IL NUCILLO DE “I CURTI” DI SANT’ANASTASIA(NA)

Ogni anno, il 24 giugno, c’è un uso antico: raccogliere i malli delle noci e farne un liquore unico, il nocino o nucillo come abitualmente è chiamtao nel napoletano.
Per non perdere la tradizione i titolari dei “I curti” di Sant’Anastasia, (Na), hanno messo su un’inizativa altrettanto unica:
far partecipare chi lo vuole alla raccolta dei malli.
Tra il 18 giugno e il 2 luglio, quindi, i proprietari del ristorante “I curti” hanno organizzato dei tour con i clienti per la raccolta dei malli di noci (noci fresche, appena ricoperte di verde vellutato)da cui trarre un liquore amarognolo, il nocino o nucillo, che vanta un’antica tradizione nel napoletano e che nel ristorante de “I curti” viene servito gratuitamente dopo pranzo, aiutando gradevolmente la digestione.

Per la raccolta dei malli 2007, quest’anno il tema dell’evento è stato il cru, la massima espressione del territorio. L’iniziativa ha dato un riscontro di partecipazione inatteso per la gran quantità di partecipanti, a riprova che quando si tratta di coinvolgere gente nel mondo “verde” c’è sempre una grande e pronta risposta.

Ecco come ci hanno descritto l’evento Vincenzo e Sofia Ceriello, i titolari della commercializzazione del nucilllo e del tour, varata sotto l’occhio vigile di zia Assuntina:

“Abbiamo raccolto la “noce di Sorrento” a S.Anastasia (cru Vesuvio), ma anche ad Anacapri (cru Capri), Positano (Cru Positano) e sull’Isola d’Ischia (Cru Ischia) confrontandone le differenze e le peculiarità nel prodotto finito che da quest’anno oltre al millesimo indicherà anche la provenienza terrotoriale del Nucillo, il Cru appunto.
Ecco la cronologia:

Lunedì 18 Giugno
Primo giorno di raccolta a S. Anastasia, per il “crù Vesuvio” che rappresenta il 95% della produzione totale. La raccolta del crù Vesuvio è proseguita fino a venerdì 22 Giugno 2007.

Lunedì 25 Giugno 2007
Unico giorno di raccolta del “crù Capri”, presso il comune di Anacapri con una fattiva e graditissima collaborazione dell’amministrazione comunale nella persona del sindaco Mario Staiano, anch’egli intervenuto alla raccolta.

Mercoledì 25 Giugno 2007
Unico giorno di raccolta del “crù Positano” nella frazione pedimontana di Montepertuso.

Lunedì 2 Luglio 2007
Unico giorno di raccolta del “crù Ischia”, presso la Tenuta Frassitelli cru di biancolella (vino bianco storico dell’isola) prodotto dalla prima casa vinicola isolana Casa D’Ambra. Qui si è chiuso il parallelismo col mondo del buon vino che, come il nucillo de ‘e curti, indica il millesimo ed il crù ed il confronto fra due grandi territori vulcanici: Il Vesuvio e l’Isola Verde.

Nei giorni di lunedì 18, lunedì 25, mercoledì 27 giugno e lunedì 2 luglio 2007 abbiamo organizzato un confronto informale sulla qualità dei prodotti agroalimentari al quale abbiamo invitato operatori del settore (ristoratori, gastronomi ed enotecari), e amici , organizzando una pausa merenda fatta con i migliori prodotti enogastronomici offerti dal Parco Nazionale del Vesuvio che è stato costantemente vicino all’evento nella persona del Presidente stesso dott. Amilcare Troiano, fortemente impegnato nella valorizzazione dei prodotti tipici di qualità presenti nell’area tutelata dal Parco Nazionale del Vesuvio”.

Non resta che aspettare la prossima primavera per gustare il novello nucillo, ma c’è l’annata 2006 che può soddisfare subito il desiderio di chi non vuole attendere…

CHI SONO “‘e curti”

“Curti”, in dialetto napoletano, è l’aggettivo con il quale si qualificano persone dall’altezza inferiore alla norma.
Luigi ed Antonio Ceriello, due fratelli originari di S.Anastasia, paese vesuviano alle falde del Monte Somma, erano dei nani Lillipuziani, “curti”, appunto, nell’idioma corrente.
Questi, dopo aver girato tutta la nostra penisola come presentatori di spettacoli circensi, decidono di ritornare nel paese d’origine e di utilizzare una parte del poliedrico bagaglio culturale acquisito in anni di lavoro in giro per quei forzieri di tradizioni enogastronomiche, che sono i comuni italiani.
Infatti nel 1952 rilevano un’osteria con cucina aperta nel 1924 da un loro zio il quale, preferendo i piaceri terreni a quelli dello spirito, aveva abbandonato l’abito talare; l’osteria, inizialmente, conserva il nome “o’ monaco”, il monaco in dialetto, datogli dal fondatore.
L’estro culinario dei due “curti” riscopre alcuni tra i piatti più antichi della gastronomia partenopea, già minuziosamente descritti qualche secolo addietro in ricettari del Cavalcanti e del Corrado e radicati nella tradizione dell’entroterra vesuviano: la minestra maritata, le zucchine e le melanzane alla “scapece”, pietanze citate addirittura nel “De re coquinaria” di Apicio, poi l’agnello lattante con piselli novelli, gli
” ‘ntrugliatielli” al forno con patate e pomodorini del
“piennolo”.
Le succulente preparazioni e la convivialità tutta napoletana dei “curti” fanno ben presto dell’originaria osteria, ormai conosciuta come ” ‘ a cantina de ‘e curti”, un punto di riferimento dei buongustai della zona.
Don Luigi ” ‘o curto”, il più “pubblico” dei due fratelli, muore nel 1973 lasciando ancor oggi un vivo ricordo, di foscoliana memoria, non solo tra i suoi compaesani.
La tradizione culinaria viene portata avanti dall’altro “curto”, Antonio, coadiuvato ai fornelli, come dal lontano ’52, dalla sorella Assunta , dalla loro nipote Angela e, dal ’65, dal marito di quest’ultima, Carmine D’Alessandro.
Quando nel 1990 muore l’ultimo dei due “curti”, il tipico locale è ormai fortemente ancorato ai dettami gastronomici e gestionali dei “curti”, gelosamente custoditi dai loro successori (Assunta, Angela, Carmine), i quali, con animata passione ed accresciuta professionalità, hanno ampliato la scelta di leccornie, senza però dimenticare i solidi legami con la tradizione locale: le tagliatelle alla terramare, gli involtini di melanzane……
Nel 1995, i due figli di Angela e Carmine, Vincenzo e Sofia, sotto l’egida di zia Assuntina, decidono di commercializzare ” ‘o nucillo”, producendolo secondo quanto prescritto da una ricetta del 1904 custodita dai “curti”, i quali l’avevano adoperata per realizzare sin dall’inizio il fine pasto diventato poi una graditissima consuetudine del loro locale.
Alle “quaranta seggie”, tanti sono i posti del ristorante tipico, si aggiunge così il laboratorio del “nucillo”, con l’augurio che l’eredità “culturale” dei “curti” possa trovare sempre maggiori apprezzamenti in “villaggi” sempre più globali.

Indicazioni per raggiungere il ristorante.

Venendo da Nord, dopo il casello di Napoli Nord, seguire la direzione per l’autostrada Salerno – Reggio Calabria, dopo lo svincolo per Napoli centro – tangenziale, seguire lo svincolo Napoli – Centro direzionale, direzione Pomigliano Cercola ed uscire a Paesi Vesuviani (L’uscita è già nel comune di Sant’Anastasia)

Venendo da Sud, dopo il casello Napoli sud seguire la direzione per Roma – Caserta fino allo svincolo Napoli – Centro direzionale, direzione Pomigliano – Cercola ed uscire a Paesi Vesuviani (Che mette su Via Pomigliano, direzione Sant’Anastasia);

Venendo da Est, dopo il casello Napoli Est, seguire la direzione Napoli ed uscire al casello di Pomigliano D’Arco. Appena svoltato, a qualche decina di metri sulla destra (Mentre si percorre ancora la curva dello svincolo!!!), seguire le indicazioni Cercola- Napoli Via Argine, fino all’uscita Paesi Vesuviani.

INFO
Ristorante tipico ‘E curti
via Padre Michele Abete, 6
80048 Sant’Anastasia (NA)
Tel./Fax: +39 081 8972821

Da: ‘e curti [info@e-curti.it]


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