ONAF e FORMAGGI
le news di marzo 2013

Breganze, 25 marzo 2013
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Torcolato e Gorgonzola,dolcezze da meditazione.
Il formaggio DOP erborinato più celebre d’Italia conquista la giuria
chiamata a trovare il miglior abbinamento con il Torcolato,
l’inimitabile vino dolce di Breganze famoso in tutto il mondo
Il ricco programma della manifestazione “Prima del Torcolato D.O.C. Breganze vendemmia 2012” del 20 gennaio scorso, ha proposto anche una splendida degustazione di formaggi italiani, tra cui trovare il miglior abbinamento per il Torcolato D.O.C. Breganze. Dopo la degustazione accurata da parte della giuria di giornalisti, il responso è stato chiaro: il miglior abbinamento tra quelli proposti è stato con il Gorgonzola Dolce, il formaggio DOP erborinato più celebre d’Italia.
La commissione tecnica del Consorzio Tutela Vini D.O.C. Breganze ha scelto otto Torcolati: dai più giovani 2009 di Ca’ Biasi, Col Dovigo e Contrà Soarda, ai 2008 di Cantina Beato Bartolomeo, Maculan e Vigneto Due Santi, fino ai più affinati di Vitacchio, presente con un 2007, e di Miotti con un 2006.
L’Associazione Strada del Torcolato e dei Vini di Breganze e il Consorzio Tutela Vini D.O.C. Breganze hanno affidato al grande Erasmo Gastaldello, discendente della famiglia di maîtres fromagers di Marostica, il compito di selezionare otto specialità italiane, in rappresentanza della grande tradizione casearia del nostro Paese, tra cui trovare il miglior abbinamento con il Torcolato, celebre vino dolce della D.O.C. Breganze.
Selezionare otto formaggi da proporre al panel di degustazione, in rappresentanza dell’eccellenza casearia italiana, non è stato semplice. «La scelta di otto formaggi ha comportato l’esclusione di molti altri», spiega Gastaldello, «ma la consegna era di proporre otto prodotti realmente in grado di fare da ambasciatori del vasto panorama di formaggi del nostro Paese. Per questo, li abbiamo vagliati attentamente ed abbiamo posto in degustazione otto specialità molto diverse fra loro, per materia prima, zona d’origine e tecniche di produzione».
La giuria finale, composta da una cinquantina di giornalisti e gastronomi, è stata chiamata a scegliere il formaggio “compagno ideale” per il Torcolato durante una degustazione tecnica, in cui il Torcolato D.O.C. Breganze è stato messo di fronte a situazioni anche molto impegnative, una disamina in cui si sono incrociati formaggi vaccini, caprini e di pecora con stagionature, sapidità ed aromaticità anche contrastanti tra loro.
Alla prova del palato fra Torcolato e formaggi, ha trionfato l’accoppiata con il Gorgonzola dolce, il formaggio erborinato più delicato fra le due tipologie previste dalla DOP Gorgonzola, grazie al suo straordinario equilibrio e all’affinità con il vino.
Gastaldello definisce il Gorgonzola dolce un formaggio muffato “moderno” dato che, originariamente, «I formaggi erborinati erano più ostici, piccanti e decisi, ma il Gorgonzola dolce ha saputo conquistare anche gli appassionati delle sfumature». Sul podio della degustazione erano presenti anche il Gorgonzola naturale, quello cosiddetto “piccante”, e l’Asiago Stravecchio, espressione dello stesso territorio del Torcolato DOC. Completavano la rosa dei “fantastici otto” il Morlacco del Monte Grappa, la Robiola di Roccaverano, il Parmigiano-Reggiano, il Piacintinu di Enna ed il Pecorino di Fossa.
«Siamo orgogliosi di sancire con questa degustazione un abbinamento che trova una base di comunione anche nelle muffe, i microrganismi che svolgono un ruolo fondamentale nell’evoluzione di entrambi i prodotti», spiega Fausto Maculan, presidente dell’Associazione Strada del Torcolato e produttore di vino a Breganze. «I Penicillum», ha aggiunto Maculan, «sono i responsabili dell’erborinatura del Gorgonzola e le muffe nobili svolgono un ruolo chiave anche nell’appassimento dell’uva Vespaiola, portando quel corredo di sapori e aromi che rendono unico il nostro vino».
Siamo certi che questo “matrimonio d’amore” tra Torcolato e Gorgonzola dolce sarà foriero di ulteriori approfondimenti e incontri tra queste due grandi eccellenze tradizionali del panorama enogastronomico italiano.
Ufficio stampa: Alberto Pertile (328-3511468 – info@albertopertile.it)

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ITALIA A TAVOLA: PREMIO GRANA PADANO A OLDANI, PERONACI E VILLA
Il prodotto DOP più consumato al mondo protagonista a ‘Italia a Tavola’
Il Presidente Baldrighi: “Con qualità e professionalità affermiamo made in Italy nel mondo”
Firenze, 24 marzo – “Grana Padano non poteva essere assente a quella che, giustamente, viene definita ‘una grande festa della ristorazione in una delle culle della buona cucina’ ”.
Parte da questa considerazione Nicola Cesare Baldrighi, Presidente del Consorzio Grana Padano, per spiegare la partecipazione del prodotto Dop più consumato del mondo a ‘Italia a Tavola’, in programma a Firenze da ieri, sabato 23 marzo, fino a stasera.
“Una rassegna – prosegue Baldrighi – che si sta affermando sempre più come un punto di riferimento per la cucina e i prodotti di qualità, di quel made in Italy che, in un panorama internazionale certamente poco favorevole, continua a riscuotere successo e viene invidiato, in ogni parte del mondo, come sinonimo di eccellenza”.
Ed ecco che allora Grana Padano, formaggio che nasce grazie alla professionalità e alla competenza di circa 150 caseifici capaci di proporre sul mercato 4 milioni e 700 mila forme all’anno, ha avuto l’onore di premiare tre figure di primo piano nel panorama dell’enogastronomia di qualità, come riferimenti indiscussi per l’anno 2012: Davide Oldani come Chef dell’anno, Sonia Peronaci come opinion leader dell’anno e Adua Villa come Maître e Sommelier dell’anno .
“Tutti esperti del settore – conclude il presidente Baldrighi – riconosciuti come i portabandiera dell’Italia capace di stupire il mondo. Professionisti che hanno sempre creduto e continuano a credere che la vera differenza sta nella qualità e nella genuinità del prodotto. Oggi più che mai, infatti, il Consorzio Grana Padano è convinto che solo con materie prime di alto livello, tra le quali, con un pizzico di sana presunzione, inseriamo anche il Grana Padano, è possibile realizzare proposte eccellenti e inimitabili, valorizzando la creatività innata del talento italiano”.

Marco Barabanti
CONSORZIO TUTELA GRANA PADANO
Ufficio Stampa
Via XXIV Giugno, 8
Frazione San Martino della Battaglia
25015 Desenzano del Garda (BS)
mob. 334 6954364
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Asiago, 16 marzo 2013
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La qualità superiore dei formaggi di montagna del Caseificio Pennar di Asiago
in degustazione a Milano con i vini della DOC Breganze
I formaggi del Caseificio Pennar di Asiago saranno presenti a Milano, lunedì 18 marzo, alla degustazione dei vini di Breganze organizzata dall’ONAV, Organizzazione Nazionale Assaggiatori Vino.
Per l’occasione, accanto ai prestigiosi vini delle cantine della DOC vicentina, sarà possibile assaggiare l’Asiago Fresco DOP “Prodotto della Montagna” dolce, l’Asiago Stagionato DOP Mezzano “Prodotto della Montagna” ed infine il formaggio Vezzena, realizzati dallo storico caseificio asiaghese. Quest’ultima specialità, come anche l’Asiago Mezzano Prodotto della Montagna, viene prodotta in quantità limitate. Si caratterizzano entrambe per l’impiego di latte crudo proveniente da bovine libere al pascolo sull’Altopiano di Asiago nel periodo estivo. Il Vezzena Pennar, affinato su tavole di abete rosso dai 2 ai 4 anni, utilizza latte innesto naturale, contenente fermenti lattici autoctoni che contribuiscono al perfetto sviluppo di un inimitabile profilo sensoriale. Questo stravecchio estivo è il risultato migliore dell’antichissima tradizione dell’Altopiano di Asiago, custodita e perpetuata dai casari dello storico e blasonato Caseificio Pennar.

Il formaggio Asiago del Pennar si fregia inoltre del marchio a fuoco “Prodotto della Montagna”. Tale menzione aggiuntiva, prevista dal decreto ministeriale 30.12.2003, è riservata alla produzione realizzata interamente in quota, dall’allevamento alla mungitura delle bovine, fino alla stagionatura completa del formaggio. Sia per l’Asiago DOP “Prodotto della Montagna” che per tutti gli altri prodotti del Caseificio Pennar, è escluso l’impiego di mais insilato fermentato nell’alimentazione delle lattifere; usando metodi di affinamento che affondano le origini nella millenaria tradizione sono necessari tempi di maturazione più lunghi che conferiscono però ai formaggi Pennar caratterische organolettiche e nutrizionali riconosciute superiori.

