UNCI PESCA invita al convegno:
“LA PESCA ITALIANA-QUALE FUTURO TRA NUOVE REGOLE FEAMP E PCP”
9 luglio 2012
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LA PESCA ITALIANA TRA NUOVE REGOLE FEAMP E CPC, QUALE FUTURO?
Lopa: Dobbiamo garantire tutto l’impegno nelle sedi comunitarie, ma il compito non facile ma che deve essere sostenuto dall’impegno del mondo della pesca a non ostacolare i cambiamenti, a cercare forme di modernizzazione, di riconversione che aiutino il settore
A margine del convegno che si è svolto ad Ercolano, organizzato dall’Unci Pesca, è intervenuto il Rappresentante della Consulta Nazionale dell’Agricoltura, Delegato del Presidente della Provincia di Napoli per il settore Agricolo,Rosario Lopa. Diffondere la cultura del mare tra le nuove generazioni è un compito di fondamentale importanza. A ribadito l’esponente dell’Agricoltura. La tutela dell’ambiente marino, la salvaguardia dei suoi fondali, la pesca e la gestione sostenibile delle risorse ittiche, lo scambio culturale tra i popoli delle coste sono solo alcune delle questioni che oggi, come nel passato e nel futuro, risulteranno fondamentali per la nostra società. Per questo ritengo fondamentale che ci siano campagne e momenti di confronto sulla pesca, ottima opportunità per avvicinarsi ad argomenti che non sono mai semplici, ma sempre affascinanti, che caratterizzano il rapporto fra la nostra società e quell’insostituibile bene comune che chiamiamo mare. Dobbiamo garantire, ha sottolineato Lopa, tutto l’impegno nelle sedi comunitarie, ma il compito non facile ma che deve essere sostenuto dall’impegno del mondo della pesca a non ostacolare i cambiamenti, a cercare forme di modernizzazione, di riconversione che aiutino il settore. D’altronde, non possiamo fare grandi battaglie per difendere posizioni ormai datate. La pesca è un comparto molto complesso, che deve uscire dalla marginalità. Bisogna fare tutti insieme uno sforzo per l’innovazione, trovare nuove fonti di reddito. Non possiamo perdere l’occasione di dire la nostra nella riforma della Politica comune della pesca. Anche per la pesca ci sia un impegno pari a quello del mondo agricolo. Il mare è un patrimonio da tutelare nella sua biodiversità. I pescatori devono saper gestire ciò che il mare possiede. L’autoregolamentazione del patrimonio ittico da noi è molto avanzata. Prima di alzare gli scudi contro la Ue, ha precisato Lopa, dobbiamo rafforzare la nostra coscienza nell’utilizzo del mare. La biodiversità va rispettata perché infatti ispirata alla promozione del pesce azzurro, un grande patrimonio sottovalutato della pesca italiana e del mezzogiorno, individuando anche le problematiche sociali e ambientali del nostro mare, valorizzare ciò che abbiamo con una grande, indispensabile, attenzione al futuro. Ottimismo e sviluppo, ma anche consapevolezza della necessità di salvaguardare il patrimonio marino naturale. A mio avviso, bisogna mettere un punto fermo su tutte quelle iniziative che, in un quadro di compatibilità comunitaria e di rispetto delle norme vigenti, è oggi possibile immaginare. Come il provvedimento di sempre, il caro gasolio e recuperare lo strumento dell’Iva agricola. Possiamo immaginare, ha continuato Lopa, la possibilità di adoperarsi nei confronti delle regioni, al fine di ottenere l’attivazione, da parte di queste, delle misure socio-economiche a favore dei pescatori. Se l’Agricoltura è ad + 4,9, secondo ISTAT, sarebbe interessante conoscere il valore del settore Pesca quanto incide, perché non si potrà parlare di valorizzazione della risorsa mare, senza la pesca e i pescatori che rappresentano le nostre sentinelle per la biodiversità marina come la famiglia rurale è per il sistema idrogeologico ma anche il turismo, la ricettività e l’agroalimentare dove la pesca può rappresentare un valore aggiunto. Ancora una volta, ha concluso Lopa, dopo il settore florovivaistico, la Provincia di Napoli con le sue cittadine, come Ercolano, diventa crocevia della priorità dell’azione politica nel settore della Pesca, magari elaborando un nuovo progetto che preveda delle norme per la tutela delle risorse idrobiologiche e della fauna ittica e per la disciplina dell’esercizio della pesca nelle acque interne e marittime della Provincia di Napoli e di tutta la Regione Campania.
consultanazionale agricoltura [consultanazionaleagricoltura@gmail.com]
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7 luglio 2012
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“LA PESCA ITALIANA TRA NUOVE REGOLE FEAMP E CPC, QUALE FUTURO”
“Disponibilità ad individuare delle soluzioni utili, anche attraverso un confronto, per far sì che gli operatori della pesca possano beneficiare delle risorse e degli strumenti messi in campo dal nuovo Fondo europeo per la pesca e gli affari marittimi (Feamp) 2014-2020 ma in maniera personalizzata”. È quanto assicurato dal presidente della commissione Agricoltura della Camera dei deputati, on. Paolo Russo, ai rappresentanti delle cooperative aderenti all’Unci Pesca, nel corso del convegno dal titolo “LA PESCA ITALIANA TRA NUOVE REGOLE FEAMP E CPC, QUALE FUTURO” organizzato ad Ercolano.
Durante l’incontro gli operatori hanno potuto esprimere la forte preoccupazione per le poco rosee prospettive riguardanti il settore in vista dell’entrata in vigore, a paritre dal 1 gennaio 2013, de lla Politica Comune della Pesca. Questo nuovo quadro normativo definirà le linee guida da seguire per assicurare una pesca sostenibile, che non distrugga l’ecosistema. Per ridurre i rischi di una pesca troppo intensiva, gli operatori dovranno osservare una serie di norme, tra le quali quote di pescato per ciascuna specie e ciascuno stato. Questa nuova regola, però, sarebbe accompagnata da misure di compensazioni e sussidi finanziari a favore degli operatori del settore, il cosiddetto FEAMP.
Il Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca subentra, infatti, con una dotazione pari a 6,5 miliardi di euro per la programmazione 2014-2020, all’attuale fondo europeo per la pesca. In questo modo la Comunità europea intende incentivare gli operatori del comparto a ridurre lo sfruttamento delle risorse e l’impatto sugli ecosistemi marini erogando contributi diretti a sostenere la diversificazione delle attività produttive, in particolare in settori quali il turismo e la ristorazione, ma anche a migliorare la commercializzazione e a sostenere l’innovazione, soprattutto se diretta a ridurre la quantità dei rigetti in mare.
Per gli addetti ai lavori però tale proposizione non tiene sufficientemente conto dei risultati valutativi e degli impatti dell’attuale Pcp quanto, piuttosto, dell’esigenza di riduzione nel bilancio comunitario della spesa a sostegno del settore ittico. Inoltre, l’integrazione degli strumenti finanziari esistenti (FEP, sostegno alla PMI e dispositivi dell’Organizzazione Comune dei Mercati) in un unico fondo di fatto potrebbe implicare un aumento della complessità burocratica delle disposizioni normative, provocando un aumento dei costi di gestione amministrativi e un rallentamento nell’utilizzo dei fondi relativi al periodo di programmazione.
La dotazione finanziaria poi è solo apparentemente aumentata rispetto al FEP restando comunque insufficiente, dato che il nuovo fondo dovrà coprire anche la Politica Marittima Europea. Inoltre, il nuovo FEAMP concede aiuti solo ad operatori del settore in regola con la Pcp (cosiddetto principio della condizionalità). Si rischia così di condizionare gli aiuti ad adempimenti di difficile dimostrazione con gravi ripercussioni sulle imprese di pesca. In fine, l’interruzione del sostegno delle misure di aiuto dirette alla flotta e l’assenza di una chiara visione di rilancio indirizzata ai giovani, lasciano supporre che il fondo, così come strutturato, punterebbe soprattutto ad incoraggiare i pescatori ad abbandonare il settore.
