CAMPANIA convegni e novità, a cura di Emanuela Sorrentino

19 luglio 2015
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Sensibilizzare la popolazione femminile alla prevenzione dei tumori del seno con visite gratuite in campi rom e zone disagiate.
Il tutto grazie al programma “La salute del seno non ha confini”, finanziato dalla Fondazione Con il Sud. Capofila l’Alts (Associazione per la Lotta ai Tumori del Seno) che in partnership con altre sei onlus e associazioni diffonde l’importanza dei controlli.

L’idea principale del programma è costituita dall’operatività: raggiungere cioè le donne residenti sul loro territorio con il Camper Donna (l’ambulatorio mobile dell’Alts) dal momento che un atteggiamento comune e culturalmente diffuso tra le donne è quello di crearsi mille alibi per rimandare il controllo della propria salute per mancanza di tempo dovuta al ruolo esclusivo che la società assegna loro nella cura della famiglia, per impegni di lavoro, riluttanza e scetticismo verso la medicina preventiva.
Il progetto è svolto in partnership con l’associazione di volontariato Andos Napoli Ovest, Associazione di Volontariato Donne Ucraine in Italia, Associazione onlus Malati Endocrini Irpinia, Febe onlus, Mediterraneo Sociale scarl, Resistenza – Associazione di lotta all’illegalità e alla cultura camorristica. Attenzione particolare è stata rivolta e lo sarà nelle prossime settimane verso le fasce più deboli della popolazione femminile come le donne dei campi rom presenti sul territorio campano, le donne che vivono nei quartieri disagiati di Napoli, primo tra tutti il quartiere di Scampia, le immigrate, le donne dell’entroterra avellinese. “In altre parole – spiega la professoressa Nunzia Nappo, consigliere, responsabile scientifico dell’Alts e coordinatrice del programma – si vogliono coinvolgere tutte quelle donne che per condizioni socio economiche disagiate, spesso non hanno possibilità ad accedere ad un normale circuito di accesso e fruizione di servizi sociali e sanitari”.

“Sono 90mila le donne che tra il 2015/16 – aggiunge il professor Giuseppe D’Aiuto, presidente dell’Alts – si ammaleranno di tumore al seno. Dobbiamo aumentare gli screening, migliorando l’accesso alla prevenzione. Tuttavia vi sono larghe fasce di popolazione in cui la prevenzione è un lontano miraggio.
Parliamo di rom, ad esempio. Eppure non esiste sanità senza solidarietà. Da questo dato di fatto l’Alts avvia la task force di specialisti promuovendo questo importante programma di prevenzione con la Fondazione Con il Sud”.
da: emanuelasorrentino@libero.it

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22 novembre 2014
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Convegno a Napoli – 22 novembre
“Epatologia nel III millennio –3a Edizione”
Epatologia, dati importanti emersi a Napoli su nuovi farmaci antivirali e obesità infantile.
L’Epatologia nel III millennio – Centro Congressi Università Federico II
I nuovi farmaci antivirali per l’Epatite C: percentuali di successo che potranno superare il 95%
L’obesità infantile? Un primato della Campania che in tempo di crisi è sempre più presente
NAPOLI – 22 novembre: Epatologi, gastroenterologi e cardiologi insieme per fare il punto sull’Epatologia nel III millennio.
A Napoli la terza edizione del corso di aggiornamento dell’ospedale Villa Betania, coordinato dal dottor Ernesto Claar e presieduto dal dottor Antonio Sciambra, con la partecipazione di esperti provenienti da tutta Italia.
Focus sui nuovi farmaci antivirali per la cura dell’Epatite C: “Abbiamo finalmente a disposizione farmaci che ci consentiranno la cura dell’infezione in tempi brevissimi rispetto al passato – chiarisce il dottor Sciambra -. Si tratta di farmaci maneggevoli, senza effetti collaterali e con delle percentuali di successo altissime che potranno superare il 95%. Il problema è che questi farmaci ‘antivirali diretti’ hanno per il momento costi altissimi e non potranno essere distribuiti indistintamente a tutti, infatti è necessario stabilire il regime terapeutico più efficace, più sicuro e più economico”.

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20 novembre 2014
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Epatologia nel terzo millennio: sabato al centro congressi dell’Università Federico II la terza edizione del corso di aggiornamento con numerosi specialisti, coordinato dal dottor Ernesto Claar (presidente è il dottor Antonio Sciambra), promosso dall’ospedale evangelico Villa Betania. Obesità infantile (con dati e consigli degli esperti rivolti a insegnanti e famiglie) nuove terapie antivirali per la cura dell’epatite C e dell’epatite B e poi la gestione chirurgica del paziente con malattia di fegato sono solo alcuni degli argomenti che vedranno gli esperti a confronto.
Domani, intanto, stessa location per l’Officina Cardiologica presieduta dal dottor Nicolino Esposito e coordinata dal dottor Alberto Forni. Si tratterà della gestione dei percorsi dell’emergenza-urgenza e lo scopo del convegno è quello di affrontare tematiche tra le più importanti come l’ictus e l’infarto acuto del miocardio, con le ultime novità terapeutiche.
Interviste ai medici sia domani, sia sabato dalle ore 10
Centro Congressi Federico II, Via Partenope
info: Emanuela Sorrentino 3334765246

