Napoli verso le Elezioni 2016: alla Fondazione Valenzi il laboratorio di analisi e proposta per la futura amministrazione del territorio “Governare la complessità. Azioni e politiche per una Città condivisa”
Tre esperti per tre incontri discutono con artisti, docenti, funzionari pubblici, imprenditori, professionisti, sociologi e società civile per elaborare insieme percorsi sostenibili sul rilancio del sistema culturale, la rigenerazione urbana e le sfide dell’economia partenopea da sottoporre ai candidati sindaco
IL PROSSIMO APPUNTAMENTO
Si ricorda, infine, che il prossimo incontro si terrà giovedi 21 Aprile dalle 16 sulle sfide dell’economia e dell’innovazione per la Città alla presenza del Presidente dell’Unione Industriali di Napoli Ambrogio Prezioso accompagnato dal Segretario Generale della Fondazione Antonio Damiano.
Il laboratorio si concluderà nel mese di Maggio con tutti i candidati sindaco di Napoli che accetteranno l’invito per sottoporre loro le idee scaturite nel corso degli incontri e discuterne in forma di dibattito pubblico.
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Svolto giovedi 7 Aprile alla Fondazione Valenzi il secondo incontro del laboratorio di analisi e proposta per la futura amministrazione di Napoli
“Governare la complessità. Azioni e politiche per una Città condivisa”
L’architetto Bruno Discepolo insieme alla componente del Comitato d’Indirizzo della Fondazione Lida Viganoni hanno elaborato con il contributo di sette esponenti del mondo accademico, della pubblica amministrazione e del management proposte per un programma di rigenerazione urbana della Città da sottoporre ai candidati sindaco
L’INIZIATIVA
Si è svolto nel pomeriggio di ieri, giovedi 7 Aprile, al Maschio Angioino nella sede della Fondazione Valenzi, l’istituzione internazionale dedicata a Maurizio Valenzi, l’ex parlamentare italiano ed europeo, sindaco a Napoli dal 1975 al 1983, il secondo dei tre incontri del ciclo “Governare la complessità. Azioni e politiche per una Città condivisa”.
Il primo incontro si è tenuto giovedi 17 Marzo sui temi del rilancio del sistema culturale e turistico di Napoli.
L’iniziativa, nel suo complesso, mira a superare le barriere tra schieramenti politici e le contrapposizioni tra persone, idee e istituzioni, rimettere al centro la Città, le sue difficoltà e le sue potenzialità per ipotizzarne un rilancio e una nuova proiezione internazionale sull’orizzonte 2016 – 2021.
IL TEMA
L’incontro, con format di focus group al fine di elaborare concretamente proposte da sottoporre all’attenzione dei candidati sindaco, dei media e dell’opinione pubblica, ha declinato il tema della rigenerazione urbana della Città quale strategia per il suo rilancio e per la sua vivibilità.
I PARTECIPANTI
La sessione è stata presieduta dall’architetto Bruno Discepolo accompagnata dalla componente del Comitato d’Indirizzo della Fondazione Valenzi Lida Viganoni.
Il panel era così composto: il direttore del Dipartimento di Architettura dell’Università Federico II Mario Losasso, i docenti universitari Pasquale Belfiore, Alessandro Dal Piaz, Augusto Vitale, l’esperto di sviluppo locale Osvaldo Cammarota, il presidente dell’Ente Autonomo Volturno Umberto De Gregorio, l’imprenditore Giampiero De La Feld e il sociologo Lucio Iaccarino.
LE IDEE
Dopo lunga e approfondita discussione iniziata con gli spunti di riflessione offerti da Bruno Discepolo, il gruppo di lavoro ha formulato le seguenti proposte circa le possibilità di una nuova politica di rinnovamento urbano di Napoli che si riportano sinteticamente di seguito.
Nel riconoscere che il territorio come città in termini di progettazione urbana innovativa offra interessanti spunti di lavoro, ma che nel contempo, rispetto alle altre grandi metropoli europee risulti molto indietro, gli esperti sono d’accordo nel promuovere nei confronti della futura amministrazione comunale una più convinta accettazione del concetto di urbanistica così come si desume dalla letteratura scientifica contemporanea in materia. Cioè non più come insieme di politiche e strumenti rivolti alla crescita espansiva del suolo o la nuova edificabilità di esso, bensì come prassi per il migliore ri-utilizzo, trasformazione e sviluppo del patrimonio già esistente, in primo luogo quello nella disponibilità della pubblica amministrazione. Quest’ultimo a Napoli, è stato analizzato, ammonta in metri cubi, prestigio ed esposizione ad una delle più grandi masse a livello nazionale e internazionale, in maggior parte dismesso, sottoutilizzato o del tutto inutilizzato anche, ma non solo, a causa di una mancata sistematizzazione dei censimenti di questi cespiti.
Nelle politiche per il territorio del nuovo sindaco di Napoli dunque si propone un cambio di paradigma sostanziale che mira ad abbandonare l’impostazione espansiva e regolativa degli strumenti urbanistici in favore di una visione di programmazione unitaria e coerente di riqualificazione e riconversione di aree, strutture e spazi, coerente con le mutate esigenza di vivibilità, demografiche, sociali e culturali della Città. Altro punto centrale nella discussione e nella sintesi delle idee da sottoporre ai candidati sindaco è emersa, forte, la non più rinviabile questione, dato anche il mutato assetto legislativo degli enti locali, di approcciare in futuro alle politiche urbane di Napoli in continuum all’urgente bisogno di programmare un serio piano di recupero e sviluppo urbano dell’area metropolitana intesa non solo come rapporto con le periferie, ma soprattutto, ad oggi, in rapporto al territorio ex provinciale. Su questo tema si è messo in risalto, tra gli altri, la necessità di rivedere gli sforzi per le aree portuali o il nodo del trasporto pubblico locale quale ossatura portante di una relazione armoniosa tra gli spazi cittadini ed extracittadini. A tal proposito, ad esempio, si è segnalato come negli ultimi anni le risorse siano state catalizzate dal progetto dell’anello ferroviario metropolitano a discapito del trasporto su rotaia e gomma dell’intero complesso provinciale. Per l’amministrazione comunale e metropolitana quindi, una visone ‘Napolicentrica’ dovrà lasciare posto, se vuole realmente vincere la sfida delle Città Metropolitane, ad un progetto sistematico, integrato e armonico con tutto il vasto territorio circostante. Ci si è poi soffermati sull’idea coraggiosa, ma attuabile, di pensare ad una sana e sostenibile rigenerazione urbana di Napoli e insieme di slancio economico che passi anche attraverso un piano di reindustrializzazione, dove per industria non si intende quella pesante e invasiva del passato, ma una che punti tra tutti a tre mercati: settore risorse energetiche alternative, polo di formazione delle risorse umane e ambito della comunicazione e creatività.
Nello specifico dell’attività di indirizzo politico-amministrativa comunale in ambito urbanistico si è ravvisata non più rimandabile una riorganizzazione approfondita dell’attuale conformazione dei processi, delle responsabilità e delle competenze che informano l’attuale organizzazione del settore all’interno della macchina burocratica cittadina, ciò al fine di armonizzare i compiti, innalzare la qualità e i tempi di progettazione e reazione della pubblica amministrazione alle sfide attuali delle politiche urbane.
L’ammodernamento e revisione degli uffici e dei servizi comunali in campo urbanistico si rende più che mai una priorità per la futura amministrazione comunale anche per voler stare al passo con la legislazione europea, per evitare storture e contraddizioni normative e ancor prima incentivare, anche in termini di risorse economico-finanziarie utili al supporto delle politiche stesse, proficui rapporti di scambio tra operatore pubblico e soggetti privati. Su questo punto si è messo in luce come l’articolo 56 dell’attuale piano regolatore di Napoli sia uno dei più evoluti in fatto di buone pratiche di lavoro tra Comune e privati e che vada incentivato, come vanno riprese, migliorate e supportate progetti di riqualificazione come quello SI.RE.NA o NapolEst.
Infine, il gruppo di lavoro, nel prendere in analisi le grandi questioni urbanistiche e non solo esse irrisolte a Napoli, tra tutte la destinazione dell’area di Bagnoli, formula per il futuro sindaco la raccomandazione di lavorare fin dal suo insediamento senza preconcetti per una convinta operazione di riannodamento fattivo dei rapporti istituzionali e operativi con lo Stato centrale, le amministrazioni competenti per materia e non ultima la Regione Campania per riportare ad unità la filiera dei decisori politici e economici senza la quale uno sviluppo sostenibile proiettato al futuro e ad un miglioramento della qualità di vita dei cittadini napoletani e metropolitani non vi può essere.
