ORTAGGI VERDURA FRUTTA E OLIO PER FEGATI PIU’ SANI

Il patrimonio di contributi nutrizionali per il nostro benessere legati alle produzioni e all’attività agricola di qualità costituiscono una grande opportunità per fronteggiare con più sani ed equilibrati stili alimentari l’allarmante diffusione di patologie del fegato.
Il significativo contributo che è possibile mettere in campo in tal senso sarà, con una collaborazione di Coldiretti Napoli resa possibile grazie al contributo della Camera di Commercio di Napoli, al centro dell’evento “ A Napoli ci vuole più fegato” promosso per sabato 22 settembre 2012, dalle ore 9 in Piazza Dante dalle Università Federico II e Seconda Università degli Studi di Napoli su iniziativa di Nicola Caporaso, ordinario di gastroenterologia e responsabile dell’AF di Gastroenterologia a prevalente indirizzo malattie epato-gastroenterologhe critiche afferente al DAS di Clinica Medica, Giovanni Battista Gaeta, ordinario di Malattie Infettive della SUN e Carmela Loguercio, ordinario di gastroenterologia della SUN.
L’appuntamento, si caratterizza con attività volte a insegnare sane abitudini alimentari di prevenzione e cura delle malattie epatiche con le produzioni agroalimentari del territorio. Per l’occasione saranno allestiti stand di prodotti tipici locali per esposizione, informazioni e degustazioni guidate .
Diventare consumatori consapevoli è una esigenza che le emergenze alimentari, le pericolose insidie degli alimenti geneticamente modificati e la diffusione delle cosiddette malattie legate al benessere e al degrado dei livelli di igiene rendono sempre più pressante e che sollecita interventi adeguati per il suo necessario soddisfacimento – evidenzia Coldiretti Napoli.
“Una sana e sicura alimentazione, garantita, altresì, da un efficace sistema di certificazione dell’origine degli alimenti – sottolineano il presidente e il direttore di Coldiretti Napoli, Mena Caccioppoli e Prisco Sorbo ringraziando la Camera di Commercio per aver consentito la partecipazione — non può prescindere, infatti, da una più ampia e diffusa “cultura alimentare” fondata sulla conoscenza dei pregi nutrizionali dei prodotti agricoli che costituiscono la base del più apprezzato e salutare modo di alimentarsi, quale è la dieta mediterranea”.
“Per queste importanti esigenze la valorizzazione della funzione educativa delle nostre imprese agricole consente, l’attivazione di un contributo di grande rilevanza sociale insieme alla creazione di nuove opportunità di sviluppo aggiuntive a quelle derivanti dalla primaria e insostituibile funzione produttiva – sottolineano Caccioppoli e Sorbo.”

Nicola Rivieccio
giornalista associato
all’Arga Campania [nicola.rivieccio@coldiretti.it]


0 commenti

Lascia un commento

Segnaposto per l'avatar

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *