Processione per S. Emidio, santo protettore dal terremoto.
L’uno novembre 2016 si terrà per la prima volta, ad Altavilla Silentina, una solenne processione con in testa la statua di S. Emiddio.
“I nostri compaesani – spiega il parroco don Costantino Liberti – la comprarono dopo il distruttivo terremoto del 1857 che colpì soprattutto il Vallo di Diano e La Lucania – e fece il suo rendendo quasi indenne dai vari sisma il territorio di Altavilla Silentina.
Dopo quello che si sta vedendo nel resto d’Italia abbiamo deciso di tornare a pregare per lui e chiedergli di intercedere per far cessare l’opera di distruzione in corso”.
L’iniziativa del parroco è stata accolta favorevolmente dalla popolazione locale ed anche dei paesi vicini.
SCHEDA SUL SANTO
https://it.wikipedia.org/wiki/Emidio_d%27Ascoli
Biografia[modifica | modifica wikitesto]
Emidio nacque a Treviri nel 273 da una nobile famiglia pagana. Sui primi anni della sua vita fonti e tradizioni sono assai povere e divergono: le due ipotesi più probabili vedono Emidio dedicato allo studio delle arti liberali oppure arruolato nelle milizie romane.
La sua conversione al Cristianesimo (290?) avvenne grazie alla predicazione dei santi Nazario e Celso: diventò catecumeno, fu battezzato e si dedicò allo studio delle Sacre Scritture. Entrato in conflitto con la famiglia che tentò in tutti i modi di ricondurlo al paganesimo, partì per l’Italia insieme ai tre amici Euplo, Germano e Valentino (cui viene attribuita la prima agiografia del santo). Giunto a Milano, fu consacrato sacerdote (296?) dal vescovo Materno e stette per tre anni all’oratorio di San Nazario. In questo periodo la sua attività di predicatore fu particolarmente feconda ed ebbe come risultato la conversione di molti dei suoi ascoltatori.
In sèguito alla persecuzione di Diocleziano dovette fuggire a Roma dove trovò rifugio presso un certo Graziano. Qui gli vennero attribuite molte guarigioni miracolose (tra cui la figlia paralitica dello stesso Graziano), tanto che il popolo lo credette la reincarnazione del dio Esculapio.
La fama del sacerdote ben presto destò l’interesse di Papa Marcellino (secondo un’altra versione si trattò invece del suo successore Marcello ma le date non corrispondono, dato che quest’ultimo fu eletto nel novembre 306) che ordinò Emidio vescovo di Ascoli, ed Euplo diacono, e affidò loro la difficile missione di diffondere il cristianesimo nell’importante centro Piceno (ancora quasi completamente pagano).
Durante la strada Emidio si fermò a evangelizzare i centri di Pitino, L’Aquila e Teramo, e infine giunse ad Ascoli (300?).
Ad Ascoli era prefetto Polimio, autore di dure repressioni contro i cristiani, che ordinò subito a Emidio di non predicare la buona novella, ordine che fu completamente ignorato. Anche ad Ascoli, Emidio si prodigò nella guarigione dei malati, cosa che gli consentì di convertire un gran numero di Ascolani. Polimio lo credette la reincarnazione del dio Esculapio, e gli chiese di offrire sacrifici agli dèi, promettendogli in matrimonio Polisia, sua figlia. Il Santo non solo rifiutò di offrire agli dèi, ma addirittura convertì Polisia alla fede cristiana e la battezzò nelle acque del fiume Tronto.
Polimio, avvertito di questo, ordinò l’arresto di Emidio e lo condannò alla pena capitale. Il vescovo non si nascose e fu decapitato (303 sotto Papa Marcellino o, secondo un’altra tradizione, 309 sotto Papa Eusebio), mentre Polisia, fatta ricercare dal padre, fuggì sul monte Ascensione e scomparve in un crepaccio (nei pressi del quale in sèguito nacque il paese di Polesio).
da: Oreste Mottola orestemottola@gmail.com phone mobile: 3384624615
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