Lisbona, 11 novembre 2017 – Palazzo Reale di Ajuda Napoli – Lisbona Due mari, una sola moltitudine
CALENDARIO DI MEO 2018 Sarà Lisbona la città protagonista del sedicesimo calendario Di Meo.
Un appuntamento che si rinnova anno dopo anno, nato per riallacciare le immagini, le
suggestioni e le tradizioni che da Napoli hanno conquistato le più importanti capitali di
tutto il mondo.
Generoso Di Meo – alla guida dell’associazione culturale ‘’Di Meo Vini ad arte’’ – ha coinvolto nel progetto ancora una volta il fotografo Massimo Listri, artista affermato e apprezzato a livello internazionale, chiedendogli di raccontare in dodici scatti la capitale del Portogallo attraverso i suoi legami con Napoli, che saranno svelati anche dai racconti di autorevoli personaggi napoletani e portoghesi. Il Calendario come sempre verrà infatti accompagnato da una serie di contributi critici e interventi firmati, fra gli altri, da Cesare de Seta, Maria Gabriella di Savoia, Gelasio Gaetani d’Aragona e dalla cantante portoghese Misia.
L’obiettivo di Listri ha inquadrato le magnifiche architetture e partiture decorative di
palazzi, chiese e musei lusitani fra cui il Convento da Madre de Deos, il Palácio Nacional
de Queluz, São Domingos, il Palácio dos Marqueses da Fronteira. Un viaggio per immagini
e parole che metterà in luce i legami fra le riggiole e le azulejos, fra le sonorità musicali, i
sapori, le forme di devozione, l’architettura.
Il calendario sarà presentato a Lisbona, la città dei sette colli, sabato 11 novembre 2017 nel corso di una serata – alla quale parteciperà il gotha della finanza, l’alta aristocrazia internazionale e protagonisti di spicco della cultura provenienti da tutto il mondo – che si svolgerà nel sontuoso scenario del Palazzo Reale di Ajuda, dove forte risuona l’eco dei legami con l’Italia. È qui che ha abitato Maria Pia di Savoia – moglie del penultimo re del Portogallo Dom Luis I. La regina riunì intorno a sé, in un palazzo che ha un impianto che richiama da vicino la Reggia di Caserta, moltissimi artisti italiani.
Lo scorso anno il calendario fu presentato a Vienna con il titolo ‘Due città, due corti’ al
Kunsthistorisches Museum. L’anno precedente a Mosca, con il tema ‘Guerra e Pace’; ancora
prima Londra e Varsavia. Il viaggio del calendario Di Meo – che ha toccato New York,
Parigi, Marrakech, Madrid – ha incrociato storie segrete, vicende artistiche e culturali,
indimenticabili scrigni d’arte. E ha portato Napoli nel mondo, partendo dai vitigni irpini,
con un progetto colto e cosmopolita.
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L’Azienda Agricola Di Meo, di proprietà dei fratelli Generoso e Roberto e della compianta Erminia, si estende sulle colline di Salza Irpina, a 550 metri sul livello del mare.
Cuore dell’attività aziendale, avviata dal padre Vittorio e dalla madre Alessandrina, è lo splendido casale settecentesco sorto su un casino di caccia dei Caracciolo, Principi di Avellino. Roberto, enologo, cura la direzione aziendale, Generoso l’espansione commerciale in Italia ed all’estero. Seppur provenienti da percorsi di studio diversi, l’impegno dei fratelli Di Meo, alla guida dell’azienda di famiglia, è chiara dimostrazione di come un’educazione comune abbia fatto sì che rimanesse intatto il legame alla propria terra.
La produzione vitivinicola è senza dubbio dominante sul complesso delle attività dell’azienda agricola Di Meo. I vigneti sono una ricchezza paesaggistica che subito colpisce lo sguardo e grazie ai monti circostanti che li proteggono, anche in inverno sono favoriti da un clima mite.
Sia la cura dei vigneti che la raccolta delle uve, sono eseguite ancora oggi scrupolosamente a mano. L’uva proviene solo dalle aziende agricole di famiglia dislocate nelle più tipiche aree di produzione Docg, Doc ed Igt della provincia di Avellino. I processi di vinificazione sono effettuati con l’utilizzo delle tecniche enologiche più moderne, lasciando comunque inalterata la tradizionale metodologia produttiva.Il progetto di sviluppo dell’azienda Di Meo è fortemente orientato alla salvaguardia degli antichi vitigni autoctoni ed alla valorizzazione di vini simbolo della storia enologica irpina. Un progetto ambizioso, che unisce alla produzione di vini di grande qualità, il recupero di un prezioso patrimonio ampelografico.
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L’Associazione Di Meo Vini ad Arte
Un Grand tour enogastronomico che parte dall’Irpinia e coinvolge il mondo intero. Un progetto portato avanti dall’associazione culturale “Di Meo, vini ad arte” presieduta da Generoso Di Meo, ginecologo con la passione per la musica e l’arte.
Una straordinaria iniziativa nata all’ombra dei vigneti dell’azienda di famiglia, a Salza Irpina. “Di qui – spiega Di Meo – è partito un viaggio attraverso il mondo intero che, attraverso sedici edizioni del calendario, ha raccontato i fasti e le meraviglie di New York e Mosca, di Berlino e Marrakech, di Palermo, Madrid, Parigi”. Città contemporanee dove Generoso di Meo è riuscito a rintracciare tracce e fili da annodare alla cultura partenopea che nel calendario vengono magistralmente raccontate.
L’associazione ha radici profonde nel territorio campano e spirito cosmopolita proiettato nel futuro e ogni anno organizza una festa per la presentazione del calendario cui interviene l’alta aristocrazia internazionale e una serie di figure di spicco del mondo della cultura, dell’arte, dell’alta finanza e della politica provenienti da tutto il mondo.
da: Emanuela Sorrentino emanuelasorrentino@libero.it +39 3334765246


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