RIFORMA DELLA PAC.GOVERNO MONTI: ULTIMO ATTO DELLA RIFORMA PAC APPELLO DI 14 ASSOCIAZIONI A MONTI E CATANIA PER SALVARE LA NOSTRA AGRICOLTURA
18 marzo 2013. Le associazioni del mondo ambientalista e dell’agricoltura biologica scrivono al Governo in occasione del Consiglio Europeo di oggi e domani che dovrà definire la riforma della PAC 2014 – 2020
La riforma della Politica Agricola Comune dell’Europa entra nella fase finale e decisiva. Dopo il voto al Parlamento Europeo della settimana scorsa, la riforma inizia oggi la discussione nel Consiglio Europeo per definire le posizioni dei Governi dei 27 Stati membri della UE in vista del negoziato finale a tre ,Commissione, Parlamento, Consiglio. Sarà questo uno degli ultimi atti ufficiali del Governo Monti e del suo Ministro dell’Agricoltura, Mario Catania, a cui spetta la responsabilità di assumere decisioni cruciali per il futuro della nostra agricoltura. La proposta uscita dal Parlamento non è ciò che serve per sostenere adeguatamente sistemi agricoli in grado di produrre cibo sano, natura, paesaggio ed occupazione per i giovani. Il cartello verde delle 14 Associazioni ambientaliste e dell’agricoltura biologica riconoscono che il Parlamento è riuscito a bloccare alcuni dei numerosi emendamenti dannosi approvati dalla Commissione Agricoltura del Parlamento Europeo frutto anche del lavoro di tante Associazioni come le nostre, che a livello europeo, si sono impegnate in iniziative importanti come la petizione sottoscritta in pochissimi giorni da 100.000 cittadini che hanno voluto far sentire la loro voce al Parlamento Europeo . Ma la proposta votata dal Parlamento è ancora molto annacquata e di fatto continua a premiare vecchie posizioni di rendita.
Per Maria Grazia Mammuccini, portavoce delle 14 Associazioni “ Adesso per salvare la riforma della Politica Agricola Comune rivolgiamo un appello al Governo Italiano affinché , nel rappresentare il nostro paese nel Consiglio Europeo di oggi, tenga conto di queste richieste e sostenga il reale interesse della collettività, per un’autentica riforma “verde” della PAC in grado di riconciliare economia ed ecologia”
In particolare il Tavolo chiede al Governo italiano di sostenere una serie di obiettivi ancora in discussione a Bruxelles, tra cui misure minime per un greening efficace, come l’obbligo delle rotazioni colturali, del mantenimento dei pascoli e delle aree di interesse ecologico, e la riduzione del tetto massimo ai pagamenti aziendali (da 300 a 100.000 euro) in modo da assicurare risorse sufficienti per le piccole aziende multifunzionali, che sono il tessuto predominante e più vitale dell’agricoltura italiana ed europea Ormai è chiaro infatti che le aziende agricole che reggono meglio l’impatto della crisi sono le aziende biologiche e multifunzionali, che realizzano attività innovative con modelli di produzione e consumo basati sulla sostenibilità ambientale, in grado di garantire efficienza economica, equità sociale, tutela e valorizzazione delle risorse naturali e del paesaggio. Invece, fino ad oggi, la maggior parte dei sussidi della Politica Agricola Comune sono stati distribuiti tra gli agricoltori in modo diseguale a favore delleproduzioni intensive ad alto impatto ambientale negativo, senza garantire la sostenibilità economica delle imprese e l’occupazione.
Servono decisioni responsabili e lungimiranti per un cambiamento reale in grado di assicurare che con i fondi pubblici siano premiate le aziende agricole più virtuose, che producono maggiori benefici per la società, cibo sano, tutela dell’ambiente e della biodiversità, manutenzione del territorio, salvaguardia del paesaggio,mitigazione dei cambiamenti climatici e creano lavoro per i giovani dando un contributo fondamentale al superamento della crisi economica.
Al Presidente Monti e al Ministro dell’Agricoltura Catania le 14 Associazioni ricordano che i cittadini europei si aspettano una vera riforma della Politica Agricola Comune in grado di favorire questo tipo di agricoltura.
Roma, 18 marzo 2013
La Portavoce del tavolo delle associazioni Maria Grazia Mammuccini 3357594514
Gli Uffici Stampa
WWF Italia, Tel. 06 84497 265/213; 02 83133233 – 329 8315718
LIPU tel 0521.273043 – 340 – 3642091
Legambiente tel 06 86268376
Firab, tel 0645437485
Touring Club Italiano, tel 02 8526214/338; 349 3371029

————————–
12 marzo 2013
—————————
RIFORMA DELLA PAC: DELUSIONE PER UNA RIFORMA DELL’AGRICOLTURA DEBOLE
E POCO ATTENTA ALL’AMBIENTE
Il Parlamento smentisce la sua Commissione agricoltura bocciando le peggiori proposte ma vota comunque una riforma poco verde, nonostante le 86.000 firme raccolte in pochi su giorni http://it.farmingfornature.eu/
Il Parlamento europeo ha votato per la riforma della politica agricola comune 2014-2020, che costituirà la base dei negoziati nell’ambito del Consiglio Europeo nei prossimi mesi.
Il Parlamento ha bloccato alcuni dei peggiori provvedimenti che la Commissione per l’agricoltura e lo sviluppo rurale del Parlamento europeo ha cercato di far passare, ma non è riuscito a realizzare le riforme necessarie per avere una PAC realmente più verde e capace di proteggere la natura, premiare l’agricoltura più sostenibile e mantenere vitali le zone rurali.
La proposta originaria della Commissione europea del 2011 aveva lo scopo di stabilire il principio di premiare gli agricoltori per il mantenimento di pratiche agricole in grado di affrontare la crisi ambientale e rafforzare la legittimità pubblica della PAC , ma questa proposta mancava di una reale efficacia fin dall’inizio.
Maria Grazia Mammuccini portavoce delle 14 Associazioni italiane che sostengono la campagna per la riforma della PAC http://it.farmingfornature.eu/ ha dichiarato:
“Il voto di oggi è deludente per quelli che come noi chiedono una profonda riforma della politica agricola. Tuttavia, è positivo che l’assemblea plenaria del Parlamento europeo abbia bloccato i peggiori aspetti della proposta della Commissione per l’agricoltura e lo sviluppo rurale, compresi i doppi sussidi illegali e la cancellazione dalla condizionalità di metà dei requisiti esistenti in materia di ambiente e di salute pubblica. Tuttavia non sono state inserite adeguate misure per premiare le pratiche agricole veramente sostenibili come l’agricoltura biologica e biodinamica né si è fatto nessun passo in avanti per rafforzare il secondo pilastro che è il vero strumento per investire in progetti innovativi per il territorio rurale. Ancora una volta si è persa un’occasione strategica per una vera riforma della Pac in grado di dare un contributo al superamento della crisi economica e ambientale che stiamo vivendo”.
INFO
La Portavoce del tavolo delle associazioni Maria Grazia Mammuccini 3357594514
Sara Bragonzi
WWF Italia ufficio stampa – content & community manager
via Orseolo 12 – 20144 Milano
tel. 02 83133233 – cell 329 8315718
www.wwf.it/stampa
www.facebook.com/wwfitalia
————————–
11 marzo 2013
—————————–
RIFORMA DELLA PAC: il 12 IL VOTO.
SONDAGGIO WWF: IL 90% DEI CITTADINI EUROPEI CHIEDE UN’AUTENTICA RIFORMA DELL’AGRICOLTURA
Prosegue la campagna online per chiedere al Parlamento europeo di votare per una PAC amica dell’ambiente. Già 60.000 le email inviate in una settimana attraverso il sito http://it.farmingfornature.eu/

– IL DOSSIER:“European opinion on the use of public money in the agricultural sector” http://awsassets.panda.org/downloads/european_opinion_on_the_use_of_public_money_in_the_agricultural_sector_final_with_tables_1.pdf

– I GRAFICI: in allegato e http://awsassets.panda.org/downloads/wwf_infografik_agri_3081291.png
A un giorno dal voto in plenaria del Parlamento Europeo per la riforma della Politica Agricola Comune (PAC), prevista a Strasburgo il 12 e 13 marzo, il WWF presenta i risultati di un sondaggio realizzato in 6 Stati membri per chiedere il parere dei cittadini europei sull’utilizzo dei fondi pubblici destinati all’agricoltura (European opinion on the use of public money in the agricultural sector).

Il sondaggio condotto in Francia, Germania, Italia, Polonia, Romania e Svezia, mostra come la grande maggioranza degli intervistati esprimano la forte convinzione che i sussidi agli agricoltori non devono essere solo una misura di sostegno al reddito ma devono servire a tutelare l’ambiente agricolo e fornire cibo sano.

In Italia addirittura il 96% delle persone intervistate condivide il principio che i contributi assegnati agli agricoltori devono essere vincolati alla tutela dei beni comuni (suolo, acqua, biodiversità, paesaggio), rispetto alla media europea del 90%.
L’82% degli italiani intervistati ritiene che la quantità dei finanziamenti assegnati agli agricoltori debba dipendere dalle specifiche misure che gli agricoltori adottano per la tutela dell’ambiente e lo sviluppo rurale (78% la media europea) mentre solo il 12% ritiene che il contributo vada assegnato in proporzione alle dimensioni dell’azienda (16% la media europea).
Il 50% degli italiani ritiene infine che i fondi europei per l’agricoltura devono servire per assicurare cibo sano (43% la media europea), il 26% conservare la natura e il paesaggio (23% la media europea), il 10% mantenere vitali i territori rurali (15% la media europea), mentre solo il 6% ritiene che la PAC debba servire per garantire il reddito degli agricoltori (8% la media europea).

Franco Ferroni responsabile agricoltura del WWF Italia ha dichiarato “Chi ci rappresenta oggi nel Parlamento europeo non può continuare ad ignorare un’aspettativa così alta e diffusa. I contribuenti italiani ed europei desiderano che la futura Politica Agricola Comune dell’Europa premi le migliori pratiche ambientali per un ambiente rurale vitale e la produzione di cibo sano. Fino ad ora questi obiettivi sono stati in gran parte ignorati. I governi nazionali, i potenti interessi agro-alimentari e la Commissione per l’Agricoltura del Parlamento europeo sembrano determinati a tutelare ancora per il futuro un modello di agricoltura non più sostenibile, che premia essenzialmente i proprietari della terra e non i veri agricoltori che la lavorano, senza garantire nessun reale beneficio per la collettività”.

Se la voce della maggioranza degli europei non sarà ascoltata e tradotta in una vera riforma della PAC, sarà molto difficile in prospettiva difendere dopo il 2020 le risorse oggi assegnate dall’Unione Europea all’agricoltura, in qualsiasi forma.

Il recente accordo sul bilancio UE 2014 – 2020 attribuisce alla PAC il 36,2% delle risorse complessive (371,72 Miliardi di euro), rispetto all’attuale 39,4% e l’Italia resta un contribuente netto, versa cioè all’Europa più di quanto riceve e riesce a spendere.

Questi ultimi sondaggi mostrano che la capacità e possibilità di fornire beni comuni, come la tutela dell’ambiente e la produzione di cibi sani, in cambio di sovvenzioni pubbliche proporzionali all’impegno e risultati conseguiti sarà la principale sfida in futuro per gli agricoltori europei.

“Domani, con il voto in plenaria del Parlamento europeo, le forze politiche italiane presenti con propri deputati hanno la prima occasione utile per dimostrare di aver bene compreso il messaggio mandato dall’elettorato italiano con le recenti elezioni nazionali: gli interessi generali devono sempre prevalere rispetto all’interesse particolare di una categoria e i soldi pubblici devono essere utilizzati per garantire beni comuni. Senza dimenticare che nel 2014 le elezioni riguarderanno proprio il rinnovo del Parlamento europeo”, ha commentato Dante Caserta, presidente facente funzione del WWF Italia.

Per ribadire le opinioni maggioritarie dei cittadini europei, bene evidenziate dal sondaggio del WWF, più di 60.000 persone di 9 Stati membri dell’Unione Europea hanno già inviato una email ai propri euro parlamentari a seguito della campagna online sul sito http://it.farmingfornature.eu/ promossa da un cartello di associazioni (WWF, Birdlife, EEB e IFOAM), rappresentate in Italia dalle Associazioni nazionali LIPU, Legambiente, Pronatura, AIAB, Federbio, FIRAB, UPBio, WWF. All’appello hanno aderito anche altre Associazioni nazionali riunite in un tavolo di lavoro comune sulla riforma della PAC come il FAI (Fondo Ambiente Italiano), Italia Nostra, Touring Club Italiano, Associazione Italiana Agricoltura Biodinamica, SIEP (Società Italiana Ecologia del Paesaggio) e Slow Food.

Roma, 11 marzo 2013
Ufficio Stampa WWF Italia, 06 84497213/265 – 349 0514472, 02 83133233 – 329 8315718
EUROPEAN OPINION ON THE USE OF PUBLIC MONEY IN THE AGRICULTURAL SECTOR
————————————
Francesca Mapelli
WWF Italia – Relazioni Media
06 84497213, 349 0514472 – Via Po 25 C, 00198 Roma
www.wwf.it/stampa
www.facebook.com/wwfitalia
Resta aggiornato, segui @wwfitalia
da: [f.mapelli@wwf.it]


0 commenti

Lascia un commento

Segnaposto per l'avatar

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *