Nelle ultime settimane la Giunta regionale della Campania ha trasmesso alla Commissione italiana per l’Unesco il dossier di candidatura de “La cultura del caffè espresso napoletano” a firma del presidente Vincenzo De Luca, che avvia la procedura di iscrizione nella lista del Patrimonio culturale immateriale Unesco.

Ora al Gran Caffè Gambrinus – dove è iniziato oltre un anno fa l’iter con la raccolta di firme che ancora prosegue – si sono riuniti gli addetti del settore per chiedere come previsto l’intervento del governo: nel locale storico è nato un comitato tra torrefattori, caffetterie, esperti del caffè e semplici appassionati.

Invitati da Massimiliano Rosati e Michele Sergio del Gran Caffè Gambrinus con il consigliere regionale e presidente dell’Osservatorio per il patrimonio culturale immateriale della Campania, Francesco Emilio Borrelli si sono riuniti Nando Cirella, presidente dell’Associazione Espresso Napoletano, Massimo Di Porzio, presidente regionale Fipe-Confcommercio e diversi rappresentanti del mondo caffè.

«Ci auguriamo che il governo firmi quanto prima la candidatura per poterla poi inviare all’Unesco a Parigi. Crediamo che ora occorra un giusto riconoscimento per quella che è una vera e propria arte, un rito che da Napoli è conosciuto in tutto il mondo grazie a film, canzoni, opere teatrali», conclude Cirella.

«Si tratta di una candidatura di grande rilievo – è scritto intanto nella nota diffusa dalla Regione – pienamente in linea con l’importante lavoro svolto negli ultimi anni grazie anche all’iniziativa del consigliere Francesco Emilio Borrelli per il riconoscimento, da parte dell’Unesco, delle più significative tradizioni agroalimentari».


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