“Per Dio e per l’Italia”, Storia e attualità del liberalismo evangelico di Ugo Bassi

LA NOTA
Per Dio e per l’Italia. Storia e attualita’ del liberalismo evangelico di Ugo Bassi – Convegno.
Con preghiera di darne massima informazione invio il comunicato di una importante iniziativa a Bazzano (BO). Cominciano una serie di inziative per celebrare il 150 dell’unità di Italia e soprattutto per riflettere sul significato del lungo processo storico che porto all’unificazione del Paese.
Qui si parla di Ugo Bassi un frate garibaldino di cui ci si è forse scordati.
E’ ovviamente molto gradita la vostra presenza all’iniziativa che presentando un bello spettacolo di burattini della compagnia Pazzaglia di Castello di Serravalle e un pranzo del Centro Sociale Cassanelli anche un modo per passare qualche ora lieta e divertente.
Grazie per l’attenzione. Un saluto a tutti.Fabrizio Masina

L’EVENTO
In occasione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia, un convegno, sabato 15 moggio 2010, alla Rocca dei Bentivoglio di Bazzano (BO), per ricordare la figura di Ugo Bassi letterato, sacerdote, predicatore, garibaldino.

Il Centro di Studi Tommaso Casini, diretto da Marco Veglia dell’Università degli Studi di Bologna presso la Fondazione Rocca dei Bentivoglio del Comune di Bazzano, ha in programma diverse iniziative che intendono, a partire dal biennio 2010-2011 e dalla ricorrenza del 150° anniversario dell’Unità d’Italia, riscoprire la lezione degli uomini che vissero tra il 1860 e la prima guerra mondiale.

A questo fine verranno ricordati (con letture, convegni, serate musicali, dibattiti, presentazioni di libri) i personaggi, soprattutto (ma non solo) di Bologna e provincia.

Il primo appuntamento, sabato 15 maggio 2010, alla Rocca dei Bentivoglio di Bazzano (BO), è un omaggio a uno degli eroi del nostro Risorgimento: Ugo Bassi, nato a Cento nel 1801, letterato, sacerdote, predicatore, garibaldino, fucilato dagli austriaci l’8 agosto 1849, martire della libertà.

Nato nel 1801, nonostante l’opposizione paterna, ancora giovane divenne novizio barnabita e nel 1821 pronunciò i voti a Roma. Predicatore piuttosto famoso, nei suoi lunghi e numerosi viaggi per l’Italia, vivendo sempre in povertà, fu seguito spesso da molte persone attratte dalla sua eloquenza.
Durante i moti rivoluzionari del 1848 si unì alle forze di Papa Pio IX per difendere l’Italia con acceso patriottismo e diffuse lo spirito rivoluzionario fra soldati e popolazione.
Fu ferito a Treviso il 12 maggio 1848 e portato a Venezia, dove dopo la sua guarigione combatté per la Repubblica di San Marco. Successivamente tornò a Roma dove vide la nascita della Repubblica Romana.
Nella ritirata di Roma, giunse nella Repubblica di San Marino con Garibaldi, Nullo, Ciceruacchio, Livraghi ed altri. Partito da San Marino e separatosi dagli altri cadde con Livraghi nelle mani degli austriaci. Trasferito a Bologna venne fucilato dagli austriaci senza nessun processo ed in grande fretta l’8 agosto 1849, vicino alla Certosa, insieme a Giovanni Livraghi. Alla morte aveva quarantotto anni. Il 18 agosto 1849 gli austriaci, per impedire che la popolazione di Bologna manifestasse i propri sentimenti di approvazione ed affetto sulla tomba del Bassi, riesumarono il suo corpo occultandolo nel cimitero della Certosa.

La città di Bologna ha intitolato ad Ugo Bassi, giustiziato per aver combattuto per un’Italia unita, libera e democratica, una delle vie principali del centro, come Padova, che gli ha di recente intitolato una nuova via.

Alle ore 9,30, dopo il saluto delle autorità, Elio Rigillo, Sindaco di Bazzano e Giovanni Battista Parente, Presidente della Fondazione Rocca dei Bentivoglio, il Professor Marco Veglia, Docente al Dipartimento di Italianistica dell’Università degli Studi di Bologna e direttore del Centro Studi Tommaso casini di Bazzano, aprirà i lavori.
Primo dei relatori Otello Sangiorgi, direttore Museo del Risorgimento di Bologna, con un intervento dal titolo “La religione della patria”.

Ugo Bassi conosceva l’arte di parlare in pubblico. Conquistò subito l’attenzione degli altri per la signorilità dei modi, la buona conversazione, le sue idee e la generosità. Le sue prediche, si dice, durassero almeno 2 ore. Citava date e nomi con estrema precisione. Entusiasmava i giovani, ma suscitava perplessità negli anziani per lo sfoggio di cultura profana. Venne acclamato e richiesto in importanti cattedrali del paese, tuttavia le sue denuncie aperte dei mali della società lo portarono a scontrarsi con le gerarchie. Sue prese di posizioni vennero ritenute offensive per il governo papale. Alle “Parole di Ugo Bassi”, sarà dedicato il secondo intervento tenuto da Fiorenza Tarozzi, docente di Storia contemporanea dell’Università degli Studi di Bologna.

Numerosi sono gli scritti che il poeta Giosuè Carducci dedicò al Barnabita Martire, come l’epigrafe del 1885 (“Cittadino italiano e sacerdote di Cristo/ cadeva/ fucilato dalle milizie dell’imperatore austriaco/ per sentenza della fazione signoreggiante nel nome del pontefice romano”) o il sonetto scritto in occasione della dedica della via in Bologna. “Ugo Bassi nei versi e nelle epigrafi di Carducci: per un pantheon popolare del Risorgimento nazionale” è il titolo dell’intervento di Umberto Carpi, già Senatore della Repubblica e Docente di Letteratura italiana dell’Università degli Studi di Pisa.

Concluderà l’On. Bruno Tabacci, Deputato della Repubblica, con una riflessione sull’attualità dei valori Risorgimentali diffusi da Ugo Bassi: “Un compagno di viaggio. L’eredità di Ugo Bassi nell’Italia di oggi”.

Ad intervallare gli interventi dei relatori, l’attore e regista Gabriele Duma leggerà alcuni brani delle opere di Ugo Bassi.

Alle ore 11,30, la compagnia “Burattini di Riccardo”, metterà in scena il dramma storico “Le ultime ore di Ugo Bassi”.
A seguire conclusioni e dibattito con le suggestioni delle relazioni e dello spettacolo.

INFO
Responsabilità scientifica e segreteria organizzativa:
Marco Veglia – Dipartimento di Italianistica dell’Università degli Studi di Bologna tel. 051-2098569
e-mail: marco.veglia@unibo.it
tel. 051 – 83 64 05 / 83 64 42 –
e-mail fondazione@roccadeibentivoglio.it
web www.roccadeibentivoglio.it

Ufficio stampa: Elisa Schiavina
Fondazione Rocca dei Bentivoglio
tel. +39 051 836405
mobile +39 339 1751575
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Categorie: Libri

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