(ANSA) – Servizio veterinario della Asl Napoli Uno ha reso noti i dati relativi alla partita di uccelli proveniente dal Pakistan nella quale e’ stata riscontrata la presenza della malattia di Newcastle, conosciuta anche come pseudopeste, che ha reso necessario l’ abbattimento dei volatili.
Gli uccelli sono giunti all’ aeroporto di Fiumicino il 15 gennaio scorso e trasferiti quindi a Napoli, direttamente nel centro di quarantena della Asl, cosi’ come previsto dalla norma comunitaria 666/2000sulcampionamento.Complessivamentesonostati rinchiusi nella gabbia 780 pappagallini del tipo ”inseparabili” e 3.455 uccelli da voliera, tutti provenienti dal Pakistan. Effettuati i prelievi biologici, sono stati inoltrati al Centro Zooprofilattico di Portici che, a sua volta, ha trasmesso
i campioni all’ Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie, a Legnaro (Padova). Quest’ ultima struttura ha comunicato, dopo qualche giorno, che c’ era il sospetto della presenza del Newcastle tra i pappagalli importati. All’ esame obiettivo gli uccelli ammalati mostrano, come segno della presenza del virus, soltanto una congiuntivite. La conferma della malattia, in una fase altamenteinfettiva,e’arrivatadopo qualche giorno, direttamente dall’ istituto padovano.
”A questo punto – spiega il dott. Luciano Nettuno, responsabile del centro di quarantena della Asl Napoli Uno – si era di fronte ad un bivio: eliminare gli uccelli o prolungare la quarantena a tempo indeterminato, aspettando che il virus facesse il suo corso. In questo secondo caso, e’ evidente, la maggior parte degli uccelli sarebbe morta comunque per la malattia”. ”E’ stato anche sentito il parere dell’importatore- aggiunge il dott. Nettuno – proprietario della partita di uccelli, il quale ha ritenuto che il costo del mantenimento a tempo indeterminato dei volatili nella struttura sarebbe stato eccessivo, in considerazione anche del fatto che la maggior parte di essi, se non addirittura tutti, sarebbe comunque morta a seguito della malattia”. ”Si e’ quindi optato – conclude Nettuno – per l’eliminazione dell’ intera partita che, comunque, tutela nel modo piu’ opportuno e secondo quanto e’ previsto dalle leggi vigenti in materia, la salute pubblica. La soppressione e’ stata attuata
secondo i criteri previsti: morte per inalazione di CO2 (il cosiddetto addormentamento) e successiva termodistruzione in una struttura specializzata, in provincia di Napoli”. (ANSA).

Categorie: Ornitologia

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