Pinetamare torna il tonno rosso, il pesce che và dov’è il mare pulito.
Gran giornata di pesca mercoledì scorso nelle acque antistanti la località di Pinetamare. Partite insieme nella mattinata per una battuta di pesca sportiva, due imbarcazioni hanno fatto rientro nel molo San Bartolomeo nel pomeriggio con due grossi esemplari di tonno rosso. La prima è stata Sarzyone, con l’equipaggio Salvatore Biffardi, Giuseppe Gravante e Antonio Russomando, al cui amo aveva abboccato un esemplare da 81 chili, pescato nel tempo da un’ora, con attrezzatura da 50/80 libre. Poco dopo è stata la volta di Torakiki, con a bordo Francesco Margarita, Federico e Nicola Mariniello, che alle 18.00, dopo quattro ore di combattimento, è rientrata nel porto con un tonno da 115 kg, pescato con attrezzatura leggermente più pesante dell’altra. Mediamente il tonno rosso pescato nelle acque italiane è di 50 chili; la sua carne è molto apprezzata dalla cucina nipponica, dove una sua fettina è venduta a 25 euro l’etto. Due esemplari di tali dimensioni, pescati entrambi nella stessa giornata sono, quindi, un preludio per una stagione di pesca molto esaltante e promettente. E nonostante gli ultimi dati sull’inquinamento dell’Arpac relativi al mare domizio non diano scampo e disegnano un quadro assai triste, la presenza di questo tipo di pesce nel mare castellano, invece, è un segnale positivo per la salute di queste acque. Il tonno rosso, infatti, nuota solo in mari puliti. I due esemplari sono stati pescati a cinque miglia marine, segnale inconfutabile che l’acqua del litorale casertano è inquinata solo sotto costa.
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