Le cantine di Breganze presenti a Milano saranno la Tenuta Bastia di Mario Saccardo (Breganze DOC Pinot Bianco Conventino 2012, Breganze DOC Marzemino 2009 e Breganze DOC Torcolato 2007), Ca’ Biasi di Innocente Dalla Valle (Breganze DOC Vespaiolo 2012, Breganze DOC Merlot 2011 e Breganze DOC Torcolato 2009), la Cantina Beato Bartolomeo da Breganze (Breganze DOC Vespaiolo Spumante Extra Dry, Breganze DOC Pinot Nero Savardo 2010 e Breganze DOC Torcolato Bosco Grande 2008), Col Dovìgo (Breganze DOC Vespaiolo Spumante Extra Dry Perlena 2011, IGT Veneto Rosso Suam 2010 e Breganze DOC Torcolato 2007), Maculan (IGT Veneto Sauvignon Ferrata 2012, IGT Veneto Rosso Fratta 2009 e Breganze DOC Torcolato 2009), Firmino Miotti (Breganze DOC Vespaiolo 2012, Breganze DOC Rosso 2009 e Breganze DOC Torcolato 2005), Vigneto Due Santi (Breganze DOC Sauvignon 2010, Breganze DOC Cabernet Due Santi 2009 e Breganze DOC Torcolato 2008), Villa Angarano (Breganze DOC Vespaiolo 2011, Breganze DOC Rosso 2009 e Breganze DOC Torcolato 2008), Villa Magna (Breganze DOC Vespaiolo 2011, Breganze DOC Cabernet 2010 e Breganze DOC Torcolato 2006), Vitacchio cav. Guerrino (Breganze DOC Vespaiolo 2011, Breganze DOC Cabernet 2011 e Breganze DOC Torcolato 2007).

Saranno degustabili inoltre alcuni prodotti vicentini di qualità del Salumificio dei Castelli (Montecchio Maggiore), della dolciaria Loison (Motta di Costabissara) e della distilleria Poli (Schiavon).
L’appuntamento è all’area Jannelli&Volpi, in via Melzo 7 (MM1 Porta Venezia), dalle 19 alle 21.30.

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10 marzo 2013
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MADE IN ITALY, PRODOTTI DOP E IGP: NOSTRO PAESE RAPPRESENTA 38% VALORE EUROPEO
“L’Italia rappresenta il 38% dell’intero valore europeo delle produzioni Dop e Igp.
Un dato che, da una parte suscita gratificazione per il lavoro svolto dai produttori e dai Consorzi che li rappresentano, ma dall’altra amarezza per non essere adeguatamente considerati nelle sedi istituzionali”.
Lo afferma Stefano Berni, vicepresidente dell’Associazione Italiana Consorzi Indicazioni Geografiche (AICIG) e direttore generale del Consorzio di Tutela Grana Padano commentando l’analisi dell’impatto economico di questi prodotti contenuta in uno studio condotto sul settore per conto della Commissione Europea.
Con riferimento alle sole produzioni agricole ed alimentari di qualità certificata (al netto, dunque, dei dati relativi al comparto vini e spiriti), il fatturato totale rilevato per il 2010 ammonta a 15,8 miliardi di euro, segnando una significativa crescita del 19 % nel periodo analizzato (2005 – 2010).
“L’Italia – aggiunge Stefano Berni – rappresenta, con un fatturato di circa 6 miliardi di euro, il 38% dell’intera produzione, quasi il doppio rispetto ai risultati omogenei ottenuti dai ‘cugini’ francesi secondi classificati.
Il patrimonio delle indicazioni geografiche italiane, tutelato dai regimi di qualità Ue, rafforza dunque la propria vocazione di deciso traino per l’intero settore agroalimentare”.
E, proprio alla luce di questi risultati, “i Consorzi di tutela delle DOP e IGP – conclude Stefano Berni – rivendicano l’importanza del ruolo svolto al servizio di un corretto sviluppo del settore e chiedono a gran voce adeguata considerazione, non sempre dimostrata dalle competenti Istituzioni, rispetto alle istanze avanzate nella definizione di politiche agricole ed economiche comunitarie”.
Marco Barabanti
Ufficio Stampa
CONSORZIO GRANA PADANO
Mob. 334/6954364
press.granapadano@libero.it


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