Cia Campania e Halal Italy: “Un’opportunità per conquistare i mercati emergenti”

Conferenza Stampa
Grand Hotel Europa,
30/10/2012, ore 11
Corso Meridionale 14, Napoli

Protocollo d’intesa Cia Campania-Halal Italy per conquistare nuovi mercati

Napoli 30 ottobre 2012. Salvatore Ciardiello, Presidente Cia Campania, e Sharif Lorenzini, Presidente di Halal Italy hanno presentato oggi alla stampa, presso l’Hotel Europa di Napoli, il protocollo di intesa siglato tra Cia Campania e Halal Italy, la sezione italiana dell’Halal International Autorirty, autorità internazionale di Certificazione islamica, con l’obiettivo di promuovere e sostenere la produzione, la valorizzazione e la diffusione dei prodotti agro-alimentari realizzati in Campania verso i Paesi di religione islamica. “Lo scopo – ha dichiarato Salvatore Ciardiello Presidente Cia Campania- è favorire l’incremento del numero di imprese che possono entrare nel circuito di esportazione non solo dei Paesi dell’area Mediterranea, ma anche il sud-est asiatico e l’Europa, dove la presenza di cittadini di religione islamica è molto consistente e il prodotto Halal ha maggiori opportunità di penetrazione commerciale. Un mercato mondiale di 2 miliardi di persone di religione islamica, per promuovere e sostenere la produzione, la valorizzazione e la diffusione dei prodotti agro-alimentari che sono realizzati in Campania”. Considerando che i principi della certificazione Halal, sono in linea con i principi di tracciabilità, salubrità, sicurezza e legalità. L’adozione di modelli di comportamenti trasparenti da parte delle aziende orientate a tutelare i consumatori, non può che favorire l’export dei prodotti di qualità della Regione. La certificazione diviene, infatti, un’ulteriore garanzia per il consumatore perché deve essere garantita la tracciabilità: ciò significa che è indispensabile conoscere la provenienza di determinati prodotti, così come richiesto dalle direttive della comunità europea. Halal ( حلال , Halal, halaal) per i musulmani significa lecito e prende le mosse da alcuni principi e dogmi della cultura musulmana che sono in linea con i principi di tracciabilità, salubrità, sicurezza e legalità. In Occidente si riferisce principalmente al cibo preparato in modo accettabile per la legge islamica. In arabo la parola intende tutto ciò che è permesso secondo l’Islam, in contrasto a ciò che è harām, proibito (Haram). “Il principio generale della religione islamica è quello di proteggersi dal male -dichiara Sharif Lorenzini, presidente di Halal Italy- dal danno, quindi evitare cibi o bevande che possono essere prodotti in modo non idoneo per la salute e l’integrità. L’attenzione della certificazione si concentra sui cibi e sugli alimenti a base di proteine o grassi di origine animale come tutta la carne, (esclusa quella di maiale totalmente proibita) che va macellata secondo un preciso rituale, ma anche le bevande che non devono contenere alcool e la pasta perché potrebbe essere fatta con un grano contaminato o nocivo. Il prodotto deve essere identificato con il logo Halal international autrhority (Hia), che è l’autorità internazionale di certificazione, controllo e sviluppo del mercato Halal. Le aziende interessate ricevono le Guide Lines della Hia quality system (Hqs) nelle quali sono espresse tutte le linee guida per la certificazione Hia. In particolare i prodotti e i processi produttivi devono essere conformi alle norme e principi della Sharif Islamica nonché alle normative italiane ed europee in tema di igiene e sicurezza alimentare. In seguito all’ispezione e alle indicazioni scritte dell’ispettore, l’azienda è in grado di mettersi in regola apportando le necessarie modifiche nella produzione. Dal confronto diretto tra azienda e rappresentanza islamica ha inizio una seria collaborazione per ottenere un prodotto di qualità, tipico della tradizione italiana, ma certificato Halal. Non sono pochi i consumatori non musulmani che acquistano i prodotti Halal (certificati Hia) perché ritenuti sicuri e garantiti sotto l’aspetto qualitativo.

Ufficio Stampa CIA Campania:
Annalisa Tirrito,
cell. 335.5289607, annalisa.tirrito@tin.it
80143 Napoli – Via Pavia, 16 –
Tel. 081/5540590 Fax 081/5540882
e-mail campania@cia.it

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29 ottobre 2012
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NAPOLI – Martedì 30 ottobre 2012,
alle ore 11, presso il Grand Hotel Europa, Corso Meridionale 14, Napoli, si terrà una conferenza stampa per la presentazione del protocollo di intesa siglato tra la Cia Campania e Halal Italy, la sezione italiana dell’Halal International Autorirty, autorità internazionale di Certificazione islamica, con l’obiettivo di promuovere e sostenere la produzione, la valorizzazione e la diffusione dei prodotti agro-alimentari realizzati in Campania verso i Paesi di religione islamica.

Halal, per i Mussulmani significa lecito e prende le mosse da alcuni principi e dogmi della cultura musulmana che sono in linea con i principi di tracciabilità, salubrità e sicurezza alimentare.

In Occidente si riferisce principalmente al cibo preparato in modo accettabile per la legge islamica.

Il protocollo ha lo scopo di favorire l’incremento del numero di imprese che possono entrare nel circuito di esportazione non solo dei Paesi dell’area Mediterranea, ma anche in tutti quelli, come la Cina, il sud-est asiatico e l’Europa, dove la presenza di cittadini di religione islamica è molto consistente e il prodotto Halal ha maggiori opportunità di penetrazione commerciale – ha spiegato il presidente della Cia Campania Salvatore Ciardiello.

Comincia oggi un nuovo periodo storico grazie ad una collaborazione che punta ad ottenere un prodotto di qualità, tipico della tradizione italiana, ma certificato Halal.

Alla conferenza stampa interverranno Salvatore Ciardiello, Presidente Cia Campania,
e
Sharif Lorenzini, Presidente di Halal Italy.

CIA: Via Pavia, 16 -80143 Napoli
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