Per “Quartieri di vita” in scena a Salerno

A cena con “Jennifer” con Antonello De Rosa.Giovedì 29 dicembre, ore 21 Ristorante Reginella
Piazza Sedile di Portarotese, Salerno
Salerno, 27 dicembre dicembre 2016. Anche “Jennifer” approda tra i tavoli della locanda di Anna Carillo, dove proseguono le cene teatrali a cura di Antonello De Rosa. Dopo aver dato spazio ai suoi allievi del laboratorio Scena Teatro, sarà proprio lui, giovedì 29 (ore 21), a mettersi in gioco con una della sue messinscena più applaudite di sempre. L’attore e regista salernitano vestirà i panni di “Jennifer”, il travestito malinconico, dotato di una spiccata sensibilità che vive in un monolocale a Napoli. Atterrito dal serial killer che sta facendo vittime nel suo stesso quartiere, vive blindato in casa da molto tempo. Non esce più, inoltre, perché sta aspettando una telefonata da Franco, l’ingegnere di Genova con cui ha legato da tempo e a cui nell’attesa continua a dedicare “Se perdo te” di Patty Pravo, nell’attesa che Franco telefoni. Purtroppo è ben difficile capire quando Franco chiamerà: il telefono di Jennifer, per via di un guasto, sembra captare tutte le chiamate del quartiere. Jennifer è una piece che Antonello De Rosa porta sul palco da anni, incassando sempre grandi consensi. In scena, il volto e il corpo di De Rosa personifica tutte le conseguenze dell’incontro tra Jennifer e Franco all’interno di una discoteca, un amore straziante, un amore atteso che farà della vita di Jennifer un contenitore di solitudine all’interno del quale saranno i pensieri e voci della radio a fare da amico-nemico del personaggio innamorato.
«Tutto prenderà corpo realmente – spiega il regista – nel testo originale ho sempre lavorato sui pensieri e sulla solitudine di Jennifer. In questo caso il pensiero prende corpo, prende vita. Il pubblico del ristorante vedrà come Jennifer ha conosciuto l’ipotetico Franco. Tutto ciò che fino a quel momento era rimasto nel suo pensiero intimo qui prende vita».
Anche stavolta, la performance sarà intervallata dalle pietanze della cucina tradizionale campana, a base di pesce freschissimo. Sarà avvincente per il pubblico entrare nel vivo della teatralità dell’attore. Particolarità, questa, delle cene spettacolo che hanno proprio il vantaggio di stabilire una connessione più stretta tra la scena e il pubblico privilegiando una partecipazione più condivisa, senza barriere, nel segno della convivialità di cui la buona tavola è certo complice.
Biografia:
Nato a Salerno nel 1973, Antonello De Rosa, nonostante la giovane età, ha un percorso importante alle spalle. Ha studiato presso la scuola internazionale di Mimo Corporeo e di ricerca sull’attore Icra diretta da Michele Monetta e Lina Salvatore ed in seguito ha frequentato la scuola teatrale dei registi Pasquale De Cristofaro e Michele Monetta, dove impara il metodo Stanislavskij e studia dizione, drammaturgia, regia e mimica corporea. Nel 2000 ha rappresentato Mamma di Annibale Ruccello, nel 2001 Fratellini di Francesco Silvestri, sollevando grandi consensi, e Le cinque rose di Jennifer di Annibale Ruccello, autore a cui è molto legato. Questa edizione viene premiata ad Agrigento come migliore spettacolo, migliore regia e migliore interpretazione. Nel 2004 è interprete e regista del testo scritto per lui da Peppe Lanzetta Femmene Stracciate che ottiene grandi consensi dalla critica teatrale. Scrive di lui Francesco Tozza: “In una geografia teatrale dai contorni piuttosto sfumati, con un terreno troppo spesso arido, è davvero motivo di soddisfazione verificare l’esistenza di un sicuro talento, vera e propria forza della natura per la vulcanica recitazione…”. Info e prenotazioni 089/2961282 – 3922710524
L’ufficio stampa Alessandra De Vita T. +39 3403154982

