Orientarsi a wine2wine Alcune chiavi di lettura per muoversi tra i quasi 40 seminari nella due giorni del Forum sul business del vino in programma alla Fiera di Verona il 6 e il 7 dicembre
di Fabio Piccoli
Orientarsi a wine2wine – Mancano tre giorni all’inizio di wine2wine (www.wine2wine.net), il Forum sul business del vino in programma a Verona il 6 e il 7 dicembre.
Siamo giunti alla 3a edizione e potremmo affermare che si è conclusa la fase “sperimentale” e da quest’anno, come ricorda spesso la sua ideatrice, la funambolica Stevie Kim, la responsabile di Vinitaly International, si può affermare che wine2wine ha trovato un suo spazio nel panorama degli eventi internazionali dedicati al vino (e non era così scontato all’inizio).
Siamo stati tra i primi a credere in questa formula e nell’opportunità di investire in un Forum di questa natura che prima di tutto rappresenta un’occasione molto ghiotta per incontrarsi tra addetti ai lavori in un ambiente non “fieristico”, e cioè con la possibilità di potersi dedicare con maggiore serenità a seminari e alle relazioni.
Chi ha già partecipato alle due precedenti edizioni di wine2wine o chi semplicemente ha dato un’occhiata al programma di quest’anno, può facilmente capire che il principale problema che dovrà affrontare partecipando a questo evento sarà quello di come orientarsi (scegliere) tra i quasi 40 seminari proposti e i ben 110 relatori presenti nella due giorni veronese.
Una cosa, lo scriviamo subito, molto difficile e non a caso il commento più utilizzato dai frequentatori di wine2wine, compresi noi, è “peccato non avere il dono dell’ubiquità”.
E dal momento che si tratta di un dono purtroppo non alla portata di noi semplici umani, non ci resta altro che provare ad individuare alcuni criteri di selezione.
I criteri, a nostro parere, si possono suddividere in due macro categorie:
a) interesse nei confronti di un tema specifico (es. sono interessato particolarmente al mercato del vino in Cina…);
b) interesse nei confronti di un relatore specifico (es. non posso perdere l’occasione di ascoltare Cathy Huyghe, la nota editorialista sul vino di Forbes.com).
Esiste poi un terzo criterio, che è trasversale ai due precedentemente evidenziati, e cioè scegliere tra temi prettamente di “marketing del vino” (es. strategie di marketing e distribuzione nel web…) o di focus più specifici sui mercati (es. i vini non convenzionali nei mercati tradizionali di Usa e Giappone).
E allora, provando a seguire questi criteri, diamo alcuni nostri suggerimenti che non devono apparire una graduatoria della qualità dei temi e dei relatori ma semplicemente una nostra chiave interpretativa (e assolutamente, per questioni di spazio, non esaustiva) alla luce della mission di Wine Meridian che è, come è noto, quella di analizzare e raccontare i mercati internazionali del vino e di individuare gli strumenti di promozione più adeguati.
Partiamo dal 6 dicembre.
Per noi molto interessante il seminario “Wine Education, serve veramente?”, che ha come relatore il Master of Wine Joseph Shuller (sullo stesso tema il 7 dicembre si tiene il seminario “Vino in Cina: l’importanza della formazione” che vede tra i partecipanti uno dei maggiori comunicatori del vino in Cina, Jean Charles Viens, di Spirito di Vino Asia). Ideale per tutti coloro ancora hanno dubbi sul fatto che non possono svilupparsi i mercati senza educazione sulla cultura del vino.
Interessante anche il seminario “Esportare in Usa, aspetti legali e istituzionali nell’ottica di scelte strategiche di approccio al mercato”, che vede tra i relatori Giuseppe Lo Cascio, esperto di fine wine brand management e strategie di importazione e distribuzione. E sempre sul mercato americano da appuntare in agenda il seminario “Attuare scelte strategiche sul mercato americano” con Steve Raye, presidente di Bevology, Inc., una società di consulenza nel marketing specializzata nell’aiutare le aziende vinicole a entrare e crescere nel mercato statunitense. Due seminari ideali per coloro che ancora non hanno chiaro come sviluppare il loro business nel maggiore mercato del vino al mondo.
Consigliamo vivamente anche il seminario su “Il mercato del vino in Cina: quali sviluppi?”, con Silvana Ballotta, responsabile di Business Strategy e soprattutto una delle maggiori esperte italiane nell’accompagnamento delle aziende italiane sui mercati internazionali, in particolare proprio la Cina.
Per chi ha responsabilità nella comunicazione delle aziende del vino nel mondo, da non perdere il seminario “L’arte dello storytelling del vino”, con Felicity Carter, redattore capo della rivista Wine Business International di Meininger, che spiegherà quali elementi rendono una storia avvincente e presenterà una ricerca che mostrerà come una buona narrazione può avere un grande impatto sulla consapevolezza dei consumatori.
Ci siamo poi anche noi con il nostro workshop “Wine People: nuovi profili per un export che cambia”, durante il quale sarà presentato in anteprima esclusiva il volume “Wine People, X factor per il successo nel mondo del vino”, scritto a quattro mani da Lavinia Furlani, direttore editoriale di Wine Meridian, e Andrea Pozzan, responsabile della divisione Risorse Umane di Competenze in Rete. Un vademecum pensato per le aziende e per tutti coloro che lavorano o desiderano lavorare nel mondo del vino.
Da annotare in agenda sicuramente anche il seminario Systembolaget’s Tender Tasting: casualità o regole precise?”, durante il quale il responsabile del controllo qualità di Systembolaget, Jonas Röjerman, condurrà un tender tasting attraverso una sessione pratica in cui spiegherà quali sono gli elementi più importanti da considerare e quali aspetti sono invece meno rilevanti.
Sempre per il 6 dicembre consigliamo vivamente il seminario “Le reti di impresa nel settore vitivinicolo”, un appuntamento molto importante per capire i vantaggi di questo modello di aggregazione a nostro parere oggi indispensabile per essere efficaci sui mercati internazionali. Tra i relatori Luca Castagnetti di Studio Impresa tra i maggiori esperti di reti di impresa in Italia.
Il 7 dicembre, invece, i nostri consigli si concentrano sui seguenti seminari: “Germania: vino italiano vicino al punto di saturazione?”, che vede tra i relatori anche Paul Truszkowski, direttore del vino della Wine-in-Black.de. Molto interessante anche il seminario “Enolytics: big data per l’industria del vino, come usarli per incrementare i ricavi e aumentare i profitti?”, con le relazioni di Felicity Carter, redattore capo della rivista Wine Business International di Meininger e Cathy Huyghe, che è anche la co-fondatrice di Enolytics, una nuova società specializzata in big data per l’industria del vino.
Ci incuriosisce molto anche il seminario “I trend più caldi del momento nel digital marketing”, con Gino Colangelo, fondatore della Colangelo & Partners Public Relations.
Sarà, infine, molto interessante capire da Alessandro Felice, fondatore di Evlonet Group, lo sviluppo dell’e-commerce in Cina nel seminario “E-commerce in Cina. Come vincere nei mercati digitali).
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