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Giovedi 7 Aprile alla Fondazione Valenzi continua il laboratorio di analisi e proposta per la futura amministrazione di Napoli “Governare la complessità. Azioni e politiche per una Città condivisa”
Dalle 16 al Maschio Angioino il secondo appuntamento per discutere di rigenerazione urbana con l’architetto Bruno Discepolo e un gruppo di docenti, funzionari pubblici, imprenditori, professionisti e sociologi per elaborare proposte concrete da sottoporre ai candidati sindaco
Rigenerazione urbana e sviluppo sostenibile di Napoli. Sono questi i temi al centro del secondo appuntamento del ciclo di incontri speciali in vista delle elezioni amministrative “Governare la complessità. Azioni e politiche per una Città condivisa” organizzato dalla Fondazione Valenzi, l’istituzione internazionale dedicata a Maurizio Valenzi, l’ex parlamentare italiano ed europeo, sindaco a Napoli dal 1975 al 1983, in programma giovedi 7 Aprile dalle 16 nella sede dell’Ente al Maschio Angioino.
A discutere di urbanistica ci sarà l’architetto Bruno Discepolo accompagnato, per la Fondazione, dalla componente del Comitato d’Indirizzo Lida Viganoni.
Il format dell’iniziativa sarà ancora quello del focus group al fine di elaborare, al termine, concretamente proposte sostenibili riguardo le questioni trattate. Al centro di ogni gruppo ci sarà uno dei massimi esperti di origini napoletane a coordinare e confrontarsi con un panel di circa 10 persone tra colleghi e esponenti provenienti da esperienze lavorative o di studio limitrofe: mondo delle arti, degli enti pubblici, dell’imprenditoria, dell’istruzione e delle professioni.
Al gruppo di lavoro interverranno il direttore del Dipartimento di Architettura dell’Università Federico II Mario Losasso, i docenti universitari Pasquale Belfiore, Tullio D’Aponte, Alessandro Dal Piaz, Pasquale Persico, Augusto Vitale, l’esperto di sviluppo locale Osvaldo Cammarota, il presidente dell’Ente Autonomo Volturno Umberto De Gregorio, l’urbanista Gerardo Mazziotti e il sociologo Lucio Iaccarino.
L’intero laboratorio, apertosi giovedi 17 Marzo con i temi del rilancio del sistema culturale e turistico, è nato con l’intento di superare le barriere tra schieramenti politici e le contrapposizioni tra persone, idee e istituzioni per rimettere al centro la Città, le sue difficoltà e le sue potenzialità per ipotizzarne un rilancio e una nuova proiezione internazionale sull’orizzonte 2016 – 2021.
Il prossimo appuntamento è fissato per giovedi 21 Aprile con il Presidente dell’Unione Industriali di Napoli Ambrogio Prezioso e il Segretario Generale Antonio Damiano.
Il laboratorio si concluderà nel mese di Maggio con tutti i candidati sindaco di Napoli che accetteranno l’invito per sottoporre loro le idee scaturite nel corso degli incontri e discuterne in forma di dibattito pubblico.
Relazioni Esterne Gianluigi Cioffi 333 5056074
Nota per le Redazioni:I giornalisti sono invitati e possono assistere ai lavori dei focus group. Per ragioni organizzative è richiesta una semplice comunicazione di presenza entro le 24 ore precedenti inviando un’email all’indirizzo: gianluigicioffi@fondazionevalenzi.it. I nomi dei componenti i panel sarà reso noto volta per volta.
Il report sintetico contenente la proposta elaborata dai partecipanti al singolo incontro sarà diramata ai media nel corso delle 24 ore successive lo svolgimento di esso. Gli interessati a riceverlo sono pregati di farlo presente utilizzando le stesse modalità comunicative sopra descritte.
È possibile prendere visione del resoconto del primo appuntamento all’indirizzo: http://www.fondazionevalenzi.it/fvnews/263/%E2%80%9CGovernare_la_complessit%C3%A0_Azioni_e_politiche_per_una_Citt%C3%A0_condivisa%E2%80%9D_resoconto_del_primo_incontro.aspx
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giovedi 7 Aprile dalle ore 16 il prossimo incontro si terrà sulla rigenerazione urbana e le infrastrutture della Città alla presenza dell’architetto Bruno Discepolo accompagnato dalla componente del Comitato d’Indirizzo della Fondazione Lida Viganoni. Il laboratorio si concluderà nel mese di Maggio con tutti i candidati sindaco di Napoli che accetteranno l’invito per sottoporre loro le idee scaturite nel corso degli incontri e discuterne in forma di dibattito pubblico.