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16 novembre 2014
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Coinvolti gli alunni dell’ International School of Naples per il progetto “Il fegato a scuola”
E il giorno precedente stessa location per “l’Officina Cardiologica”
Appuntamento a partire dalle 8.30 in via Partenope (Centro Congressi Univ. Federico II)
Napoli – Difficoltà economiche, obesità infantile e steatosi epatica: un rapporto più forte in tempo di crisi. Steatosi epatica e obesità sono campanelli di allarme da non sottovalutare anche in età pediatrica. Nuove terapie antivirali per la cura dell’ epatite C e dell’ epatite B che stanno profondamente cambiando la storia naturale delle infezioni. Gestione chirurgica del paziente con malattia di fegato ed utilizzo di farmaci nei soggetti con malattia epatica avanzata. Sono solo alcuni degli argomenti che vedranno esperti a confronto su “L’Epatologia nel III millennio”, la terza edizione del corso di aggiornamento coordinato dal dottor Ernesto Claar (presidente è il dottor Antonio Sciambra) che si terrà sabato 22 novembre in via Partenope, al centro congressi dell’Università Federico II.
Il centro di Epatologia dell’Ospedale Evangelico Villa Betania intende così divulgare il progresso scientifico e le proprie attività favorendo il confronto tra diversi specialisti italiani che si soffermeranno su terapie innovative, assistenza domiciliare al paziente epatopatico, trapianto di fegato e malattie riscontrabili già in età pediatrica.
GIORNATA VENERDI’ CARDIOLOGIA:
Il giorno precedente, invece, nella stessa location spazio all’Officina Cardiologica sempre promossa dall’Ospedale Villa Betania: come la precedente, anche questa edizione è affidata alla presidenza del dottor Nicolino Esposito e coordinata dal dottor Alberto Forni. Si tratterà della gestione dei percorsi dell’emergenza-urgenza. Scopo del convegno, è quello di affrontare tematiche tra le più importanti come l’ictus e l’infarto acuto del miocardio, con le ultime novità terapeutiche.
“Sarà dedicato ampio spazio alle metodiche diagnostiche non invasive in pronto soccorso, – spiega il dottor Esposito – nell’ottica di definizioni diagnostiche sempre più accurate e rapide al fine di ottimizzare il trattamento del paziente. Ampio spazio sarà dedicato alla sessione infermieristica, coordinata da Maria Minichino. Grazie a questa importante figura professionale, sempre più emergente e autorevole, si riesce a raggiungere un elevato livello assistenziale nei reparti di emergenza per adulti come il Pronto Soccorso, l’UTIC, l’UTI e la terapia intensiva neonatale. Lo spirito di questo convegno si distingue e afferma una realtà lavorativa embricata su una logica di network professionali con ampio respiro collaborativo, afferenti a diverse discipline assistenziali”.
GIORNATA SABATO EPATOLOGIA:
“In Campania – spiega il dottor Claar, segretario regionale dell’Aigo, associazione italiana gastroenterologi ospedalieri – abbiamo il triste primato dell’obesità infantile ( 38 % dei bambini in sovrappeso rispetto alla media italiana del 24%). Essere obeso nei primi 10 anni vuol dire diventare, con ottime probabilità, un adulto obeso con risvolti psicosociali e la predisposizione a problemi ortopedici, endocrino-metabolici, cardiovascolari, respiratori e gastrointestinali. E poi in tempi di crisi a volte c’è più attenzione verso le offerte anziché verso i reali bisogni della famiglia e nei confronti degli alimenti che si decide di acquistare”.
Proprio per sensibilizzare genitori e alunni, parte da Napoli un progetto pilota sull’educazione alimentare e corretto stile di vita: le docenti dell’International School of Naples, diretta da Josephine Sessa, hanno svolto nelle classi dalla prima alla quinta elementare, lezioni sull’importanza della dieta mediterranea e di stili di vita sani: i disegni degli allievi e gli elaborati saranno esposti proprio durante il convegno.
Per interviste: 3334765246
emanuelasorrentino@libero.it

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Napoli, 22 Novembre 2014
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IL PROGRAMMA
Centro Congressi Federico II – Via Partenope, Napoli
Dipartimento Medicina Interna
Direttore Rosario Zappalà
con il patrocinio di:
L’EPATOLOGIA NEL III MILLENNIO
3ª Edizione
Presidente Dott. Antonio Sciambra
Coordinatore Dott. Ernesto Claar
SEGRETERIA SCIENTIFICA
Dottori: Teresa Meo – Maria Anna Stingone
Sara Zappalà – Bianca Esposito
Tel. 081 5912113 – 5912365 – 5912734
PROVIDER e SEGRETERIA ORGANIZZATIVA
Sig.ra Anna Maraniello – Sig.ra Simona Tagliaferri
Tel. 081 405448 – 081 19363458
Fax 081 2140250 – 338 6704298
email: mat.media@fastwebnet.it – www.matmediasrl.it
Informazioni generali
Il Corso è riservato a 140 partecipanti.
Medici: Gastroenterologi, Endoclinologi, Geriatri,
Infettivologi, Internisti, Oncologi, Pediatri, Chirurghi
ed M.M.G.
Farmacisti Ospedalieri
Biologi
Infermieri ed Infermieri Pediatrici
L’iscrizione è obbligatoria e dovrà pervenire
alla segreteria organizzativa MAT MEDIA s.r.l.
Vico Tre Re a Toledo, 60 – 80132 Napoli
Tel. 081 405448 – Fax 081 2140250 – 338 6704298
email: mat.media@fastwebnet.it – www.matmediasrl.it
CORSO DI AGGIORNAMENTO
Faculty
Abbruzzese L. (Napoli)
Adinolfi L. E. (Caserta)
Amitrano L. (Napoli)
Ascione A. (Napoli)
Brancaccio G. (Napoli)
Brunetto M. (Pisa)
Carrara M. (Bussolengo)
Cartenì G. (Napoli)
Cecere A. (Aversa)
Ciacci C. (Salerno)
Cillo U. (Padova)
Cipolletta L. (Napoli)
Claar E. (Napoli)
De Seta M. (Napoli)
Di Costanzo G. (Napoli)
Di Pierro M. (Napoli)
Esposito N. (Napoli)
Floreani A. (Padova)
Gaeta G.B. (Napoli)
Gasbarrini A. (Roma)
Gasbarrini G. (Roma)
Gringeri E. (Padova)
Iovinella V. (Napoli)
Izzi A. (Napoli)
Leandro G. (Castellana Grotte)
Maddaloni D. (Napoli)
Maida P. (Napoli)
Mangia A. (San Giovanni Rotondo)
Masarone M. (Salerno)
Messina F. (Napoli)
Milazzo G. (Marsala)
Monastra S. (Napoli)
Morisco F. (Napoli)
Napoli L. (Napoli)
Nardone G. (Napoli)
Nuzzo V. (Napoli)
Parisi G. C. (Padova)
Pasquale G. (Napoli)
Persico M. (Salerno)
Puoti C. (Roma)
Rocco A. (Napoli)
Rosina F. (Torino)
Sciambra A. (Napoli)
Stingone M.A. (Napoli)
Vajro P. (Salerno)
Zappalà R. (Napoli)
con il contributo non condizionato di:
Il Corso rientra nell’Educazione Continua in Medicina
e sono stati attribuiti n. 7,5 di Crediti Formativi
da: emanuelasorrentino@libero.it

