Pozzuoli.Qual’è il futuro dei computer? Il Cnr in convegno…
9 – 13 dic. 2007
Villa di Livia
Via Campi Flegrei 19/A – Pozzuoli (Na)

Il futuro dei computer?
Se na parla al Cnr di Pozzuoli.
Convegno di scienziati al Comprensorio Olivetti e festa a Villa di Livia

“Fra venti anni ci sarà bisogno di una nuova generazione di Pc. Bisogna puntare sul pc quantistico o sarà il collasso”.
Questa l’esortazione che viene dal workshop di spintronica che in questi giorni si sta tenendo all’Icib “E.Caianiello”, mentre a Stoccolma Albert Fert e Peter Grünberg ricevono il premio Nobel in Fisica proprio per la scoperta di un effetto spintronico.
Attualmente nasce un nuovo processore – con velocità doppia rispetto al precedente – ogni due anni. In futuro, l’elettronica , su cui si fonda l’attuale tecnologia dei computer, dovrà essere sostituita dalla spintronica pena l’arresto di questa situazione.
Ma che cos’è la spintronica, e perché è destinata a essere la rivoluzione tecnologica che ci porterà i calcolatori quantistici di prossima generazione?
I vantaggi del computer quantistico sono: raggiungere immensa velocità di calcolo; problemi di refrigerazione del computer risolti; ricadute in ambito crittografico (migliori sistemi di sicurezza, stop alla clonazione delle carte di credito, hacker neutralizzati etc.); simulazioni al computer molto più sofisticate da usare nei campi della fisica, chimica, tecnologia dei materiali e biologia Intanto il Nobel in Fisica sarà conferito il 10 dicembre, proprio nei giorni del convegno all’Icib.

L’EVENTO ALL’ICIB
Dal 9 al 13 dicembre prossimo si terrà all’Istituto di Cibernetica “E. Caianiello” del Cnr di Pozzuoli il workshop Quantum Transport, Magnetic Nanodevices and Spintronics “CUMA” durante il quale studiosi internazionali si ritroveranno intorno a tre progetti europei sponsorizzati dalla European Science Foundation (ESF). Obiettivo: fare il punto su argomenti di grande attualità nel campo della spintronica, la disciplina destinata a sostituire l’elettronica convenzionale. Operare in maniera coerente sugli spin degli elettroni (il loro momento magnetico intrinseco), potrebbe consentire in un futuro non troppo lontano di realizzare un computer quantistico basato sugli spin degli elettroni, le cui potenzialità surclasserebbero quelle di ogni possibile calcolatore tradizionale.
Trasporto di spin, domini magnetici, generazione, trasporto e rilevazione di correnti di spin, rumore e interferenza quantistica in dispositivi spintronici, materiali e dispositivi nanostrutturati in cui il grado di libertà di spin gioca un ruolo molto importante. Saranno questi alcuni temi affrontati dai tre progetti al centro del workshop: SPINCURRENT (Domain walls and spin-polarised currents), SpiCo (Spin-coherent transport and control in quantum nanostructures) e SPINTRA (Spin-dependent transport and electronic correlations in nanostructures). Ogni progetto, previa approvazione della ESF, è stato finanziato da agenzie scientifiche locali e ha coinvolto studiosi provenienti da molte università europee, dall’Irlanda alla Svizzera, alla Francia e l’Italia.
In particolare, SPINTRA e SpiCo sono due progetti finanziati anche dal Consiglio Nazionale delle Ricerche.

FRA GLI OSPITI INVITATI PER IL WORKSHOP, Boris Altshuler, studioso russo, professore da molto tempo negli Usa, fin di recente a Princeton, e ora alla Columbia University, che fa parte dello staff di tecnologia dell’informazione quantistica della NEC, ultracentenaria azienda di elettronica leader nel settore. Il fatto che proprio un’industria come la NEC finanzi un fisico teorico fa capire quanto si aspetti vicina e rivoluzionaria una ricaduta industriale di questi studi recenti. Nella sua carriera scientifica, tra i prestigiosi risultati raggiunti, Altshuler ha spiegato cosa succede all’elettronica convenzionale quando ci si porta a dimensioni mesoscopiche, cioè grandi rispetto ad un atomo, ma piccole rispetto ai fili di rame che sono percorsi dalla corrente di elettroni tutti i giorni nelle nostre case. Quando il filo diventa molto piccolo – mesoscopico, appunto – e’ imprescindibile la natura quantistica dell’elettrone. Altshuler ha elaborato molte tecniche matematiche per studiare la natura quantistica dell’elettrone, per capirne meglio le caratteristiche fondamentali e quindi anche lo spin.

LA FESTA
Domani sera, intanto è prevista una festa a Villa di Livia. La struttura si trova di fronte al Complesso Olivetti e offre una veduta panoramica senza pari su tutto il Golfo di Pozzuoli e il golfo di Baia. È una villa di età imperiale (collocata nel suburbio occidentale di Puteoli) modificata nell’alto medioevo. La sala più grande, l’atrio, presenta un mosaico con decorazioni geometriche e, al centro, un impluvium. Su una delle pareti spicca una parte di affresco con un uccello posto su una balaustra. Dall’atrio è possibile accedere a piccoli ambienti, probabilmente lararium, cubicola, lararium ipogeo.
Un corridoio porta alla “sala panoramica” che si affaccia sul Golfo di Pozzuoli.
I giardini sono costituiti da due filari di tufelli e uno di laterizi e introducono a quello che era il settore di rappresentanza dedicato all’otium e al godimento del paesaggio. Qui una sala absidata guarda direttamente sul mare.
La quasi totalità del complesso scultoreo rinvenuto nella villa è conservato nel Museo archeologico di Baia. Tra i ritrovamenti la bellissima statua marmorea di Livia – da cui il nome della struttura – a guisa di Fortuna rinvenuta nell’800 e ora esposta alla Carlsberg Glypthotek di Copenaghen Altre sculture ritrovate durante i recenti lavori di ristrutturazione sono invece in esposizione nel Museo Archeologico dei Campi Flegrei, nel vicino Castello di Baia.

VILLA DI LIVIA
Per la raffinatezza della villa si può supporre che appartenesse ad un aristocratico romano periodicamente residente nell’area, ad una delle ricche famiglie puteolane e, addirittura, a residenza imperiale.
La struttura ospita un centro polifunzionale culturale dotato di sale per congressi (per 100 persone), conferenze, meeting e ampio giardino. È il primo esempio, nell’area flegrea, di recupero di un bene archeologico grazie all’intervento dei privati.

INFO
Per maggiori informazioni
393.58.61.941
339.49.77.543

da: Ciro Biondi [cirobiondi@alice.it]


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