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giovedi 17 Marzo alla Fondazione Valenzi il primo incontro del laboratorio di analisi e proposta per la futura amministrazione di Napoli “Governare la complessità. Azioni e politiche per una Città condivisa”
La Direttrice del Polo Museale della Campania Mariella Utili insieme alla Presidente della Fondazione Lucia Valenzi hanno elaborato con il contributo di otto esponenti del mondo delle arti, della pubblica amministrazione e del management proposte per il rilancio del sistema culturale e turistico della Città da sottoporre ai candidati sindaco
L’INIZIATIVA
Si è svolto nel pomeriggio di ieri, giovedi 17 Marzo, al Maschio Angioino nella sede della Fondazione Valenzi, l’istituzione internazionale dedicata a Maurizio Valenzi, l’ex parlamentare italiano ed europeo, sindaco a Napoli dal 1975 al 1983, il primo dei tre incontri del ciclo “Governare la complessità. Azioni e politiche per una Città condivisa”.
L’iniziativa, nel suo complesso, mira a superare le barriere tra schieramenti politici e le contrapposizioni tra persone, idee e istituzioni, rimettere al centro la Città, le sue difficoltà e le sue potenzialità per ipotizzarne un rilancio e una nuova proiezione internazionale sull’orizzonte 2016 – 2021.
IL TEMA
L’incontro, con format di focus group al fine di elaborare concretamente proposte da sottoporre all’attenzione dei candidati sindaco, dei media e dell’opinione pubblica, ha declinato il tema del rilancio del sistema culturale e turistico della Città.
I PARTECIPANTI
La sessione è stata presieduta dalla Direttrice del Polo Museale della Campania Mariella Utili accompagnata dalla Presidente della Fondazione Lucia Valenzi.
Il panel era così composto: il gallerista d’arte Alfonso Artiaco, l’ex funzionario della Soprintendenza alle Belle Arti di Napoli Ugo Carughi, il direttore dell’Accademia delle Belle Arti di Napoli Giuseppe Gaeta, l’ex direttore della Biblioteca Nazionale di Napoli Mauro Giancaspro, la manager culturale Rosita Marchese.
LE IDEE
Dopo lunga e approfondita discussione iniziata con gli spunti di riflessione offerti da Mariella Utili, il gruppo di lavoro ha formulato le seguenti proposte circa la politica culturale di Napoli che si riportano sinteticamente di seguito.
Partendo dalla considerazione che la Città abbia tutte le capacità sia di produrre che di fruire di arte e cultura e che questo sia lo strumento privilegiato per una proiezione internazionale di Napoli, gli esperti hanno convenuto fortemente che il prossimo sindaco e la sua Amministrazione debbano farsi promotori attivi e attenti di un metodo di coordinamento concreto e continuativo tra istituzioni locali e nazionali, tra le forze pubbliche e private e non ultimo tra centro e periferia del vasto territorio cittadino utile a fare sistema. La capacità di programmazione e di collaborazione in grandi reti rispetto alla filiera del panorama culturale e turistico napoletano è stata intesa al di là della retorica, ma anzi come unità degli attori in campo in fatto di ascolto, concertazione, proposta e dunque soprattutto di azione condivisa per guardare e affrontare le potenzialità degli attrattori culturali nel loro insieme, in un’ottica che renda possibile la loro produttività e il loro richiamo duraturo, superando le politiche degli eventi sensazionalistici e one spot; politiche queste ultime che, si è ravvisato, sembrano affliggere, in un orizzonte emergenziale e discontinuo, la programmazione in materia da parte degli organi di governo locale.
Collegato a tale comune sentire, il focus group ha fatto emergere la necessità di chiedere al Comune di provare a intraprendere una prospettiva di visione ambiziosa, complessiva e ad ampio arco temporale della gestione, in particolare, degli spazi culturali della Città pervenendo a una piena riqualificazione e riprogettazione, prima ancora che materiale degli stessi, della loro identità editoriale, riconoscibilità dentro e fuori i confini napoletani e piena apertura alla fruizione dei pubblici senza provocare sovrapposizioni di idee e mission nocive per un sistema vincente e variegato. Ad esempio un primo passo in questo senso potrebbe essere anche la semplice diffusione e il coordinamento tra gli addetti ai lavori delle informazioni sulle iniziative culturali esistenti.
Per quanto riguarda specificatamente il tema dell’attrazione e accrescimento degli indispensabili fondi economici per gestire armoniosamente il patrimonio artistico, paesaggistico e immateriale, gli esperti, nel raccomandare un utilizzo oculato delle risorse ad oggi disponibili e rintracciabili anche in ambito europeo, propongono di valutare un sistema premiale strettamente legato alla qualità dei progetti in ambito culturale che solo grandi reti possono proporre e condurre. Il gruppo di studio sostiene strenuamente infatti l’idea che una Amministrazione comunale debba avere anche il coraggio di fare selezione attenta nel mare magnum della cultura, se infatti fare cultura è da sempre fattore di unità e crescita di una comunità, non di meno si deve forzatamente perdurare in un orizzonte di approssimazione collettiva e/o di interventi a pioggia.