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16 aprile 2014
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NAPOLI.Convocazione conferenza stampa – mercoledì 16 aprile ore 11.30 Renaissance Naples Hotel Mediterraneo via Ponte di Tappia, 25
Ospedale Monaldi: primo impianto in Italia di un dispositivo all’avanguardia per il trattamento del dolore neuropatico cronico La testimonianza di Giovanna Montesarchio, una delle pazienti operate: “Sono tornata a vivere”
Napoli 16 aprile 2014 – Napoli centro di eccellenza per la terapia del dolore.
L’ospedale Monaldi, che rientra con il Cotugno ed il Cto nell’azienda ospedaliera dei Colli, è la prima struttura italiana e tra le poche in Europa, dove si eseguono interventi di impianto di un nuovo sistema all’avanguardia per il trattamento del dolore neuropatico cronico. Ieri all’hotel Mediterraneo la presentazione dei risultati da parte del dottor Alfonso Papa, responsabile dell’
unità operativa di Terapia Antalgica. Presenti in sala anche Noher Boninsegni di St. Jude Medical, che commercializza questo nuovo neurostimolatore, unico sistema approvato al mondo per la stimolazione del ganglio denominato SCS Axium (Spinal Cord Stimulation) e Giovanna Montesarchio, una delle pazienti a cui è stato impiantato il neurostimolatore.
“Sono tornata a vivere – ha detto la donna -. Ho avuto un trauma alla nascita poi di qui una serie di problemi, tante operazioni e tanti farmaci antinfiammatori assunti prima di sottopormi a questo intervento. Ora mi sento bene. Posso dire di essere tornata a vivere, a credere nel futuro grazie al sostegno del dottor Papa e degli altri medici che mi hanno aiutato”.
Al Monaldi sono stati eseguiti dal dottor Papa già 14 interventi in cui ad ogni paziente è stato impiantato questo piccolo stimolatore che invia impulsi elettrici ad una struttura anatomica all’interno del midollo spinale, chiamata ganglio della radice dorsale.
“Si tratta – spiega il dottor Alfonso Papa – di un importante passo in avanti nel trattamento del dolore cronico. Gli impulsi elettrici interferiscono con il ganglio che è sostanzialmente un ‘centro’ che elabora i segnali nervosi diretti al cervello e, grazie a questa innovativa stimolazione elettrica, il dolore viene rimodulato e bloccato efficacemente. Fino a poco tempo fa era difficile trattare con i metodi tradizionali i casi di lesione nervosa come ad esempio le neuropatie successive ad un intervento al piede, ad una gamba, alla schiena oppure le algie inguinali o toraciche – prosegue il dottor Papa – da oggi invece è possibile l’uso di questa nuova tecnica e le indicazioni sono proprio le sindromi dolorose croniche causate da lesioni del sistema nervoso periferico, che interessano parti del corpo difficili da raggiungere con la normale tecnica di stimolazione. Il nuovo trattamento mediante stimolazione del ganglio è la prima forma di stimolazione del midollo che raggiunge precisamente il nodulo di nervi presenti al suo interno stimolando le aree tipicamente difficili da trattare in maniera mirata. Inoltre, questo trattamento offre diversi importanti vantaggi: diminuiscono gli effetti collaterali e le complicanze e di conseguenza la necessità di ulteriori interventi chirurgici; il consumo di energia è estremamente limitato e i pazienti non devono costantemente calibrare il loro apparecchio”, conclude il dottor Papa.
IL DOLORE CRONICO
Il dolore cronico ha raggiunto livelli allarmanti: oltre 12 milioni di persone ne soffre in Italia (circa il 21 % della popolazione, così come riportato dalle ricerche AISD – Associazione italiana per lo studio del dolore – Gfk Eurisko e Pain in Europe.
In Europa si sale a 100 milioni di persone, una condizione che può provocare conseguenze gravi. I pazienti affetti da dolore cronico, oltre a provare costantemente dolore, vengono spesso emarginati con un importante impatto sociale (qualità della vita) ed economico (impossibilità o perdita del lavoro).
Il dolore cronico viene spesso associato al mal di schiena. Il fatto che il dolore neuropatico cronico spesso insorga in seguito ad un intervento chirurgico, invece, è meno risaputo.
Ben 12 milioni di italiani provano dolore dopo una lesione nervosa conseguente ad un intervento chirurgico o ad un trauma. Il 5% di tutte le operazioni di ernia ed il 30% di tutte le mastectomie hanno come conseguenza il dolore cronico.
Terapia Antalgica, Presidio Ospedaliero Monaldi di Napoli
Il reparto di Terapia antalgica dell’Ospedale Monaldi di Napoli, situato in via Leonardo Bianchi, ha come Dirigente responsabile il dottor Alfonso Papa.
Il reparto, fortemente voluto dal direttore generale dell’azienda ospedaliera dei Colli Antonio Giordano, è una struttura semplice dipartimentale U.O.S.D.
afferente al Dipartimento Area Critica che svolge attività di Terapia Antalgica, effettuando terapie con farmaci, analgesia e anestesia loco- regionale, tecniche chirurgiche, terapia fisica, tecniche di stimolazione elettrica, neuromodulazione midollare e ozonoterapia. Info e prenotazioni
ambulatoriali: 800 887 086.
Ufficio Stampa
Emanuela Sorrentino
emanuelasorrentino@libero.it
+39 3334765246

