L’antica Pompei coi disastri naturali aveva rapporti molto stretti, se è vero, come sembra, che tra il VII e il II secolo aC. fu devastata da terribili alluvioni, almeno tre, di cui l’ultima almeno 150 anni prima dell’eruzione che le fu fatale. La città romana fu inondata, guarda un po’, da quel fiume Sarno, oggi oggetto di attenzione per le sue precarissime condizioni ambientali, che la lavò portandosi a spasso case e attrezzi. Come successe? Proprio come nel 1998 a Sarno. La montagna di fango e acqua del fiume straripato si abbattè sull’abitato pompeiano e…ma questa è storia ancora ferma nella nostra mente di quel terribile ’98, per essere ripetuta senza farsi venire i brividi. L’informazione storico-archeologica, però, è di tutto interesse. Pompei nacque almeno sette secoli prima di Cristo, figlia del ritrovamento delle case su palafitte a Poggiomarino, di cui la città distrutta dal Vesuvio dista pochi metri. Quanto tempo ancora vivrà? Si fa più presto a chiederlo a San Gennaro, perché chi dovrebbe tutelarla, per ora, tace.


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