Pesca: Alleanza Cooperative, soddisfatti per firma programma triennale
“Abbiamo condiviso da subito la scommessa dell’innovazione, della lotta alla pesca illegale e della tutela sostenibile degli stock. Occorre ora riprendere il cammino interrotto con la rapida approvazione al Senato della Legge di Bilancio dotando il programma pesca di un livello di risorse finanziarie compatibili con i suoi contenuti. Ci auguriamo che gli sforzi di governo e parlamento siano ora indirizzati alla piena attuazione degli impegni assunti alla camera in materia non soltanto di programma triennale ma anche ammortizzatori sociali e ricerca.” Così l’Alleanza Cooperative pesca commenta l’approvazione del Programma triennale per la pesca e l’acquacoltura.
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Federcoopesca: bene voto eurodeputati su risoluzione per trattamento equo pescatori Ue
“Finalmente anche la politica comunitaria si è accorta delle disparità di trattamento dei pescatori europei. Accogliamo con soddisfazione la risoluzione votata da deputati europei per chiedere che le norme comunitarie in materia di pesca siano applicate in modo uniforme a tutti i pescatori. Una decisione che va nella direzione auspicata da tempo perché non può esserci sproporzione fra gli Stati membri. In particolare in Italia questa disparità di trattamento è molto sentita dalla categoria. Occorre invertire la rotta e rivedere il sistema sanzionatorio, come sollecitato anche nel corso dell’incontro che si è svolta a Roma la scorsa settimana sul tema dei controlli. Anche la categoria si schiera a sostegno della lotta alla pesca illegale, ma questa non deve diventare una condanna per tutto il settore”. Così il presidente Federcoopesca, Paolo Tiozzo, commenta la risoluzione della relatrice Isabelle Thomas (S&D, FR), approvata dagli eurodeputati con 581 voti favorevoli, 59 contrari e 48 astensioni, in merito ad una uniformità nell’applicazione delle norme comunitarie sulla pesca.
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Alimentare: Federcoopesca, male riduzione spesa prodotti ittici fotografata da Censis. Invertire trend con acquisti mirati.“Il consumo di pesce e di prodotti ittici in Italia è mediamente di circa 25 kg pro capite all’anno, in linea con la media europea ma lontano dagli oltre 50 chilogrammi consumati in Portogallo. Ci sono margini di crescita ma la crisi ha frenato i consumi, con anni dove si è scesi sotto la soglia dei 20 chilogrammi. Preoccupa, quindi, che 10,6 milioni di italiani abbiano ridotto nell’ultimo anno il consumo di un alimento fondamentale nella Dieta mediterranea come il pesce: il 12,6% delle famiglie benestanti e ben oltre 35,8% delle famiglie meno abbiente.Per cercare di ridurre il ‘food social gap’, importante diventa il momento dell’acquisto e quindi l’informazione ai consumatori. In Italia sono disponibili oltre trenta specie di prodotti ittici ma il consumo si concentra su cinque o sei specie. Scegliere pesce meno blasonato consente di risparmiare anche il 50%. Regola d’oro, per un menu che pesi poco sul portafogli, è scegliere il prodotto di stagione che garantisce la freschezza e permette di risparmiare fino al 30% rispetto ad altre specie. Altra strategia salva risparmio è acquistare in giornate dove il prezzo è più basso, in virtù di una offerta maggiore, e surgelare”.Così la Federcoopesca-Confcooperative nel commentare i dati del rapporto Censis “Gli italiani a tavola: cosa sta cambiando Il valore sociale dell’alimento carne e le nuove disuguaglianze”.
da federcoopesca e Confocoop

Categorie: Mare e Pesca

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