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13 aprile 2014
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All’Ospedale Monaldi il primo impianto in Italia di un dispositivo all’
avanguardia per il trattamento del dolore neuropatico cronico
L’impegno dell’azienda ospedaliera nel finanziare questi congegni di alta tecnologia
Napoli centro di eccellenza per curare il dolore. Mercoledì 16 aprile al
Renaissance Naples Hotel Mediterraneo, via Ponte di Tappia, 25 (sala Nelson)
alle ore 11.30 il dottor Alfonso Papa, direttore dell’Unità Operativa di
Terapia Antalgica dell’ospedale Monaldi di Napoli presenterà i risultati
ottenuti relativi agli impianti di neurostimolazione Scs Axium (piccolo
stimolatore che invia impulsi elettrici ad una struttura anatomica all’interno
del midollo spinale, chiamata ganglio della radice dorsale), impiantati per
la prima volta in Italia proprio nel presidio che rientra nell’azienda
ospedaliera dei Colli (Monaldi, Cotugno, Cto).
Il neurostimolatore SCS Axium (Spinal Cord Stimulation), commercializzato
dalla multinazionale americana St. Jude Medical, è l’unico sistema approvato
al mondo per la stimolazione del ganglio. Presenti in sala gli esperti della multinazionale ed una paziente che si è sottoposta all’intervento e che fornirà la sua testimonianza. Durante la presentazione verrà sottolineato che l’ospedale Monaldi (900 interventi annui di terapia antalgica) è tra i pochi in Europa dove si praticano con frequenza questi ed altri particolari interventi.
Verranno inoltre forniti dati sul dolore in Italia, su come individuarlo e
curarlo.
Ufficio Stampa
Emanuela Sorrentino
emanuelasorrentino@libero.it
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emanuelasorrentino@libero.it

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NAPOLI, 22 novembre 2013
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REUMATOLOGIA 2.0 . ARRIVA L’APP GRATUITA DELL’ASSOCIAZIONE ANMAR
– Le nuove tecnologie in aiuto di chi soffre di malattie reumatiche. Arriva su tutti i terminali Android l’app gratuita dell’Associazione Nazionale Malati Reumatici onlus (ANMAR), ricca di informazioni e punti di riferimento per le realtà regionali della penisola. La presentazione ufficiale avverrà in occasione della Sessione ANMAR ‘Malati reumatici: riconquistare il diritto alla salute’, promossa nell’ambito del Congresso nazionale SIR (Società Italiana di Reumatologia), di fine mese a Napoli.
L’applicazione, presto anche per dispositivi Apple, si scarica su ‘Play store’ ed è strutturata in cinque aree tematiche, la prima delle quali contiene informazioni sulle principali malattie reumatiche (Artrite Reumatoide, Artrosi, Osteoporosi, Sclerodermia, Lupus), cenni storici, manifestazione della malattia
ed extrarticolari, sintomi, evoluzione, diagnosi, causa, terapia farmacologia e
trattamenti non farmacologici.
Accanto si ha la schermata ‘Centri e contatti’, con tutti i riferimenti con numeri di telefono indirizzi ed email dei centri regionali, e quella del Numero Verde 800-910.625, che si può chiamare direttamente dall’applicazione.
C’è quindi la scheda con la struttura
organizzativa di ANMAR e infine quella che si apre sul sito ufficiale dell’
associazione (www.anmar-italia.it), con tutte le ultime novità in ambito
reumatologico.
«L’applicazione, totalmente gratuita, rientra nella scelta di esser più presenti sulle nuove piattaforme tecnologiche, forti anche del
successo della nostra pagina Facebook, che conta 1200 utenti, molto attivi
quotidianamente –spiega Gabriella Voltan, presidente ANMAR- A ciò si aggiunge il potenziamento del sito internet, che rappresenta davvero una ‘miniera’ di informazioni per i pazienti italiani e le loro famiglie». Gli incontri dell’Associazione ANMAR presso la Mostra d’Oltremare sono previsti il 29 e 30 novembre.
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Il primo giorno, con inizio alle 14.20, si parlerà di ‘Malattie reumatiche: funzioni, ruoli, responsabilità, attuali criticità e prospettive’,
con la partecipazione di Gabriella Voltan, presidente ANMAR, e del prof. Marco Matucci Cerinic, presidente SIR. Invitati anche rappresentanti delle
Istituzioni, di Cittadinanzattiva e specialisti.
La seconda sessione delle
16.50 invece si concentrerà sui pregi e difetti della reumatologia e la
partecipazione di responsabili delle unità operative di reumatologia italiane.
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Sabato 30 novembre invece si farà il punto su progetti, idee e buona pratica
con i presidenti delle associazioni regionali (www.anmar-italia.it , numero
verde 800-910.625).
Ufficio Stampa ANMAR
Globalnewsmedia Sagl
ufficio.stampa.anmar@gmail.com
da: emanuelasorrentino@libero.it

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19 novembre 2013
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A NAPOLI ESPERTI A CONFRONTO SU MALATTIE DEL FEGATO, IN CAMPANIA ALTA INCIDENZA.
Convegno il 18 e 19 a Napoli
via Partenope, al centro congressi
dell’università Federico II.
Si è conclusa la due giorni incentrata sull’Epatologia nel terzo millennio.
Dopo le sezioni dedicate a intestino-fegato, all’epatocarcinoma e ai dati
diffusi relativi all’alta percentuale di incidenza, in Campania, di malattie
epatiche virus correlate – coordinata dal dottor Ernesto Claar -, spazio alla
giornata presieduta dal dottor Nicolino Esposito e coordinata dal dottor
Alberto Forni, sempre nell’ambito della seconda edizione del corso organizzata
dai medici e dalla direzione dell’Ospedale Evangelico Villa Betania.
Nella sala del centro congressi dell’università Federico II in via Partenope
la sessione mattutina e pomerdiana dedicata alla gestione integrata del
paziente critico con i progressi della terapia farmacologica in ambito
cardiologico (terapie anticoagulanti orali).
Sottolineata, inoltre, l’
importanza della diagnostica ecografica in emergenza e al letto del paziente (diagnostica bedside).
A partecipare sono stati medici di ospedali napoletani e non solo che si sono confrontati su nuove terapie e casi clinici.

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18 novembre 2013
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Epatologia in Campania: Rete ospedaliera inadeguata e alta incidenza di malattie
“In Campania c’è la più alta prevalenza ed incidenza di malattie epatiche
virus correlate: prevalenza Epatite C in Italia 3% popolazione, in Campania
fino al 14% in alcune aree, e solo una piccola percentuale di pazienti viene
sottoposta ai trattamenti antivirali oggi efficacissimi, poi nella nostra
regione a fronte di una forte richiesta di salute per malattie epatiche c’è il
4% di ospedalizzazione contro meno dell’1% nelle regioni del nord. Vi è, però, una rete ospedaliera inadeguata e non razionalmente distribuita sul
territorio”. Lo afferma il dottor Ernesto Claar, responsabile dell’ambulatorio di Epatologia e Nutrizione clinica dell’Ospedale Evangelico Villa Betania e
segretario regionale Aigo Campania, Associazione Italiana Gastroenterologi
Ospedalieri.
I dati emersi sono emersi durante
“L’Epatologia nel terzo millennio”, al
centro congressi dell’università Federico II in via Partenope dove oggi e domani numerosi specialisti si confrontano sullo “stato di salute”, soprattutto in Campania, in riferimento a patologie epatiche e cardiovascolari. Presidente della prima giornata di corso è il dottor Antonio Sciambra, coordinatore il dottor Claar.
Le strutture di Gastroenterologia (dati censimento Aigo) in grado di gestire
il paziente in regime di ricovero sono 6 a Napoli (su 10 presenti) e 13 in
tutta la Campania (Salerno: 2; Caserta: 3; Benevento: 0 – U.O.C. recentemente
soppressa; Avellino: 1). “Solo una piccola percentuale di pazienti viene
pertanto ricoverata in reparti specialistici: ciò condiziona in alcuni casi la prognosi (emorragia digestiva), sempre la durata della degenza e la spesa sanitaria (dati Libro Bianco della Gastroenterologia Italiana). Inoltre, a fronte di numerosissimi pazienti affetti da epatite C, sono poche le strutture in grado di fornire adeguata assistenza e, quindi, in grado di seguire la gestione dei farmaci antivirali di ultima generazione”, conclude Claar.
Domani a partire dalle 9.30 la giornata dedicata ad una nuova gestione integrata del paziente critico con gli interventi, tra gli altri, dei medici Nicolino Esposito ed Alberto Forni, rispettivamente presidente e coordinatore della giornata conclusiva del corso.
Info: Emanuela Sorrentino
3334765246
emanuelasorrentino@libero.it

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15 novembre 2013
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Napoli, esperti a confronto su epatologia la Campania maglia nera per donazioni e primato per incidenza patologie.
“In Campania c’è la più alta prevalenza ed incidenza di malattie epatiche e
virus: prevalenza Epatite C in Italia 3% popolazione, in Campania fino al 14%
in alcune aree, e solo una piccola percentuale di pazienti – meno del 2% –
viene sottoposta a i trattamenti antivirali”. È solo uno dei dati anticipati dal dottor Ernesto Claar, coordinatore della due giorni su “Epatologia nel III millennio” che si terrà lunedì e martedì in via Partenope, al centro congressi
dell’università Federico II.
E non è tutto: la Campania è la regione con il più alto indice di mortalità per cirrosi ed epatocarcinoma. A fronte di tutto questo e quindi in base alla crescente richiesta di trapianti, la Campania – in proporzione alla popolazione – è tra le regioni con il più basso indice di donazione di organi.
Tanti i dati che verranno resi noti al convegno, con esempi pratici, analisi statistiche ed approfondimenti. “Anche per questo motivo – spiega il dottor Ernesto Claar -, l’Ospedale Evangelico Villa Betania ha iniziato, in collaborazione con il Comitato Area Trapianti dell’ASL Na1 ed in partnership con Aido (Associazione Italiana Donazione Organi) una campagna
di comunicazione volta a sensibilizzare
la popolazione sul tema della donazione
di organi”.
– Lunedì si comincia alle ore 9 con il saluto delle autorità ed i primi interventi del dottor Ernesto Claar e del dottor Antonio Sciambra
rispettivamente responsabile scientifico e presidente del corso.
– Martedì, invece, focus sulla gestione integrata del paziente critico a cura del dottor Nicolino Esposito, che nella sua relazione si soffermerà soprattutto sulle “rivoluzioni terapeutiche nell’ambito dei nuovi agenti anticoagulanti, sulla
gestione del paziente con sindome coronarica acuta sul territorio e sulla
diagnostica bedside in emergenza”.
Il programma della due giorni prevede
interventi di specialisti di fama nazionale ed
europea che faranno il punto della situazione su “terapie innovative” e “stato di salute” in Campania.
info:Emanuela Sorrentino +39 3334765246
emanuelasorrentino@libero.it

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14 novembre 2013
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La giornata del cuore: a Torre del Greco l’importanza dei defibrillatori
Gli esperti: “Si potrebbero evitare molte delle 40mila morti improvvise l’
anno”
In Italia circa 40mila decessi sono dovuti alle cosiddette “morti
improvvise”, cioè a problemi cardiaci che si presentano per la prima volta in
persone apparentemente sane.
In molti di questi casi basterebbe un defibrillatore a salvare vite umane.
È il dato più significativo emerso oggi nel corso del convegno “La giornata del cuore” svoltosi all’hotel Poseidon di Torre del Greco e organizzato dall’associazione Pragma, in collaborazione con Ami Italia,
fondazione Bartolo Longo III millennio e Givova.
A sottolineare questi dati,
nel suo intervento, il dottor Giuseppe Satriano, che ha anche evidenziato
come “in questi casi è importante intervenire nell’arco di 3-5 minuti”.
In precedenza Sergio Amitrano della fondazione Bartolo Longo III millennio ha voluto dedicare la manifestazione a “Domenico e Gabriele, due giovani di
Pompei morti improvvisamente senza che nessuno riuscisse a fare nulla.
Domenico aveva 22 anni ed è stato colto da malore in casa, mentre Gabriele a soli 15 anni ha perso la vita mentre giocava a calcio in un campetto dove non c’era nemmeno un adulto.
Il fatto è accaduto a marzo e da allora il campo è sotto sequestro”.
Sull’importanza dell’uso dei defibrillatori dove si svolgono manifestazioni sportive, anche dilettantistiche, ha puntato l’attenzione Augusto D’Aniello,
che è anche medico sportivo della Nocerina calcio.
“Il caso Morosini – ha detto – ha scosso la coscienza di molti, perché le immagini della tragica morte del
giocare del Livorno hanno fatto il giro dei telegiornali e sono state viste
da milioni di persone.
Molti hanno puntato l’attenzione sull’ambulanza bloccata ma quello che invece mi ha colpito quel giorno è stata l’impreparazione di chi
avrebbe dovuto praticare i primi interventi sullo sfortunato ragazzo”. Un tema ripreso dall’allenatore dell’Arzano volley, Antonio Piscopo: “Come nel calcio
c’è stato Morisini, nella pallavolo c’è stata la morte di Vigor Bovolenta.
Anche in quel caso non c’era un defibrillatore. Giusto lo spirito del decreto Balduzzi, che impone la presenza di defibrillatori durante manifestazioni sportive e allenamenti, ma spesso le società devono fare i conti con problemi economici.
Ad Arzano, ad esempio, abbiamo sfruttato il sostegno di uno
sponsor per dotarci del defibrillatore. Collaboro con diverse scuole e agli
istituti impongo di promuovere collette per acquistare questo macchinario”.
A margine dell’incontro ci sono state anche dimostrazioni da parte degli addetti di Ami Italia su manichini.
emanuelasorrentino@libero.it

