LA LOCANDA DEL NERO: qualità, territorio e semplicità. dalla produzione alla tavola.

Il grande artista della cucina italiana Renato Martino è, da quest’anno, la nuova firma del menu e la guida tecnica de “La Locanda del Nero” presente sul territorio campano a Caserta, Teano, Napoli e hotel Miralago nel Parco regionale del Matese.

La sua filosofia: qualità, territorio e semplicità. Valori che La Locanda del Nero incarna con tutti i sensi.

Il suo pregiato estro creativo ha dato prova di sé giovedì scorso in un gustoso appuntamento presso “La Locanda del Nero” in via Chiatamone 54 a Napoli in una una serata organizzata per immergersi in una food experience con lo chef, un incontro sensoriale tra commensali per conoscere la nuova cucina, moderna e semplice, che lo chef condurrà per le locande.

L’obiettivo è stato quello di promuovere lo standard di eccellenza dell’azienda agricola Quercete e dei
prodotti che alimentano il circuito La Locanda del Nero, far conoscere la nuova guida tecnica dei quattro punti ristoro affidata allo chef stellato Michelin Renato Martino e mettere in contatto l’alto potenziale campano di esperti del settore gastronomico.

L’azienda agricola Quercete è situata nel comune di San Potito Sannitico (CE) su una superficie di cinquanta ettari in uno splendido scenario alle pendici del massiccio del Matese, un territorio da sempre ad alta vocazione agricola e zootecnica dove l’azienda è impegnata da oltre trent’anni nell’allevamento di due razze molto particolari, la pecora laticauda e il maiale nero casertano.

“Abbiamo prodotti del territorio alto Casertano, con menu nuovi e leggeri, una cucina a impatto gustativo molto semplice e alleggerita in chiave moderna – afferma lo chef Renato Martino. Con La Locanda del Nero portiamo avanti un discorso pensato su una cucina che va a valorizzare più il prodotto e meno la tecnica.”

La prima sede de La Locanda è quella di Caserta, inaugurata nel 2008.
A seguire, la seconda struttura a Teano, dalle ampie arcate in pietra in pieno centro storico, poi Napoli, la capitale della tradizione culinaria campana, fino allo spazio ristorativo all’interno dell’Hotel Miralago Matese.
Una selezione di piatti che va dai salumi di maiale nero casertano al bufalo e ai formaggi del Matese, con primi di pasta di semola di grano duro campana e secondi di baccalà e di agnello laticauda, fino alle gustose rivisitate zuppe di farro e legumi e passata di ceci neri, sono soltanto una parte degli alimenti che ritroviamo nella cucina .

“L’idea di portare il modello agrituristico nel capoluogo partenopeo è un modo per avvicinare le persone a un discorso di qualità, dove gli ospiti possono usufruire di una cucina contadina vicino casa tutti i giorni, anche senza fare molti chilometri – continua Renato.

“Una cucina rinnovata e immediata: la scelgono sia i giovani che vogliono mangiare bene, a prezzi molto vantaggiosi e competitivi, in un ambiente rilassato, sciolto, tranquillo, non troppo formale, sia il professionista che vuole un pasto veloce ma di qualità.”

Chef giovane e moderno ma radicato sul territorio, con una lunga e consolidata esperienza nel ristorante di proprietà “Vairo al Volturno” nell’alto Casertano, Renato Martino è il terzo di una generazione di ristoratori fuori dagli schemi tradizionali: formazione tecnico-commerciale e qualche corso di cucina in ambito culinario.
Lo stellato casertano segue la filosofia della stagionalità dei prodotti e della scelta di qualità della materia prima, che rappresenta l’ottanta per cento per la riuscita di un piatto.

La stella Michelin è il riconoscimento che il talentato casertano ha ottenuto e conservato dal 2007 per il suo ristorante di Vairano Patenora (CE), il primo stellato in provincia di Caserta.

Press %& Event Comunication
Nadia Maria Nacca 3494637967

da: Nicola Rivieccio, giornalista
associato all’Arga Campania. [nicola.rivieccio@coldiretti.it]


0 commenti

Lascia un commento

Segnaposto per l'avatar

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *