Basta il nome Zi ‘Ntonio, per andare subito indietro con la memoria, sulle tracce di un tempo più antico, familiare, fuori dai circuiti turistici convenzionali dei nostri giorni.

Siamo negli anni ’60 e con esattezza era il 22 luglio 1961, il nonno Antonio Ferrigno lavorava come vigile urbano e Scala era assolutamente ignorata come meta turistica della Costiera Amalfitana, in quanto riposta, riservata, nascosta dalle sue montagne.

Dinnanzi a ben altre perle che la Costiera poteva vantare come Amalfi, Ravello, Positano, il nonno Antonio non demorde e nel suo cuore continua a coltivare le sue passioni: Scala e la Cucina. Si anche la cucina, infatti si racconta che quando era prigioniero di guerra in Africa, il generale Rommel, lo scelse come suo cuoco personale.

Addirittura Alcide De Gasperi, in visita un giorno a Ravello, fu invitato a Scala dove, in assenza ancora di un ristorante, fu ospite nella casa paterna di Zi ‘Ntonio, spacciata in anticipo, per la trattoria, aperta soltanto più tardi.

Come si può immaginare, queste due forti passioni lo indussero a tentare l’impresa: aprire un piccolo ristorante in Via Torricella, il ristorante Zi ‘Ntonio, appunto, come affettuosamente lui veniva chiamato dai suoi concittadini.

Una scommessa quella del nonno basata soprattutto sulla bellezza diversa del suo paesino, Scala, la cui economia fino a quel momento, si basava solo su agricoltura e pastorizia.

Inizialmente il ristorante aveva soltanto una sala da pranzo e un terrazzo con vista su Ravello, la strada per arrivarci è sterrata. Immaginarlo è un sogno.

Dopo 3 anni si aggiungono 5 camere, tutte con bagno privato, dove un giorno di pensione costava 1.800 lire.

Via via il ristorante divenne una piccola azienda familiare, nella quale lavoravano la nonna Lucia, i figli Lorenzo, Marinella e Michele oltre ai nipoti e altri componenti della famiglia, sino a prendere l’attuale configurazione: un piccolo albergo di tre stelle.

Tra gli ospiti illustri del passato: Anita Ekberg, Alberto Lupo, lo scrittore Domenico Rea. Più di recente vi hanno soggiornato e pranzato: Katia Ricciarelli, Michele Placido, Patrizio Rispo, Ilenia Lazzarin, l’attore americano Woody Harrelson con la sua famiglia ed il giornalista Giulio Borrelli.

La passione per Scala è stata trasmessa, nel tempo, dal capostipite a figli e nipoti, in particolare al compianto Lorenzo Ferrigno, brillante primo cittadino negli anni ’90 scomparso all’età di 47 anni ma che tanto ha dato per il suo paese e per il suo Albergo- Ristorante.

Oggi la struttura è gestita dai figli Antonio e Lucia per quanto riguarda il ristorante e dai nipoti Stefano, Marco, Antonio e Giuseppe per la parte alberghiera. Ma non si possono dimenticare altri due pilastri del Ristorante Zi ‘Ntonio, la nonna Lucia che solo pochi mesi fa ha compiuto 100 anni ed ancora oggi riesce a dare forza per andare avanti, e la condottiera che per anni ha diretto la cucina con passione e perizia senza mai far mancare nulla a nessuno, la “chef” Zia Maria che ha insegnato anche ai nipoti più giovani la maggior parte dei piatti che ancora oggi si assaporano al ristorante. Una cucina genuina, che valorizza specialmente i prodotti locali e, dove la tradizione e la storia ne fanno da padroni. Senza dimenticare mai le origini seppur con uno sguardo rivolto al futuro.


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