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Lo spettacolo “Nerogrigiobianco”Salerno, 23 dicembre. «Chi è Caino, e chi è Abele? La domanda ci riporta ad un dilemma drammaticamente attuale e universalmente umano: chi è la vittima, e chi il carnefice? Siamo tutti allo stesso tempo entrambe le cose, nei confronti degli altri, e soprattutto di noi stessi? Dobbiamo analizzarci nel profondo; scoprirci e partire da qui, da questo infinito universo che è l’individuo, per capire il mondo che ci circonda e provare a migliorarlo». Da questi temi prende le mosse “Nerogrigiobianco, dal buio alla luce, dal male al bene, dall’odio all’amore”, in scena martedì 27 dicembre (alle ore 19 e in replica alle 21) sul palco del Teatro della Parrocchia di Sant’Eustachio, a Salerno. Nel corso della serata, interverrà il Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca. Lo spettacolo, diretto da Antonello De Rosa e Gina Ferri, parte dall’indagine sulla natura umana dei singoli partecipanti, attraverso il recupero della memoria fisica, confluendo nel lavoro sul coro, contenitore di tutte le dinamiche di relazione in scena. Il progetto coinvolge le fasce sociali meno integrate del quartiere come bambini, adolescenti, anziani, diversamente abili, se è vero che «Il teatro – scrisse il filosofo Jacques Copeau – nasce dove ci sono delle ferite, dove ci sono dei vuoti… È lì che qualcuno ha bisogno di stare ad ascoltare qualcosa che qualcun altro ha da dirgli». La messinscena rientra nell’ambito del progetto “Quartieri di Vita”, intervento di teatro sociale promosso dalla Fondazione Campania dei Festival insieme a Ruggero Cappuccio che ha scelto 13 realtà “a rischio” per orientare verso la pratica teatrale quale strumento di integrazione. «Quartieri di vita – spiegano la Ferri e De Rosa – è un progetto che porta il teatro e le sue emozioni nei rioni più a rischio. Opportunità magica soprattutto in questo periodo dove le luci del Natale ci accompagnano. Emozioni sui volti dei bambini, dei giovani e di tutta la comunità di Sant’Eustacchio, in primis Don Giuseppe, che ci ha aperto le porta della sua Chiesa con tanta generosità.

Oltre 50 le persone che hanno deciso di mettersi in gioco e di affrontare questa esperienza. E la cosa più bella e gratificante è stata quella di vedere come giorno dopo giorno queste persone, che si sono affidate completamente, sono diventate un gruppo affiatato e ansioso di andare in scena.» Hanno preso parte al progetto: Andrea Gioia, Dina Salsano, Anna Maria Scassa, Angela Avallone, Tina Ciliberti, Filomena Fumo, Angiolina Memoli, Anna D’Amato, Anna Cibelli, Anna Gallo, Saverio Santoro, Anna Caravano, Aurelio Pallotta, Anna Renzi, Rosaria Natella, Mario Perna, Marco Ronca, Pasquale Senatore, Fortuna Imparato, Simona Avallone, Marianna Avallone, Simona Fredella, Laura Saviello, Luigi Trezza, Alessio Sordillo, Mary Mazziotti, Antonella Mariella, Alessandro Tedesco, Rossella Di Martino, Gerardo Trezza, Livia Importa, Lucia De Martino, Aurora D’Antonio, Alice D’Antonio, Giorgia Gallo, Rita Campanella, Michele Giorgio Gaggia, Ylenia Ana Gentile, Chiara De divitiis, Christian Antonio Galluzzo, Luca Pennella, Emilia Carol Naddeo, Alessia Coppola, Cristina Mazzaccaro.
L’Ufficio Stampa Alessandra De Vita T. +39 340 3154982
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“Jennifer” con Antonello De Rosa. Sabato 17 dicembre, ore 21 Complesso Conventuale di San Domenico Maggiore Napoli
Salerno, 16 dicembre dicembre 2016. L’attore e regista Antonello De Rosa, domani sera (sabato 17 dicembre alle ore 21) sarà in scena con una delle rappresentazioni più acclamate, “Jennifer”, al complesso conventuale di San Domenico Maggiore in Napoli, all’interno della rassegna teatrale “Natale con i tuoi”, 10 storie per 10 notti. La storia è liberamente ispirata a “Le 5 rose di Jennifer” di Annibale Ruccello. Anni ’70. “Jennifer” è un travestito malinconico, dotato di una spiccata sensibilità che vive in un monolocale a Napoli. Atterrito dal serial killer che sta facendo vittime nel suo stesso quartiere, vive blindato in casa da molto tempo. Non esce più, inoltre, perché sta aspettando una telefonata da Franco, l’ingegnere di Genova con cui ha legato da tempo e a cui nell’attesa continua a dedicare “Se perdo te” di Patty Pravo, nell’attesa che Franco telefoni. Purtroppo è ben difficile capire quando Franco chiamerà: il telefono di Jennifer, per via di un guasto, sembra captare tutte le chiamate del quartiere. Jennifer è una piece che Antonello De Rosa porta sul palco da anni, incassando sempre grandi consensi. In scena, il volto e il corpo di De Rosa personifica tutte le conseguenze dell’incontro tra Jennifer e Franco all’interno di una discoteca, un amore straziante, un amore atteso che farà della vita di Jennifer un contenitore di solitudine all’interno del quale saranno i pensieri e voci della radio a fare da amico-nemico del personaggio innamorato.
«Tutto prenderà corpo realmente – spiega il regista – nel testo originale ho sempre lavorato sui pensieri e sulla solitudine di Jennifer. In questo caso il pensiero prende corpo, prende vita. Il pubblico vedrà come Jennifer ha conosciuto l’ipotetico Franco. Tutto ciò che fino a quel momento era rimasto nel suo pensiero intimo qui prende vita»
Biografia:
Nato a Salerno nel 1973, Antonello De Rosa, nonostante la giovane età, ha un percorso importante alle spalle. Ha studiato presso la scuola internazionale di Mimo Corporeo e di ricerca sull’attore Icra diretta da Michele Monetta e Lina Salvatore ed in seguito ha frequentato la scuola teatrale dei registi Pasquale De Cristofaro e Michele Monetta, dove impara il metodo Stanislavskij e studia dizione, drammaturgia, regia e mimica corporea. Nel 2000 ha rappresentato Mamma di Annibale Ruccello, nel 2001 Fratellini di Francesco Silvestri, sollevando grandi consensi, e Le cinque rose di Jennifer di Annibale Ruccello, autore a cui è molto legato. Questa edizione viene premiata ad Agrigento come migliore spettacolo, migliore regia e migliore interpretazione. Nel 2004 è interprete e regista del testo scritto per lui da Peppe Lanzetta Femmene Stracciate che ottiene grandi consensi dalla critica teatrale. Scrive di lui Francesco Tozza: “In una geografia teatrale dai contorni piuttosto sfumati, con un terreno troppo spesso arido, è davvero motivo di soddisfazione verificare l’esistenza di un sicuro talento, vera e propria forza della natura per la vulcanica recitazione…”. Info e prenotazioni 089/2961282 – 3922710524
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” A cena con Eduardo” con Antonello De Rosa.
Venerdì 16 dicembre, ore 21 Ristorante Reginella Piazza Sedile di Portarotese, Salerno
Salerno, 14 dicembre 2016. Un vivo omaggio a Eduardo De Filippo, alle porte del Natale. Anche stavolta il teatro di Antonello De Rosa scavalca i circuiti tradizionali e arriva tra i tavoli del ristorante Reginella, venerdì 16 (ore 21), a Piazza Sedile di Portarotese, nel centro storico di Salerno. De Rosa e allievi tornano nella locanda di Anna Carillo per mettere in scena delle piccole performance tratte dai caposaldi del drammaturgo napoletano che rivive, in quegli stessi vicoli in cui ancora echeggia il teatro del grande maestro. «Amo il teatro, la cucina e i ragazzi e sono felice possano condividere il loro talento con i nostri ospiti», spiega Anna Carillo. Non sarà soltanto una cena spettacolo ma gli allievi di Scena Teatro, il laboratorio teatrale permanente attivo al Centro Sociale di Salerno, entrano nel midollo della scrittura eduardiana in un fedele adattamento che non ne snatura la struttura, a partire dalla lingua. La zuppa di latte, il presepe, il caffè: su questi e altri momenti della letteratura di De Filippo si apre la scena su cui gli attori Cristina Mazzaccaro e Alessandro Tedesco si alternano interpretando i vari personaggi che popolano quel mondo di cui tutti siamo figli e di cui De Rosa e i suoi allievi sono anch’essi eredi. Le pietanze servite non intervallano semplicemente momenti performativi ma, entrando a pieno titolo nella teatralità condivisa, restituiscono un’esperienza in cui la messinscena e la cena si uniscono. In menù, troviamo i piatti della cucina salernitana, perfetti per accompagnare la tradizionale commedia napoletana. Nessuna distanza tra la il palcoscenico e il pubblico che entra in contatto diretto con il gesto degli attori che servono la commedia in quattro momenti diversi. Info e prenotazioni 089/2961282 – 3922710524
L’ufficio stampa Alessandra De Vita T. +39 3403154982 [sandralessdevita81@gmail.com]
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9 dicembre 2016 – Per “Quartieri di vita” la Regione Campania affida Salerno ad Antonello De Rosa
Salerno, 8 dicembre. «Il teatro nasce dove ci sono delle ferite, dove ci sono dei vuoti… È lì che qualcuno ha bisogno di stare ad ascoltare qualcosa che qualcun altro ha da dirgli»: le parole Jacques Copeau custodiscono e spiegano il senso di “Quartieri di Vita”, intervento di teatro sociale promosso dalla Fondazione Campania dei Festival insieme a Ruggero Cappuccio, direttore artistico del Napoli Teatro Festival.
Sono state scelte 13 realtà “a rischio” per attività di laboratorio sulle arti della scena e affidate ognuna a un drammaturgo per orientare verso la pratica teatrale quale strumento di integrazione. L’attore e regista Antonello De Rosa, presidente dell’associazione Scena Teatro, rappresenta e coordina l’area salernitana in cui stato scelto il Teatro della Parrocchia di Sant’Eustachio per il laboratorio “Nerogrigiobianco, dal buio alla luce, dal male al bene, dall’odio all’amore”, diretto a De Rosa insieme a Gina Ferri. Lo spettacolo finale, che coinvolge e porta sul palco i ragazzi del quartiere periferico, va in scena il 27 dicembre. «Chi è Caino, e chi è Abele? La domanda ci riporta ad un dilemma drammaticamente attuale e universalmente umano: chi è la vittima, e chi il carnefice? Siamo tutti allo stesso tempo entrambe le cose, nei confronti degli altri, e soprattutto di noi stessi? Dobbiamo analizzarci nel profondo; scoprirci e partire da qui, da questo infinito universo che è l’individuo, per capire il mondo che ci circonda e provare a migliorarlo». Da questi temi prende le mosse il laboratorio diretto da Antonello De Rosa e Gina Ferri che, partendo dall’indagine sulla natura umana dei singoli partecipanti, attraverso il recupero della memoria fisica, confluisce nel lavoro sul coro, contenitore di tutte le dinamiche di relazione in scena. Il progetto coinvolge le fasce sociali meno integrate del quartiere come bambini, adolescenti, anziani, diversamente abili. L’associazione culturale Scena Teatro, diretta da Antonello De Rosa, nasce come organizzazione autonoma e multidisciplinare per la progettazione culturale nel territorio campano e nazionale, con particolare riferimento alle attività teatrali come motore di sviluppo territoriale. Scena Teatro si occupa di strutturare progetti teatrali rivolti alle scuole e al mondo del disagio sociale; organizzare stage, seminari e laboratori pratici; partecipare a progetti in collaborazione con enti ed università; produrre spettacoli e festival teatrali.
L’iniziativa è stata presentata, ieri, a palazzo Santa Lucia, sede della Regione Campania, alla presenza del Presidente Vincenzo De Luca, insieme a Luigi Grispello, Presidente Fondazione Campania dei Festival e Ruggero Cappuccio. «Sono profondamente convinto che l’arte – spiega Ruggero Cappuccio – sia un processo educativo capace di migliorare la vita spirituale delle persone. Avviare e realizzare il progetto “Quartieri di vita” nel periodo natalizio diventa un’occasione straordinaria per coniugare molteplici elementi espressivi nel campo della creazione scenica ed offrire la possibilità concreta di ricercare, attraverso il Teatro, significati nuovi nel nostro percorso di creazione. Un tema che ricorrerà anche nelle programmazioni future così che il Napoli Teatro Festival non si limiti soltanto all’effimero sublime ma dia il giusto peso alle “sublimi” difficoltà degli individui.»
Tutti gli eventi sono gratuiti fino ad esaurimento posti.
La prenotazione è obbligatoria chiamando il numero 344 0440240
dal lunedì al venerdì, dalle ore 10 alle 18.
L’Ufficio Stampa Alessandra De Vita T. +39 3403154982 [sandralessdevita81@gmail.com]

Categorie: Eventi

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