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9 novembre 2013
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Epatologia nel terzo millennio.
La Campania è la regione con il più alto indice di mortalità per cirrosi ed
epatocarcinoma. Tasso mortalità per cirrosi epatica: 20.6 per centomila
abitanti contro 14.2 nazionale. Incidenza di epatocarcinoma a Napoli e
provincia: 67/centomila abitanti contro 37/ media nazionale.
A fronte di tutto questo e quindi in base alla crescente richiesta di trapianti, la Campania – in proporzione alla popolazione – è tra le regioni con il più basso indice di donazione di organi.
“Anche per questo motivo – spiega il dottor Ernesto Claar -, l’Ospedale Evangelico Villa Betania ha iniziato, in collaborazione con il Comitato Area Trapianti dell’ASL Na1 ed in partnership con AIDO (Associazione
Italiana Donazione Organi) una campagna di comunicazione volta a ensibilizzare
la popolazione sul tema della donazione di organi”.
Di questo e di molto altro si discuterà nell’ambito de “L’Epatologia nel III
millennio”: la seconda edizione del corso di aggiornamento coordinato dallo
stesso dottor Ernesto Claar (presidente è invece il dottor Antonio Sciambra)
che si terrà il 18 ed il 19 novembre in via Partenope, al centro congressi
dell’università Federico II.
Due giorni in cui si susseguiranno gli
interventi di specialisti italiani ed europei su nuove terapie, assistenza al paziente epatopatico, trapianti di fegato, malattia epatica in gravidanza. Nel secondo giorno, invece, focus sulla gestione integrata del paziente critico a cura del dottor Nicolino Esposito.
Tanti i dati che verranno resi noti al convegno, con esempi pratici, analisi
statistiche ed approfondimenti e ci si soffermerà sul fatto che in Campania c’
è la più alta prevalenza ed incidenza di malattie epatiche e virus: prevalenza Epatite C in Italia 3% popolazione, in Campania fino al 14% in alcune aree.
In Italia meridionale oltre il 40% dei bambini in età scolare elementare è
obesa. La steatosi epatica (fegato grasso) è presente nel 70% degli obesi e nel 35% dei non obesi.
La steatosi epatica non alcolica è l’espressione epatica della Sindome Metabolica (obesità viscerale, diabete, insulino resistenza, ipertrigliceridemia, ipertensione arteriosa).
Il grasso al fegato si comporta come un virus. La steatosi può trasformarsi in steatoepatite, cirrosi epatica ed epatocarcinoma. Un paziente con steatosi su 20 sviluppa steatoepatite
(NASH).
Info stampa
Emanuela Sorrentino 3334765246
emanuelasorrentino@libero.it

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Domenica 26 maggio 2013
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NAPOLI Giornata del Sollievo, domenica all’ospedale Monaldi visite gratuite nell’ambulatorio di terapia antalgica
Domenica 26 maggio è la Giornata del sollievo dalla sofferenza. Visite gratuite e ambulatori aperti.
Il Ministero della salute – Conferenza delle regioni – in collaborazione col
la fondazione Gigi Ghirotti ha indetto per il 26 maggio la XII giornata del
sollievo dalla sofferenza.
Per l’occasione l’Ospedale Monaldi di Napoli, facente parte dell’azienda
ospedaliera dei Colli, ha previsto l’apertura degli ambulatori (reparto terapia antalgiica piano 6) nella giornata di domenica dalle 9 alle 17.
Verranno effettuate visite gratuite senza necessità di prenotazione,
impegnativa e ticket sanitario.
Sarà possibile effettuare per i pazienti più gravi il consulto senza paziente esibendo la documentazione clinica.
Le patologie più comunemente trattate dal centro coordinato dal dottor Alfonso Papa sono: dolore oncologico, mal di schiena cronico, neuropatie, dolore delle articolazioni (ginocchia spalle ecc), dolore post herpes zoster, nevralgie facciali croniche dolore successivo ad interventi chirurgici alla schiena, neuropatie del pavimento pelvico.
da: emanuelasorrentino@libero.it

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Napoli, 15 maggio 2013
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ALTS, ASSOCIAZIONE LOTTA TUMORI AL SENO,le news a cura di Emanuela Sorrentino
A NAPOLI VENERDI’ LA TERZA TAPPA DELL’INNOVATIVO PROGETTO DI FORMAZIONE DEDICATO AGLI EMATOLOGI “I-CHROMYK”
Presso la Mostra d’Oltremare, una struttura mobile all’avanguardia – il CELL EXPLORER – ospiterà tecnologie interattive per formare gli ematologi sulle nuove frontiere della terapia contro la leucemia mieloide cronica.
– Napoli sarà protagonista di un innovativo progetto di formazione medico-scientifica basato sulla teoria dell’experential learning per aggiornare gli specialisti in ematologia sulle potenzialità delle nuove terapie per la Leucemia Mieloide Cronica.
Il progetto, denominato “I-Chromyk (Interactive experience on CHROnic MYeloid leuKemia) è promosso dall’azienda farmaceutica Novartis nell’ambito del suo impegno nella lotta contro la Leucemia Mieloide Cronica con la collaborazione tecnica del Center for Experential Learning (CELL) di Padova.
Una struttura mobile all’avanguardia, il cosiddetto CELL EXPLORER, posizionato il 17 Maggio presso la Mostra d’Oltremare, sarà a disposizione degli ematologi che potranno vivere un’esperienza coinvolgente con l’utilizzo di tecnologie altamente interattive che consentiranno ai partecipanti di interagire in tempo reale con dei pazienti-attori e discutere con i colleghi sulle opzioni terapeutiche più adeguate per i diversi casi affrontati.
La Leucemia Mieloide Cronica (LMC) è una neoplasia maligna causata da un’
alterazione acquisita della cellula staminale totipotente del midollo osseo, quella cioè dalla quale si originano tutte le altre cellule del sangue. Negli adulti la LMC rappresenta circa il 15-20% di tutti i casi di leucemie.
In Italia ogni anno vengono diagnosticati circa 700-800 nuovi pazienti.
L’obiettivo del progetto I-Chromyk è di formare gli specialisti ematologi sull’
identificazione del paziente con leucemia mieloide cronica che può beneficiare dell’utilizzo dei trattamenti di seconda generazione, in particolare nilotinib, farmaco che sta positivamente cambiando la prospettiva di vita dei pazienti.
“Attualmente l’aspettativa di vita dei pazienti è quasi uguale a quello della popolazione generale, ma la grande novità è che oggi con l’arrivo dei nuovi farmaci come nilotinib, il nostro obiettivo è diventato ancora più
ambizioso: interrompere la terapia senza che la malattia si possa ripresentare e arrivare quindi a una vera e propria ‘guarigione’” commenta il prof. Fabrizio Pane, Professore Ordinario di Ematologia – Direttore U.O. di Ematologia e Trapianti di Midollo Azienda Ospedaliera Universitaria Federico II di Napoli, Presidente della Società Italiana di Ematologia (SIE), “La terapia con nilotinib si è rivelata infatti estremamente efficace nel consentire ad un significativo numero di pazienti di raggiungere in tempi molto brevi la risposta molecolare completa, cioè una riduzione così consistente della massa leucemica tale da poter iniziare a considerare la possibilità di sospendere il trattamento”.
In questo scenario, il progetto I-Chromyk è particolarmente rilevante perché va incontro alle necessità di aggiornamento degli specialisti ematologi, raggiungendoli nella propria città per prepararli all’utilizzo più appropriato delle moderne terapie attraverso le tecnologie più innovative ad oggi disponibili.
“L’innovazione terapeutica in ematologia si muove molto velocemente e richiede quindi uno sforzo di aggiornamento continuo da parte degli ematologi affinché le potenzialità delle nuove terapie siano colte pienamente a beneficio dei pazienti” continua il prof. Fabrizio Pane “Di pari passo cresce dunque la necessità di disporre di progetti educazionali sempre più efficaci come I- Chromyk che, avvalendosi della metodologia esperienziale supportata da tecnologie sofisticate, coinvolgerà i discenti direttamente e potrà consentire un miglior apprendimento”.
Napoli è la terza tappa del Tour che toccherà nelle prossime settimane altre città italiane.

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Napoli, 7 maggio 2013.
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Si chiama “Mamme in salute” ed è la nuova iniziativa dell’Alts, l’associazione lotta ai tumori del seno, che per due giorni offre visite senologiche gratuite per favorire la prevenzione.
E così la festa della mamma diventa l’occasione per pensare anche alla propria salute, in maniera gratuita.
Il Camper Donna domenica 12 maggio sosterà dalle 10 alle 13 presso la Parrocchia Beata Vergine di Lourdes, via Lago Lucrino e dalle 17 alle 19 presso la Parrocchia di Sant’ Antonio Abate, in piazza Carlo III.
Inoltre, si faranno visite gratuite presso la sede dell’Alts in corso Umberto I n. 35, venerdì dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 17 (per prenotazioni 081. 5511045). “Anche la prevenzione costa – spiega il professor Giuseppe D’Aiuto direttore del dipartimento di senologia del Pascale e fondatore dell’Alts – e una donna su tre non avendo reddito, rinuncia alla prevenzione”. “Si tratta di un’iniziativa di welfare sociale che rafforza le sinergie tra il mondo del volontariato e la sanità pubblica, particolarmente significativa per l’attuazione della sussidiarietà orizzontale in un periodo di crisi come quello che stiamo vivendo”, afferma Nunzia Nappo, coordinatrice scientifica dell’Alts e docente di economia alla Federico II.
I dati dell’Istat pubblicati in questi giorni mostrano che la disoccupazione femminile ha raggiunto livelli record. Nel nostro Paese il 40% delle donne non ha un’occupazione: il disagio occupazionale diventa ancora più critico nel Meridione. Non disponendo di un reddito una donna su tre non fa prevenzione. Mentre quelle che fanno un controllo al seno, in quanto sostenute dalla famiglia, tendono a rimandarlo. Questo, mette in evidenza Giuseppe D’Aiuto, sta producendo un incremento del numero di casi a media gravità.
Un’ulteriore conseguenza del disagio occupazionale è la difficoltà a pianificare la vita che implica un ritardo nella prima gravidanza. Il 70% delle donne diviene mamma al di sopra dei 40 anni e ciò costituisce un fattore di rischio.
Al di sotto dei 45 anni non viene assicurata alle donne una copertura di screening gratuito e nemmeno per quelle ad “alto rischio” e cioè con i test genetici positivi (BRCA 1 e 2) a fronte di una aumentata incidenza verificata negli ultimi anni nella fascia giovane della popolazione femminile.
da: emanuelasorrentino@libero.it