da: KLinforma [info@kappaelle.net]
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6 LUGLIO 2012 ORE 10.00
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HOTEL PUNTA QUATTROVENTI ERCOLANO (NA)
INTERVENTI PROGRAMMATI
Ore 10, 00
Apertura Lavori del Convegno – Comunicazioni e Saluti
MARINELLI MICHELE
COMMISSARIO NAZIONALE UNCI PESCA
Panoramica sulla Pesca in Italia
Ore 10.15
Cav. Prof. AMICO PASQUALE
Presidente UNCI
Saluti dal Mondo delle Cooperative
Il sistema Cooperativo nel Mondo della Pesca
Ore 10.30
Dott. PELLEGRINO GENTILE IVO
PRESIDENTE COOPERATIVA CAMPANIA PESCA
LA PESCA E I PIANI DI GESTIONE
Ore 10.45
CC.(CP) GIOVANNONE VITTORIO
DIREZIONE GENERALE PESCA E ACQUACOLTURA REPARTO CP PESCA MARITTIMA
IL REGOLAMENTO CONTROLLI
Ore 11,00
C..L.C. PIGNALOSA PAOLO
Amm.re Unico della OCEANIS srl
La Pesca e la Sicurezza – Tonno Rosso – Vigilanza e Osservatori
Ore 11.15
Pescatore OLIVIERO GIULIO
Rappresentante Marinerie d’Italia e Europa
Saluti e situazione della Pesca a strascico in Campania
Ore 11.25
PORZIO ANTONIO
Presidente Cooperativa U.P.T. Torre del Greco
Saluti e Situazione della Piccola Pesca
Ore 11.30
Dott. GIARDINI TONINO
IMPRESA PESCA COLDIRETTI
Rappresentante Nazionale
SALUTI
Ore 12.00
Dott. CAROTENUTO ANTONELLO
REGIONE CAMPANIA ASSESSORATO AGRICOLTURA E PESCA
FEP. CAMPANIA
Saluti dal Mondo delle Associazioni di Categoria della Pesca
Dott. SORBO PRISCO LUCIO
Direttore Regionale COLDIRETTI CAMPANIA
Dott. AMBROSIO RAFFAELE
AGCI AGRITAL CAMPANIA
Dott. SERGIO LUBRANO
FEDERCOOPESCA CAMPANIA
Dott. ALBERICO SIMEOLI
D.ssa MARIA GRAZIA GARGIULO
LEGACOOP CAMPANIA
Dott. DOMENICO PICONE
Contrammiraglio Dir. Marittimo del Porto di Napoli
Dott. ORESTE PALLOTTA
Ammiraglio del Porto di Napoli
INTERVENTI PROGRAMMATI
Dott. VINCENZO STRAZZULLO
SINDACO DEL COMUNE DI ERCOLANO
Dott. VINCENZO CUOMO
SINDACO DEL COMUNE DI PORTICI
Avv. GENNARO MALINCONICO
SINDACO DEL COMUNE DI TORRE DEL GRECO
On. PAOLO RUSSO
PRESIDENTE COMMISSIONE AGRICOLTURA DELLA CAMERA
On. LUISA BOSSA
XII COMMISIONE PARLAMENTARE CAMERA DEI DEPUTATI
On. SALVATORE PICCOLO
VI COMMISSIONE PARLAMENTARE CAMERA DEI DEPUTATI
On. CARDINALE DANIELA
IX COMMISIONE PARLAMENTARE CAMERA DEPUTATI
On. LUIGI CESARO
PRESIDENTE PROVINCIA DI NAPOLI
VITO AMENDOLARA
ASSESSORE AGRICOLTURA REGIONE CAMPANIA
da: KLinforma [info@kappaelle.net]
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5 luglio 2012
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LA PESCA ITALIANA – QUALE FUTURO TRA NUOVE REGOLE FEAMP E PCP
7 LUGLIO 2012 ORE 10.00
HOTEL PUNTA QUATTROVENTI ERCOLANO (NA)
Dal 1° gennaio 2013 è prevista l’entrata in vigore di un quadro normativo europeo che fissi i principi guida della nuova Politica Comune della Pesca (PCP). Ovvero, per ridurre i rischi posti da una pesca troppo intensiva, vengono imposte delle quote di pescato per ciascuna specie e ciascuno stato. Detto obbligo sarebbe accompagnato da misure di compensazioni e sussidi finanziari a favore degli operatori del settore il FEAMP.
Il Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca subentra, infatti, con una dotazione pari a 6,5 miliardi di euro per la programmazione 2014-2020, all’attuale fondo europeo per la pesca. In questo modo la Comunità europea intende incentivare gli operatori del comparto a ridurre lo sfruttamento delle risorse e l’impatto sugli ecosistemi marini erogando contributi diretti a sostenere la diver sificazione delle attività produttive, in particolare in settori quali il turismo e la ristorazione, ma anche a migliorare la commercializzazione e a sostenere l’innovazione, soprattutto se diretta a ridurre la quantità dei rigetti in mare.
Su questi temi si confronteranno sabato 7 luglio, dalle ore 10, i vertici del comparto produttivo nazionale e i rappresentanti istituzionali del territorio campano presso l’hotel Punta Quattroventi di Ercolano (NA).
Di seguito programma degli interventi.
Con preghiera di partecipazione e diffusione
Contatto per stampa, tv e nuovi media:
Katiuscia Laneri
katiuscia@kappaelle.net
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