Castagnaccio e dolci con le castagne
La castagna di Montella. Irpinia
Piove? Fa freddo? Tempo di castagne. Già, il frutto presepiale che soddisfa la fame ancestrale, il ricordo ancestrale. delle montagne nelle quale tutti ci siamo rifugiati dopo la caduta di Roma. A rileggere la storia dell’Italia, invece che da Nord a Sud, meglio dal basso verso l’alto ossia dalla costa alla dorsale appenninica ricoperta di boschi di castagni secolari, passare dal grasso dell’olio d’oliva a quello animale, dalla farina di cereali a quella di castagna per fare il pane e i dolci. Un classico: a zuppa con i fagioli come ancora oggi si usa nel Cilento e nel Matese. La castagna, a cui si deve la sopravvivenza delle comunità montanare e pastorali nei secoli in cui mancava tutto. Per questo vi proponiamo il castagnaccio in due versioni versione e due dolci a tema. Così, per consolarsi di una giornata uggiosa e trovare lo spunto per bere un rosso dolce come il Fastignano di Papa.
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Castagnaccio, prima versione
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Ingredienti per dieci persone
1 kg di castagne
300 g di zucchero
500 g di ricotta
1 bicchiere di liquore Strega
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Lessate, setacciate le castagne e distendetele su un canovaccio umido. Fate bollire lo zucchero e quando sarà ben sciolto aggiungete la ricotta setacciata, fate cuocere per circa 5 minuti ed infine aggiungete il liquore. Stendete la ricotta sulle castagne e con l’aiuto del canovaccio avvolgete il tutto a mo’di salame. Servite il dolce dopo averlo fatto riposare in frigorifero per almeno 2 ore.
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Castagnaccio, seconda versione
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Ingredienti per cinque persone
200 g di farina di castagne
30 g di sugna
30 g di zucchero
50 g di cioccolato fondente
50 g tra frutta candita, pinoli e mandorle
50 g di nocciole grattugiate
1 bustina di lievito per dolci
pan grattato
olio d’oliva
3 uova
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Setacciate la farina ed amalgamate insieme alla sugna aggiungendo poi lo zucchero e i tuorli. Nel frattempo, montate a neve gli albumi in un recipiente a parte e fate sciogliere a bagnomaria il cioccolato fondente. Mescolate a questo punto tutti gli ingredienti con una bustina di lievito per dolci, la frutta secca e le nocciole tritate. Versate in una teglia antiaderente precedentemente preparata con olio e una spolverata di pan grattato. Cuocete in forno a 160° C per circa un’ora.
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Castagnole 1
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Ingredienti
Per l’impasto
1 kg di farina di grano tenero
6 uova
un bicchiere di olio
5 cucchiai di zucchero
buccia grattugiata di un limone
1 bicchiere di rosolio
Per il ripieno
500 g di castagne
200 g di cioccolato fondente
100 g di cacao amaro
250 g di zucchero
1 bicchiere di vino cotto
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Preparate un impasto con farina, zucchero, uova, olio, buccia di limone e rosolio. Lessate e setacciate le castagne; aggiungete il cioccolato fuso, il cacao, lo zucchero ed il vino cotto. Stendete una sfoglia col matterello e disponete su di essa dei mucchietti di ripieno di castagne. Ricoprite con un’altra sfoglia e tagliate con uno stampino per ravioli. Friggete le castagnole ottenute in abbondante olio bollente ed spolveratele con zucchero e cannella in polvere quando sono ancora calde.
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Castagnole 2
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Ingredienti per 4 persone
1 litro di acqua
275 g di farina
7 tuorli di uova
75 g di margarina
20 g di sale fino
120 g di zucchero di semola
30 g di cannella in polvere
300 g di crema pasticciera
olio di arachide per friggere
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Mettete su fiamma vivace una pentola con l’acqua fredda, il burro ed il sale. Portate a ebollizione e aggiungete la farina a pioggia poca per volta, fino ad ottenere un impasto asciutto. Sollevate e fate raffreddare su di una spianatoia. Dopo averlo fatto riposare per circa trenta minuti, versate in un recipiente insieme ai tuorli di uova e impastate fino ad ottenere un composto omogeneo. A questo punto, introducete in un sacchetto a poche qualche cucchiaio del prodotto ottenuto e fate tante palline che andranno versate nell’olio bollente. Lasciate dorare per qualche minuto e sollevatele. Bucate le castagnole con un dito, riempitele con crema pasticciera e adagiatele su di un piatto di portata. Spargete sulla superficie lo zucchero semolato mischiato alla cannella in polvere e servite.
dal sito www.lucianopignataro.it
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