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4 maggio 2013
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“Rose rosa”, numerose visite gratuite alle donne nel mese della prevenzione nei locali della Chiesa evangelica luterana di Torre Annunziata con psicologi, ginecologi e senologi.
La referente, Cordelia Vitiello, (nella foto): “Prossimamente altre iniziative con il Comune e nelle scuole”.
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Non giovanissima, spesso lontana dalle strutture ospedaliere e anche straniera. È l’identikit della “donna tipo” che ha risposto positivamente a Rose rosa, il progetto pilota promosso lo scorso mese di aprile dalla comunità di Torre Annunziata della Chiesa evangelica luterana grazie all’impegno di Cordelia Vitiello, Vicepresidente del Concistoro della Chiesa evangelica luterana in Italia e referente per il Sud della Rete delle donne.
L’iniziativa, che ha visto l’attivazione di speciali ambulatori totalmente gratuiti con la presenza di psicologi, ginecologi e senologi nei quattro martedì del mese di aprile, ha fatto riscontrare una buona partecipazione di donne che hanno approfittato del fatto che i medici si siano “allontanati” dai luoghi loro più usuali (centri di riferimento e ambulatori) per avvicinarsi alla gente.
Nel corso degli incontri pomeridiani, si sono presentate quasi quaranta donne e la prima sorpresa è stata che – nonostante ci si aspettasse una partecipazione soprattutto di ragazze, spesso più facili a “distrazioni”
rispetto ai controlli medici – a partecipare siano state soprattutto pazienti non più giovanissime.
“Sono arrivate persone anche da Torre del Greco e Napoli – dice Cordelia Vitiello – oltre ovviamente da Torre Annunziata. In molti casi cercavano sostegno e consigli, anche se in alcune circostanze i medici si sono visti costretti a indirizzarle verso strutture specialistiche per meglio valutare il loro stato di salute”.
Spetterà ora agli specialisti dell’Ospedale Villa Betania, che ha sostenuto la manifestazione, instradare le pazienti verso il più idoneo percorso di cure e recupero.
Diverse anche le cittadine straniere, a sottolineare che anche in questa particolare fascia della popolazione impera una scarsa attenzione alla propria salute.
A partecipare alle sedute la psicologa Nicoletta Sansone, il senologo Pierfrancesco Maione e i ginecologi Paolo Puggina, Francesco La Rezza e Valentino Giordano e l’ostetrica Daniela Capasso.
Il progetto pilota si è concluso ad aprile, ma già nelle prossime settimane potrebbe esserci una nuova giornata di visite gratuite, grazie all’
interessamento del sindaco di Torre Annunziata, Giosuè Starita:
“Ho personalmente contattato il primo cittadino – prosegue la referente della Chiesa evangelica luterana – e mi ha assicurato che è suo intento riprendere il progetto in collaborazione con il Cmo centro polidiagnostico. Abbiamo già ipotizzato una giornata legata alla prevenzione a fine maggio che potrebbe concludersi con un seminario sui risultati del progetto e su quanto ancora occorre fare per superare le criticità”.
Alla manifestazione Rose rosa hanno fornito il loro sostegno tra gli altri la Cgil, la Federconsumatori e l’Udi (Unione donne italiane) che hanno anche distribuito alla cittadinanza il materiale informativo. “Presto l’iniziativa – conclude Cordelia Vitiello – potrebbe poi sbarcare nelle scuole. Durante il lavoro svolto in queste settimane, infatti, ho ricevuto l’invito di un preside di un istituto scolastico di Castellammare di Stabia, che mi ha chiesto di portare l’iniziativa nella sua scuola, al fine di mettere a disposizione delle sue iscritte un ambiente più consono a preservare la loro riservatezza”.
emanuelasorrentino@libero.it

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22 aprile 2013
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l CoNPass, il coordinamento nazionale dei professori associati ha fatto il punto della situazione nelle università pubbliche a tre anni dall’entrata in vigore della riforma del governo Berlusconi.
Calo d’iscrizioni, fuga dei cervelli verso gli atenei del Nord e fuori dal territorio nazionale, chiusura di corsi di laurea, blocco dell’arruolamento dei giovani e delle legittime progressioni di carriera di tutte le componenti del mondo dell’università e della ricerca scientifica.
“La riforma Gelmini ha prodotto come risultato il calo di iscrizioni alle università italiane e in particolare negli atenei del Mezzogiorno, con un significativo decremento per quanto riguarda la Federico II, la più grande università del Sud?”, spiegano durante l’incontro pubblico i rappresentanti del CoNPAss.
“In Italia stiamo procedendo esattamente nella direzione opposta rispetto ai paesi europei in materia di istruzione, formazione e ricerca”, attacca Cesare Formisano, professore associato di Chirurgia generale della Federico II, e aggiunge: “Le conseguenze della riforma sui professori associati sono devastanti, visto che ci sono enormi difficoltà nell’accesso al ruolo di ordinario”.
L’allarme è ribadito da Umberto Caturano, associato di Progettazione tecnologica dell’architettura sempre della Federico II: “Dopo un periodo di grave sbandamento – afferma – in questa fase abbiamo imboccato un percorso di assestamento alla riforma stessa. Purtroppo i dati forniti dal Censis sul diritto alla studio testimoniano che la strada è decisamente in salita”.
Alberto Incoronato, responsabile del Cipur nel suo intervento ha focalizzato l’attenzione sulle modalità di “reclutamento” dei professori interni agli atenei.
da: emanuelasorrentino@libero.it

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21 aprile 2013
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NAPOLI. IL PROGETTO DELL’ALTS:MOSAICO DELLE EMOZIONI
Iscizioni ancora aperte.
Teatro terapia, scrittura creativa e realizzazione di bijoux: sono i laboratori gratuiti dell’Alts, l’associazione per la lotta ai tumori del seno, che ha lanciato da alcuni mesi il progetto il “Mosaico delle Emozioni”, finanziato dal Csv, il Centro Servizi Volontariato di Napoli.
Il progetto, che nei prossimi giorni vedrà l’attivazione di altri tre corsi laboratoriali, intende avvicinare tutte le donne alla prevenzione dei tumori del seno, contrastando le difficoltà che la maggior parte di loro ancora incontra soprattutto nelle fasce sociali più disagiate.
Iscrizioni ancora aperte: spazio a teatro terapia il martedì; alle successive sessioni di scrittura creativa e bigiotteria in compagnia di tutor che sono già in agenda.
Creare spazi di incontro tra donne e momenti esperienziali legati ad attività creative sono la finalità del progetto dell’Alts, la cui referente è Nunzia Nappo, docente di Economia alla “Federico II” e componente del coordinamento scientifico dell’Associazione.
“I tumori del seno in Campania hanno raggiunto una prevalenza di 35.000 donne/anno, conferendo al problema una dimensione sanitaria mai registrata prima.
Questo incremento genera di per sé nuove istanze di salute e un diffuso senso di preoccupazione, strutturando i “nuovi bisogni assistenziali”.
Bisogna compiere un grande sforzo e facilitare l’accesso alla prevenzione del mondo femminile nella lotta ai tumori mammari.
Favorire l’aggregazione tra le donne costituisce l’idea fondante di questo progetto”, così spiega Giuseppe D’Aiuto, fondatore dell’Alts e direttore del dipartimento di Senologia dell’Istituto Pascale di Napoli, parlando dell’insorgenza del tumore del seno alla luce degli ultimi dati raccolti presso il Centro Oncologico del Sud Italia.
Info e modalità di iscrizione e partecipazione:
Alts – 0815511045
info@alts.it – www.alts.it
da: emanuelasorrentino@libero.it


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