OLIO DOP,UN PRODOTTO DA SCOPRIRE

DAL III BANCO D’ASSAGGIO DELL’OLIO DELLE DOP ITALIANE
EMERGE LA NECESSITA’ DI UN NUOVO MODELLO DI COMUNICAZIONE

NEL CORSO DELL’INCONTRO FIORENTINO,
PROMOSSO DAL CONSORZIO OLIO DOP CHIANTI CLASSICO
DIVERSE PROPOSTE PER MIGLIORARE LA CONOSCENZA DEGLI ITALIANI
NEI CONFRONTI DELLE DOP DELL’OLIO

Sono pochi, solo il 5%, gli Italiani che conoscono il valore aggiunto che una sigla di certificazione offre al prodotto che trovano sugli scaffali.
Di conseguenza è estremamente ridotto il numero di consumatori che acquista e utilizza abitualmente l’olio Dop. Con il rischio che questo straordinario tesoro del nostro patrimonio agroalimentare rimanga relegato al ruolo di chicca per intenditori.

Di questo si è parlato sabato 12 maggio a Firenze, presso le splendide sale della Gipsoteca dell’Istituto d’Arte fiorentino, nel corso di un affollato convegno inserito nel programma del III Banco d’Assaggio dell’Olio delle DOP Italiane, voluto e organizzato dal Consorzio Olio Dop Chianti Classico, con il patrocinio del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali.

Dall’incontro, al quale hanno partecipato, oltre ad alcune delle più importanti firme del giornalismo di settore del nostro Paese, esponenti dei vari consorzi, produttori e istituzioni, è emerso un dato allarmante:
– a fronte di un riconoscimento internazionale sull’indiscussa qualità dei nostri oli Dop, esiste un’oggettiva difficoltà di mercato, con un volume di vendite certamente non assimilabile al valore del prodotto.

Partendo da questo presupposto, e approfittando della presenza di nomi e volti noti del mondo della comunicazione (da Francesca Topi di Alice TV ad Alessandro Di Pietro, conduttore di Occhio alla Spesa – Rai Uno, da Gioacchino Bonsignore, responsabile della rubrica Gusto del TG5 a Bruno Gambacorta, curatore di Eat Parade su Rai Due, da Sandro Marini, curatore di A Tavola su Radio Uno a Maurizio Pescari del Corriere della Sera) il dibattito, condotto da Marco Oreggia, autore di una delle più apprezzate guide del settore, è diventato l’occasione per analizzare i dati di un sondaggio sulla scarsa conoscenza delle sigle certificate e, soprattutto, per proporre soluzioni utili per un lancio definitivo dell’olio Dop.

Packaging più accattivante, un formato di bottiglia comune a tutte le Dop, etichetta e collarino in grado di spiegare al consumatore il reale valore del prodotto, sono alcune delle proposte emerse nel corso del vivace incontro. Ma, soprattutto, si è evidenziata la necessità di mettere in essere una vera e propria campagna pubblicitaria che spieghi agli Italiani il motivo per cui vale la pena spendere qualche euro in più per acquistare un olio certificato.
Una campagna che, ovviamente, deve essere supportata da fondi istituzionali. I Consorzi e i produttori, dal canto loro, devono fare fronte comune. Nel pubblico deve farsi strada l’idea che, al di là delle evidenti differenze legate al territorio, alle cultivar e alle tradizioni, esiste un mondo omogeneo, quello appunto delle Dop dell’olio, in grado di garantire un prodotto e di differenziarsi in maniera positiva dal resto della produzione italiana e internazionale.

“Soltanto facendo realmente comprendere agli Italiani il plus salutistico, di controllo, di puro piacere gustativo insito in una bottiglia di olio Dop – ha sottolineato Carlo Salvadori, Presidente del Consorzio Olio Dop Chianti Classico – possiamo sperare di vincere questa difficile battaglia”.

Mentre la battaglia risulta già ampiamente vinta dal punto di vista della qualità. Il panel di degustatori che ha avuto modo di assaggiare gli oli inviati da ben 34 DOP ha infatti potuto riscontrare un elevato livello medio.
“Molte bottiglie davvero notevoli – ha commentato Marco Oreggia, che ha guidato il panel – con alcune punte di assoluto valore che confermano l’ottimo stato di salute delle Dop dell’olio nostrano. Non resta quindi che attivarsi affinché il maggior numero di Italiani possa conoscere questi tesori “.

ELENCO DELLE AZIENDE SELEZIONATE PER OGNI DOP DI APPARTENENZA

DOP Aprutino Pescarese Az. Agr. Forcella
DOP Colline Teatine Az. Agr. Della Fazia
DOP Pretuziano delle Colline Tramane Az. Agr. Gennaro Montecchia
DOP Alto Crotonese Ol. La Fratta
DOP Lametta Az. Agr. De Lorenzo
DOP Cilento Coop. Nuovo Cilento
DOP Colline Salernitane Soc. Coop. La Torretta
DOP Brisighella Coop Agr. Brisighellese
DOP Colline di Romagna Lo Conte
DOP Canino FrantoioGentilucci Papacchini
DOP Sabina Az. Agr. Silvi Sabina Sapori
DOP Tuscia Coop. Agr. Colli Etruschi
DOP Riviera Ligure Az. Ol. Caianella
DOP Garda Olio Toniolli (Trentino)
DOP Laghi Lombardi Az. Agr. Contrada del Volto
DOP Cartoceto Az. Agr. La Collina
DOP Molise Marina Colonna
DOP Collina di Brindisi Coop. Agr. Sololio
DOP Dauno Az. Agr. Masseriola
DOP Terra d’Otranto Az. Agr. Salvatore Coricciati
DOP Terra di Bari Az. Gregorio Minervini
DOP Sardegna Domenico Manca
DOP Monti Iblei Az. Agr. Rollo
DOP Val di Ma zara Az. Planeta
DOP Valli Trapanasi Az. Agr. Fontanasalsa
DOP Chianti Classico Az. Agr. Rolando Grassi
DOP Lucca Fatt. di Fubbiano
DOP Terre di Siena Az. Agr. La Carraia
DOP Umbria Az. Agr. Viola

E possibile scaricare il sondaggio in pdf su www.mglogos.it

Uff. Stampa
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