa ma un comune denominatore: l’Incontro tra Strada e Territorio.
La Strada intesa come insieme di elementi culturali diversi assimilati durante le esperienze lavorative intraprese nelle diverse parti del mondo.
Il territorio inteso come attenzione e cura nella scelta degli ingredienti della terra, come attenzione e selezione di sapori e verdure semplici e autentici.
Una felice fusione insomma di percorsi diversi, di strade intraprese che hanno formato il patrimonio culturale di ciascuno di questi chef che viene proposta per sostenere un progetto lodevole.
Togliere i ragazzi di Addis Abeba dalla Strada della povertà e della violenza e proporgli una Strada alternativa, un primo passo per consentire a questi giovani di avere un futuro.
Partecipare a questa cena rappresenta non solo un atto di solidarietà ma anche una splendida occasione per apprezzare la creatività di esperienze diverse che si accoppieranno di volta in volta proponendo piatti che riassumono stili e vissuto di mani diverse.
Si inizia il percorso con Cristina Bowerman che unisce l’esperienza dei viaggi a quella della del territorio di provenienza (lavora a Roma, è nata a Bari ed ha girato il mondo) che propone in apertura una combinazione multietnica di sapori e profumi: dalla Tartare di manzo, wasabi, con arancia e capperi, all’Ostrica Tsarskaya con tapioca e latte di capra e poi panzanella e ricotta di bufala in miniatura,
Si prosegue con Pasquale Procacci Leone e Paolo Dalicandro che, nel rispetto del senso della cena e dell’incontro tra strada e territorio, tra Roma e la Puglia, offriranno un risotto con carciofi e misticanza mantecato alla burrata di Andria, per continuare con lo chef di Settembrini, Gigi Nastri che “racconterà” con la Zuppa di Pesce Azzurro un percorso fatto di viaggi e di mare.
Al termine del tragitto incontreremo Stephane Betmon, pasticciere francese che lavora a Roma, che elabora ingredienti pugliesi e propone un Tortino di ricotta con spuma di mandorla e riduzione di vincotto.
E questi sono solo alcuni dei “pit stop” predisposti per un ideale rifornimento culturale per ciascuno di noi e per gareggiare nella solidarietà.
Da segnalare infine la partecipazione del pittore/scultore Massimo Catalani che ancora una volta si ripeterà in una performance “commestibile” come ha fatto in occasione dell’evento “quadro goloso” 2009, per promuovere il progetto di Chefs sans Frontières in Senegal.
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L’AZIENDA BORTOLOMIOL
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PRESENTA IL PROGETTO “DONNE PER LE DONNE” UN IMPEGNO SOCIALE A FAVORE DELLE DONNE DEL BENIN
Tra le principali caratteristiche che contraddistinguono l’azienda Bortolomiol, una delle più note cantine produttrici di Prosecco Superiore, c’è sicuramente l’attenzione per il sociale.
Altro elemento peculiare sta nel fatto che stiamo parlando di una realtà tutta al femminile, con mamma Ottavia e le sue quattro figlie, Maria Elena, Elvira, Luisa e Giuliana, che hanno raccolto il testimone lasciato da papà Giuliano, figura di riferimento per l’intero territorio di Valdobbiadene, continuando il suo lavoro fatto di ricerca della qualità e rispetto per la terra.
La combinazione di questi due aspetti non poteva che portare a un progetto che ha visto le donne Bortolomiol impegnate nel recare un concreto contributo alle donne del Dipartimento di Alibori nel Benin, Africa.
“Un paio di anni fa – spiega Elvira Bortolomiol – abbiamo accettato di seguire questo percorso che ci era stato proposto dall’associazione non governativa “Ricerca e Cooperazione”. Da sempre la nostra azienda ha una storia di responsabilità sociale e la possibilità di offrire un aiuto alle donne di questo angolo di Africa ci è apparso da subito di grande interesse. Ci è piaciuta soprattutto l’idea di poter contribuire, noi donne Bortolomiol, a fornire ad altre donne l’impareggiabile strumento della conoscenza per sfruttare al meglio le risorse naturali delle loro terra. Che, in fondo, è quello che facciamo noi da sempre”.
Il progetto si è svolto attraverso una serie di step. Il primo passo è stato quello di identificare un gruppo di donne leader, appartenenti ai vari villaggi della zona, che mostrassero interesse e predisposizione ad apprendere nuovi metodi di trasformazione alimentare dei prodotti locali e rudimenti di economia imprenditoriale.
Quindi si è passati alla parte pratica, dove le donne del Benin hanno affrontato sessioni sulla trasformazione delle mandorle del Karité e la loro trasformazione in burro, sulla produzione di formaggio da latte vaccino, sulla preparazione di una zuppa a base di cereali arricchita con Moringa oleifera, sulla preparazione della Tchoukoutou, una gustosa birra locale.
L’impegno di questo magnifico gruppo di donne africane è stato importante per migliorare la vita delle loro famiglie e delle varie comunità di appartenenza, soprattutto sul versante della
lotta alla malnutrizione, una delle piaghe più gravi che affliggono queste popolazioni.
“Io sono reduce da un recente viaggio nel Benin – continua Elvira – e devo dire che è stata una fondamentale esperienza di vita. La passione e le capacità di queste donne lasciano senza fiato e il loro motto “insieme possiamo spostare un elefante” è diventato anche il motto della mia famiglia. E infatti, insieme a mia madre e alle mie sorelle, abbiamo deciso non solo di portare avanti il nostro progetto africano ma di intensificarlo con tutta una serie di iniziative che ci vedranno impegnate nei prossimi anni. Da imprenditrici a imprenditrici, in uno scambio di culture ed emozioni che arricchisce tutte le donne coinvolte in questa bella avventura”.

INFO
Per prenotazioni: www.chefssansfrontieres.org – wwwgamberorosso.it – anice verde.com.
Tel. 3467527433
Donazione consigliata: 85 €

segreteria@mglogos.it
MG Logos di DACAR 2005 srl
Sede Operativa: Lungotevere Testaccio, 9 – 00153 Roma
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06.99705682 – 06.99705685
Fax 06 97255030

Mg Logos.
Francesco Salvatore Cagnazzo [mglogos@mglogos.it]


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