In ultimo è emersa l’attenzione di guardare alla tutela e programmazione del bene culturale come elemento centrale per la rinascita del tessuto urbano e fonte primaria di socialità. Questo spunto è stato nello specifico declinato toccando più da vicino casi concreti quali: il Centro Storico, Piazza Plebiscito, Palazzo Reale, l’Albergo dei Poveri, Lungomare e Galleria Principe di Napoli e non ultimo il futuro parco archeologico di Piazza Municipio collegato alla linea 1 della Metropolitana.
Relazioni Esterne Gianluigi Cioffi 333 5056074
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Giovedi 17 Marzo dalle 16 e 30 al Maschio Angioino il primo appuntamento con la partecipazione della Direttrice del Polo Museale della Campania Mariella Utili
Superare le barriere tra schieramenti politici e le contrapposizioni tra persone, idee e istituzioni. Rimettere al centro la Città, le sue difficoltà e le sue potenzialità per ipotizzarne un rilancio e una nuova proiezione internazionale sull’orizzonte 2016 – 2021. È questo il contributo che la Fondazione Valenzi, l’istituzione internazionale dedicata a Maurizio Valenzi, l’ex parlamentare italiano ed europeo, sindaco a Napoli dal 1975 al 1983, si propone di apportare, in maniera imparziale, nel corso del dibattito elettorale con il ciclo di incontri speciali “Governare la complessità. Azioni e politiche per una Città condivisa”.
Gli appuntamenti, al Maschio Angioino nella sede dell’Ente, saranno tre e saranno declinati per tema, in ordine: rilancio del sistema culturale e turistico, rigenerazione urbana, trasformazione e infrastrutture, sfide e opportunità per l’economia del territorio.
Il format degli incontri sarà quello dei focus group al fine di elaborare, al termine, concretamente proposte sostenibili riguardo le questioni trattate. Al centro di ogni gruppo ci sarà uno dei massimi esperti di origini napoletane a coordinare e confrontarsi con un panel di circa 10 persone tra colleghi e esponenti provenienti da esperienze lavorative o di studio limitrofe: mondo delle arti, degli enti pubblici, dell’imprenditoria, dell’istruzione e delle professioni.
A dare il via all’iniziativa sarà l’incontro in programma giovedi 17 Marzo dalle 16 e 30 con il Direttore del Polo Museale della Campania Mariella Utili accompagnata per la Fondazione dalla Presidente Lucia Valenzi.
Giovedi 7 Aprile sarà la volta dell’architetto Bruno Discepolo accompagnato dalla componente del Comitato d’Indirizzo Lida Viganoni e infine giovedi 21 Aprile sarà presente il Presidente dell’Unione Industriali di Napoli Ambrogio Prezioso con il Segretario Generale Antonio Damiano.
“Sono davvero felice – dichiara Lucia Valenzi – che anche in questa occasione siamo riusciti a mettere assieme esperti di alto livello. Tutti i partecipanti, alcuni anche con incarichi di grande responsabilità, non hanno esitato a cogliere l’originalità e l’assoluta indipendenza e autonomia della nostra iniziativa. Vogliamo offrire come Fondazione un terreno libero da condizionamenti di partito, di correnti e soprattutto di ‘cordate’ dove confrontare idee e proposte frutto di competenze ed esperienze. Idee concrete da mettere a disposizione della città e quindi anche dei candidati a sindaco. Un ponte tra la cosiddetta società civile, di cui tanto si parla, e la politica”.
Il laboratorio si concluderà nel mese di Maggio con tutti i candidati sindaco di Napoli che accetteranno l’invito per sottoporre loro le idee scaturite nel corso degli incontri e discuterne in forma di dibattito pubblico.
Relazioni Esterne Gianluigi Cioffi 333 5056074
Nota per le Redazioni:
I giornalisti sono invitati e possono assistere ai lavori dei focus group. Per ragioni organizzative è richiesta una semplice comunicazione di presenza entro le 24 ore precedenti inviando un’email all’indirizzo: gianluigicioffi@fondazionevalenzi.it.
I nomi dei componenti i panel sarà reso noto volta per volta.
Il report sintetico contenente la proposta elaborata dai partecipanti al singolo incontro sarà diramata ai media nel corso delle 24 ore successive lo svolgimento di esso. Gli interessati a riceverlo sono pregati di farlo presente utilizzando le stesse modalità comunicative sopra descritte.
Fondazione Valenzi-Responsabile Relazioni Esterne [gianluigicioffi@fondazionevalenzi.it]
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