1) LA REGIONE CAMPANIA APPROVA IL CATASTO E OSSERVATORIO DEI RIFIUTI
Rifiuti, ecco catasto e osservatorio. La Regione guida la rivoluzione.
Dalla Redazione on line di Ottopagine, quotidiano di Avellino e provincia – 17.03.07, 7:20 am

NAPOLI – La gestione del ciclo integrato dei rifiuti, la messa in sicurezza, la bonifica e il ripristino ambientale dei siti inquinati sul territorio regionale. E’ questo il perimetro intorno al quale si sviluppa la legge regionale sui rifiuti approvata giovedì. Un testo che individua funzioni e compiti amministrativi a diversi livelli (Regioni, Province e Comuni, anche in disposizione associata), secondo il principio di decentramento delle funzioni stesse ma in un contesto però di unitario esercizio in ambito regionale. Obiettivo: governare e ridurre la produzione dei rifiuti, incentivare la raccolta differenziata, anche dei rifiuti speciali, e il riciclaggio anche allo scopo di incentivare la riduzione dello smaltimento finale dei rifiuti conseguendo l’obiettivo della minimizzazione dell’impatto ambientale connesso allo smaltimento. Parole chiave, riduzione della pericolosità dei rifiuti, razionalizzazione dei costi ma soprattutto autosufficienza. Ma anche cooperazione tra le autonomie territoriali, conoscenza e informazione. Per tutto questo la legge prevede l’istituzione, presso l’Agenzia regionale per la protezione ambientale (Arpac), della sezione regionale del Catasto dei rifiuti, articolata su base provinciale ovvero di ambito territoriale ottimale, ed istituisce un Osservatorio per il monitoraggio delle attività del sistema. Alla giunta regionale spetterà predisporre, adottare e aggiornare, sentiti le Province, i Comuni, le Autorità d’Ambito e le associazioni ambientaliste, i Piani regionali in materia (sentita la conferenza Regione- Autonomie locali e le Comunità d’Ambito): il Piano regionale di gestione dei rifiuti, il Piano di gestione dei rifiuti speciali e anche pericolosi, il Piano regionale delle bonifiche. La legge istituisce gli Ato, gli Ambiti Territoriali Ottimali (governati da un Consiglio di amministrazione i cui componenti eletti non devono aver riportato condanne passate in giudicato), su base provinciale, che istituiscono un consorzio obbligatorio, denominato Autorità d’Ambito, costituito dai Comuni e dalla Provincia o dalle Province in cui ricade il territorio dell’Ato. Questo organismo, le cui funzioni sono previste dal D.lgs. 152/2006, affida il servizio di gestione integrata dei rifiuti in conformità alla vigente normativa comunitaria, statale e regionale, adotta il Piano d’ambito e il programma di interventi, tra cui, l’installazione, nei Comuni con popolazione superiore ai diecimila abitanti, di una stazione ecologica attrezzata per il deposito temporaneo delle frazioni differenziate di rifiuti solidi urbani. Gli Ato, che ricevono contributi regionali, organizzano il servizio di raccolta (anche differenziata). Previsti contributi ai Comuni sede di impianti. La legge definisce anche le competenze delle Province (controllo e individuazione di aree idonee alla localizzazione degli impianti) e dei Comuni (concorrono alla gestione dei rifiuti urbani e assimilati). Il testo fissa anche i requisiti che dovranno avere gli impianti ubicati nelle zone individuate dalle province. Quanto al personale impiegato, la legge prevede che quello in servizio presso l’Arpac o proveniente dall’ufficio del commissario delegato, nonché quello degli enti pubblici convenzionati con il commissario delegato e quello di cui all’ordinanza del Ministro dell’Interno n. 3100 del 2000, che ha maturato almeno 24 mesi di servizio alla data di pubblicazione della legge, e’ ammesso a partecipare con la riserva del 50 per cento dei posti, ai concorsi banditi dall’Arpac e che al personale utilizzato nei servizi per la gestione dei rifiuti la legge prevede che si applichino le disposizioni nazionali in materia. La legge stanzia un milione di euro per la sua attuazione per l’anno in corso.
(da Ottopagine online)

2) RIFIUTI, DICHIARAZIONE DELL’ASSESSORE ALL’AMBIENTE LUIGI NOCERA: “IN AULA HA PREVALSO SENSO DI RESPONSABILITÀ”
“L’approvazione della legge regionale sui rifiuti, che rappresenta il punto di partenza per il passaggio all’ordinario, è il frutto di un lavoro condiviso e del grande senso di responsabilità dimostrato dall’Assemblea.
“Un risultato fondamentale al quale si è arrivati grazie all’impegno dell’intero Consiglio regionale, del centrosinistra ma anche di una larga parte del centrodestra. Possiamo dire con entusiasmo che, in aula, ha prevalso il senso di responsabilità verso una legge che segna decisamente una svolta in campo ambientale.
“Per questo un ringraziamento va agli organismi che hanno lavorato incessantemente al testo, ai presidenti della Commissione Urbanistica Pasquale Sommese e Ambiente, Michele Ragosta; agli uffici del Consiglio e, sopratutto, al presidente dell’Assemblea regionale, Sandra Lonardo, per la sagacia con cui ha saputo creare il clima collaborativo dell’Aula su un tema tanto delicato. Ora, grazie ad un lavoro condiviso, la Campania va verso la normalizzazione. Spero che lo stesso senso di responsabilità animi ora tutte le amministrazioni locali coinvolte”.
REGIONE CAMPANIA. DALL’UFFICIO STAMPA COMUNICATO DEL 16 MARZO 2007

3) INSEDIATO IL COMITATO DI COORDINAMENTO PER IL PIANO D’AZIONE PER LA CAMPANIA REGIONE SOSTENIBILE
Si è insediato oggi, 16 marzo 2007, a Palazzo Santa Lucia il Comitato di Coordinamento degli Assessori per l’avvio del lavoro sul Piano d’Azione per la Campania Regione sostenibile d’Europa e del Mediterraneo. Ai lavori, presieduti dal Presidente Antonio Bassolino, hanno preso parte gli Assessori Teresa Armato, Ennio Cascetta, Andrea Cozzolino, Gabriella Cundari, Angelo Montemarano e Luigi Nocera. L’obiettivo è di pervenire, nell’ambito della programmazione strategica regionale 2007 – 2013, all’elaborazione del Patto per la Campania Regione Sostenibile d’Europa e del Mediterraneo, per anticipare nel tempo le indicazioni derivanti dal Protocollo di Kyoto relative al territorio regionale. Il Patto punterà alla definizione di una politica organica di sviluppo che abbia al centro la mobilità sostenibile, l’efficienza energetica e le fonti rinnovabili, la messa in sicurezza del territorio con la rinaturalizzazione di sue ampie parti e l’elevamento delle condizioni di salute per i cittadini, l’ecosostenibilità in agricoltura, la crescita dell’uso dei materiali e delle tecnologie ad emissione zero nell’edilizia, il turismo sostenibile. Nei prossimi giorni sarà nominato il Comitato scientifico, i cui componenti parteciperanno a titolo gratuito, con il compito di elaborare le linee di azione sulla base delle indicazioni della Giunta. Subito dopo, partirà la consultazione con tutte le realtà più significative della Regione, associazioni e volontariato, organizzazioni economiche, sociali e culturali, comunità scientifica e tutti i livelli istituzionali.
Alla fine della fase di concertazione, il Piano sarà portato in Giunta per l’approvazione definitiva
REGIONE CAMPANIA. DALL’UFFICIO STAMPA COMUNICATO DEL 16 MARZO 2007

COLLABORAZIONE IN ATTIVITA’ DI PROTEZIONE CIVILE, SIGLATO UN ACCORDO DI PROGRAMMA QUADRO TRA REGIONE E DIPARTIMENTO DEI VIGILI DEL FUOCO
La Giunta regionale, su proposta dell’Assessore alla Protezione Civile, Luigi Nocera, ha approvato un Accordo di programma quadro con il Ministero dell’Interno – Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile, per la reciproca collaborazione in attività di protezione civile.
In particolare, il documento prevede:
– la definizione di una procedura operativa che stabilisca modalità di attivazione e di coordinamento da adottarsi in situazioni di crisi o di emergenza;
– l’attivazione di sistemi di comunicazione radio, di telefonia dedicata e video tra la sala operativa regionale di protezione civile, la direzione regionale e i comandi provinciali della Campania dei Vigili del Fuoco, per garantire i collegamenti in caso di crisi;
– la possibilità, per la direzione regionale dei Vigili del Fuoco, di utilizzare i dati riguardanti le principali tipologie di rischio elaborati dalle competenti strutture regionali (dati di monitoraggio meteo-idro-pluviometrico o riguardanti frane);
– la realizzazione di distaccamenti volontari e/o permanenti, per i quali la Regione si impegna ad assicurare propri contributi in termini logistici e finanziari;
– l’attivazione degli interventi relativi allo spegnimento a terra degli incendi boschivi, per i quali la Regione ritiene necessario il concorso anche della direzione regionale dei Vigili del Fuoco;
– lo svolgimento di esercitazioni congiunte nonché la formazione e l’addestramento di volontari di protezione civile.
“Si tratta di un atto propedeutico a una serie di protocolli attuativi che disciplineranno le diverse competenze dei soggetti interessati” ha dichiarato l’Assessore regionale alla Protezione Civile, Luigi Nocera.
“Il provvedimento – ha aggiunto – è finalizzato a migliorare la capacità e i tempi di risposta da parte delle varie articolazioni della Protezione Civile, sia centrale che locale, nei casi di emergenza che dovessero verificarsi in Campania”.
DALL’UFFICIO STAMPA DELLA REGIONE CAMPANIA COMUNICATO DEL 17 MARZO 2007


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