PESCA: SIGLATA INTESA PER SVILUPPO SETTORE
E’ stato siglato oggi a palazzo S. Lucia un accordo di programma tra la Regione Campania e il mondo cooperativo della pesca. L’obiettivo dell’intesa è quello di risolvere le problematiche del settore della pesca e proporre una nuova modalità di governo dell’economia ittica regionale. Al tavolo Andrea Cozzolino, Assessore regionale all’Agricoltura e alle Attività Produttive, Sergio D’Angelo, presidente di Legacoop Campania, e Rosario Altieri, presidente dell’AGCI Campania (Associazione Generale Cooperative Italiane) in rappresentanza delle maggiori associazioni del movimento cooperativo presenti sul territorio: AGCI – Settore Pesca; Confcooperative Campania – Federcoopesca; Legacoop Campania – Settore Pesca; Unci Campania – Unci Pesca, organizzazioni che raggruppano l’80 per cento delle imprese di pesca campane.La firma di oggi si inserisce nel quadro degli accordi elaborati nel progetto P.E.S.C.A. (Pesca Europea Servizi Cooperazione Ambiente), che ha visto le associazioni di categoria riunirsi una Associazione Temporanea di Scopo per garantire lo sviluppo del settore.
L’Accordo di Programma prevede quattro azioni, proposte in linea con gli indirizzi regionali:
• Consulenza e assistenza tecnica per gli operatori del settore
• Formazione e informazione per gli operatori del settore
• Raccolta Dati Statistici
• Studio per la definizione di un Piano di Gestione Integrata della pesca campana
L’intesa, che ha una durata triennale, prevede l’investimento di 1,5 milioni di euro da parte della Regione Campania.
Entro 60 giorni da oggi le associazioni dovranno trasmettere all’Assessorato regionale il programma esecutivo di attività e il relativo piano finanziario per l’anno 2007.
Per assicurare la massima trasparenza, ogni 15 aprile ci sarà la presentazione del rendiconto delle attività svolte nell’anno precedente fino ad arrivare, entro il 15 aprile del 2010, al rendiconto finale.
Il progetto si avvarrà dell’apporto dell’Irepa Onlus, istituto di ricerca di carattere internazionale localizzato in Campania, che garantirà un rapporto col territorio e, nel contempo, potrà dare alla definizione dei piani di gestione integrata un respiro nazionale e sovranazionale. L’Irepa sarà responsabile del coordinamento delle quattro unità operative, individuate dalle Associazioni di Categoria, che avranno ruoli e funzioni specifiche in base alle proprie competenze professionali:
• CIRSPE CAMPANIA e IGITECH, specializzate nella rilevazione dei dati relativi alla filiera pesca, cureranno le fasi di raccolta di informazioni propedeutiche allo sviluppo dell’analisi descrittiva;
• I.C.R. Mare, istituto di ricerca di carattere nazionale con sede principale localizzata in Campania, specializzato nello studio e ricerca nei settori pesca, acquacoltura e ambiente, parteciperà allo sviluppo delle attività relative alla caratterizzazione ambientale;
• KETOS, società specializzata nella fornitura di servizi destinati alla filiera ittica e alla gestione integrata della fascia costiera, parteciperà alla esecuzione della rilevazione dati relativa alle attività della piccola pesca.

“L’accordo siglato oggi è uno degli ultimi atti della programmazione 2000-2006 – ha dichiarato l’assessore Cozzolino – che ha visto la Campania registrare un’ottima performance di spesa dei fondi europei a sostegno della pesca. A breve inizierà una nuova stagione, in cui punteremo a fare un ulteriore salto di qualità in modo da rafforzare il comparto e metterlo nelle condizioni di poter costruire relazioni commerciali anche con gli altri Paesi del bacino del Mediterraneo”.

“Le misure previste dall’intesa – ha aggiunto – ci permetteranno, tra l’altro, di avere a disposizione strumenti innovativi di raccolta dati utili a migliorare la qualità delle nostra spesa, con interventi sempre più mirati e finalizzati allo sviluppo del settore”.

Cozzolino ha poi ricordato gli importanti risultati raggiunti nell’utilizzo dei fondi SFOP (Strumento Finanziario Operativo Pesca). Al 31 dicembre 2006 l’Assessorato all’Agricoltura e alle Attività Produttive della Regione Campania aveva speso 54.790.784,62 euro per lo sviluppo della pesca e dell’acquacoltura. Nello specifico, 36.294.258,65 hanno riguardato la misura 4.22 e 18.496.525,98 la misura 4.23.

Si tratta rispettivamente del 69% delle risorse impegnate per la misura 4.22 (52.557.628,00 euro), e di ben il 77% di quelle impegnate per la misura 4.23 (23.940.372,00 euro). Il termine fissato da Bruxelles per raggiungere il totale della spesa è per il 31 dicembre 2008.

“Investimenti – ha concluso Cozzolino – che hanno garantito uno sviluppo importante anche delle infrastrutture legate alla pesca. Ben undici progetti hanno riguardato la creazione di porti per pescherecci, con una spesa complessiva di oltre 11 milioni di euro”.

“L’accordo siglato rappresenta un traguardo importante – ha dichiarato Sergio D’Angelo, presidente di Legacoop Campania – E’ la dimostrazione dell’impegno della Regione Campania per far crescere le nostre imprese. L’obiettivo, ora, deve essere quello di mettere in moto processi in grado di garantire il rafforzamento occupazionale nella pesca, l’aumento del peso del comparto nel PIL regionale e nazionale e la crescita delle esportazioni”.

Soddisfatto per l’accordo anche Rosario Altieri, presidente dell’AGCI Campania: “Ci auguriamo che quella di oggi sia la prima di una serie di azioni unitarie che vogliamo portare avanti insieme con la Regione per la crescita economica del settore”.

LE 4 AZIONI PREVISTE DALL’ACCORDO

1. Le Azioni di Assistenza Tecnica mirano al superamento degli ostacoli incontrati dalle imprese del settore sia nella fase di avvio di una nuova attività che nella fase di sviluppo di una già esistente, intervenendo attraverso un’attività di accompagnamento e di orientamento per favorire la crescita e l’innovazione d’impresa. Questi servizi saranno erogati tramite i Centri Servizi Pesca (CSP) che ciascuna associazione provvederà a rendere operativi nei diversi territori, e si concretizzano in servizi specifici resi da operatori qualificati che offriranno consulenze professionali.

2. La formazione è sempre più un’attività prioritaria, sia per rispondere ai bisogni di professionalizzazione degli addetti sia per favorire la modernizzazione delle attività imprenditoriali. Per questo sono previsti corsi di Formazione e Informazione, che puntano a dotare gli operatori del settore di maggiore professionalità e qualificazione su temi di garanzia ambientale e alimentare, favorendo l’adozione di una condotta responsabile nell’esercizio della pesca e garantendo, al contempo, maggiore sicurezza sul lavoro.

3. Sarà inoltre condotta un’azione di Raccolta Dati, che si articolerà nel corso del triennio 2007-2009, con l’obiettivo di implementare l’attuale sistema informativo per renderlo il principale sistema di riferimento da utilizzare per valutare l’impatto degli interventi sul territorio. Per questo le Associazioni di Categoria si impegnano a contribuire fattivamente alla costituzione di una struttura di rilevazione che garantisca l’affidabilità del sistema di raccolta dati. L’operazione prevede la partecipazione dell’Irepa Onlus, che dovrà coordinare la rilevazione e l’elaborazione dei dati.

4. La quarta azione proposta riguarda la realizzazione di uno studio per la definizione di un “Piano di Gestione Integrata della pesca campana”. Lo studio si svilupperà nell’arco di 12 mesi, e avrà l’obiettivo principale di definire gli strumenti gestionali che possono favorire sia una gestione responsabile delle risorse ittiche che la salvaguardia dei livelli occupazionali del settore peschereccio delle marinerie. Le informazioni acquisite saranno integrate con quelle ritenute necessarie per l’elaborazione di un modello di riferimento basato sugli indicatori di Pressione-Stato-Risposta (PSR). Quest’ultimo prenderà in considerazione la pressione esercitata sul sistema ambientale e, a partire dagli indicatori sulla situazione attuale, valuterà le azioni che la Regione potrà intraprendere per adeguare il sistema di sviluppo allo stato attuale e alla conseguente pressione degli operatori.

Il modello di analisi prevede, in particolare, lo sviluppo di quattro diverse macroazioni:
• Analisi della struttura produttiva
• Analisi ambientale
• Analisi delle popolazioni alieutiche
• Predisposizione piano di gestione integrata

SPESA FONDI COMUNITARI PER LA PESCA IN CAMPANIA

Il programma pesca 2000/2006 della Regione Campania si è articolato in azioni di sviluppo cofinanziate dal fondo europeo SFOP (Strumento Finanziario Operativo Pesca) attraverso due misure: la 4.22 e la 4.23.

Al 31 dicembre 2006 l’Assessorato all’Agricoltura e alle Attività Produttive della Regione Campania aveva speso 54.790.784,62 euro per lo sviluppo della pesca e dell’acquacoltura. Nello specifico, 36.294.258,65 hanno riguardato la misura 4.22 e 18.496.525,98 la misura 4.23.

Si tratta rispettivamente del 69% delle risorse impegnate per la misura 4.22 (52.557.628,00 euro), e di ben il 77% di quelle impegnate per la misura 4.23 (23.940.372,00 euro). Il termine fissato da Bruxelles per raggiungere il totale della spesa è per il 31 dicembre 2008.

In totale, sono stati finanziati 211 interventi.

La misura 4.22

Riguarda interventi a sostegno dell’acquacoltura, della maricoltura e dell’adeguamento delle strutture portuali.

Ha portato alla realizzazione di:
• 11 porti pescherecci
• 18 impianti per l’allevamento di prodotti ittici
• 16 industrie di trasformazione del prodotto ittico

Interventi finanziati e spesa certificata per sottomisura

N° Sottomisura n° di interventi Spesa certificata

1 Protezione risorse acquatiche. 5 1.834.523,88
2 Acquacoltura: Adeguamento impianti – –
3 Acquacoltura: nuovi impianti 18 10.661382,16
4 Controllo e raccolta dati 1 –
5 Porti pescherecci 11 11.143749,00
6 Mercati ittici 4 2.149245,39
7 Impianti di trasformazione 16 10.505358,22
TOTALE 55 36.294.258,65

La misura 4.23
Ha finanziato azioni di contesto e a sostegno dell’adeguamento infrastrutturale del settore della pesca.
Si è intervenuti, in particolare, per migliorare le condizioni di lavoro a bordo dei pescherecci e favorire una gestione della pesca sempre più sostenibile e attenta alle esigenze di tutela delle risorse ittiche. Inoltre, la misura ha permesso la realizzazione di azioni innovative e progetti pilota che hanno messo in stretta connessione ricerca scientifica e realtà produttive della regione, operatori del settore e le nuove figure professionali del settore.

Interventi finanziati e spesa certificata per sottomisura

N° Sottomisura N° di interventi Spesa certificata
1 Progetti collettivi integrati – premi per i pescatori della piccola pesca costiera 14 430.128,82
2 a)Pagamenti compensativi e premi per la riconversione al di fuori del settore, 1 50.000,00
b) Premio compensativo individuale per l’acquisto della prima imbarcazione – –
c) Pescaturismo 19 223.783,56
3 a)Promozione dei prodotti ittici mediante definizione di disiplinari 3 144.766,68
b) Promozione dei prodotti ittici mediante pubblicità 3 561.963,20
4 adeguamento delle attrezzature di bordo e delle imbarcazioni ai sensi dei D.lgs n° 271/99 e 298/99 e cancellazione dei sistemi di pesca impattanti dalla licenza di pesca 98 13.484.612,22
5 Arresto temporaneo – –
6 Azioni innovative progetti di ricerca 23 3.601.271,50
TOTALE 161 18.496.525,98

COMUNICATO STAMPA DELLA REGIONE CAMPANIA DEL 9 FEBBRAIO 2007
Ufficio Stampa

Categorie: Mare e Pesca

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