Il decalogo di Slow Food per l’Agricoltura e l’Ambiente

A Torino riflettori internazionali sul «Patto per Ischia»- Un coro d’approvazione dai sindaci dell’isola verde.

Dopo i Comuni di Forio e Lacco Ameno, i primi cittadini di Casamicciola, Ischia Porto e Serrara Fontana hanno sottoscritto i dieci impegni per il recupero attivo e il rilancio del territorio, anche in prospettiva turistica.
I primi risultati del progetto operativo saranno presentati sabato 23 ottobre al Salone del Gusto.
Decollano le adesioni all’Albo dei Custodi delle aree rurali.

ISCHIA (Napoli), 21 ottobre – I sindaci di Casamicciola, Vincenzo D’Ambrosio; di Ischia Porto, Giuseppe Ferrandino; e di Serrara Fontana, Cesare Mattera, hanno sottoscritto il patto strategico d’azione proposto dal presidente di Slow Food Italia, Roberto Burdese, «grazie al quale – spiega Riccardo d’Ambra, fiduciario della condotta Slow Food delle isole di Ischia e Procida – l’isola verde diventa capofila di un laboratorio internazionale per il rilancio produttivo dell’agricoltura e la tutela ambientale nelle aree fragili, anche in prospettiva turistica». L’approvazione dei tre Comuni isolani – avvenuta con atti ufficiali di Giunta – fa seguito alle intese già sottoscritte, nei giorni scorsi, dai sindaci di Forio, Franco Regine; e di Lacco Ameno, Restituta Irace. I primi risultati di questa larga intesa sul documento strategico che «rappresenta – a giudizio del presidente Burdese – un ottimo esempio da seguire in tutte le regioni italiane», saranno illustrati, nel corso di una conferenza, sabato 23 ottobre alle ore 17.45, presso il Padiglione 3 – Area Campania del Salone del Gusto, il grande appuntamento mondiale di Slow Food in programma al Lingotto di Torino da oggi a lunedì.

Il documento si intitola «Terra alla terra, in mezzo al mare» ed è stato ideato e redatto sotto forma di un «decalogo di buone prassi per gli enti locali» dal giornalista Ciro Cenatiempo.
Alla conferenza di Torino, con Burdese, Cenatiempo e i sindaci dei Comuni isolani, prenderanno parte
– il presidente di Slow Food Campania, Gaetano Pascale;
– la componente dello staff campano per l’Educazione Slow, Silvia d’Ambra;
– la presidente di Slow Food Toscana, Raffaella Grana, che ha inserito il decalogo nelle intese dell’Arcipelago Slow delle isole del Mediterraneo.

Il patto d’azione, come si ricorderà, vanta testimonial d’eccezione quali Gianfranco Vissani; il presidente dell’Istituto nazionale di Sociologia rurale, Corrado Barberis; il cartoonist Sergio Staino; Bruno Muratori, presidente dell’azienda agricola Fratelli Muratori; Beppe Bigazzi e Biagio Notarangelo, già consigliere spirituale della Coldiretti.

Nel frattempo, il progetto è già diventato operativo con la registrazione delle prime, importanti, adesioni all’Albo dei Custodi delle aree rurali, fondamentale organismo per il monitoraggio ambientale, la cui istituzione è prevista al terzo punto del decalogo: ne sono protagonisti gli agricoltori, gli allevatori, i pastori pedemontani, i produttori, i raccoglitori (di castagne, funghi; erbe aromatiche e medicinali o tintorie) e gli artigiani.

«È in atto una svolta coinvolgente – sottolinea Ciro Cenatiempo – perché all’Albo dei Custodi, fuori protocollo, hanno preannunciato l’iscrizione vignaioli storici e cuochi stellati, che intendono fare sistema nel segno di Ischia».
Ciro Cenatiempo

da: cirocenatiempo@libero.it


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