Il chiudersi della stagione delle crociere offre all’autorità portuale l’occasione per tirare le somme e dare i dati di quella che, si afferma, è una «costante ascesa dello scalo partenopeo». Le cifre ufficiali. In un quadro che si giudica nel complesso roseo, il dato che suscita la maggiore soddisfazione è quello sulle crociere, segnatamente per il mese di agosto. Il numero dei crocieristi è aumentato – si afferma in un comunicato stampa – del 25,3% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Non solo: l’approdo di un maggior numero di navi e la presenza di nuove linee marittime fanno aumentare in maniera consistente il traffico passeggeri non solo nel settore crocieristico ma anche nelle cosiddette Autostrade del mare, nei primi otto mesi di quest’anno. Le Autostrade del mare – i collegamenti con le isole maggiori (Sicilia e Sardegna) – sono state percorse da 640mila passeggeri contro i 615mila dello stesso periodo dello scorso anno con un incremento del 4,1%. Questo per quel che riguarda l’Italia. Ci sono anche i collegamenti di recente istituzione con la Tunisia ed il Marocco che registrano un traffico di 13.500 passeggeri a fronte dei 13mila dello scorso anno: incremento denunciato del 3,8%. Per il settore crocieristico la conta dei passeggeri, si è detto, è confortante: 472.600 passeggeri da gennaio ad agosto che, a fronte dei 383.641 crocieristi dello scorso periodo dell’anno, fanno un aumento del 23,2 per cento. Buoni anche i dati sul movimento dei veicoli commerciali tra Napoli, Palermo e Catania: si registra all’imbarco ed allo sbarco un incremento del 27,3% con 152mila unità a fronte delle 132mila dello scorso anno. Anche su questo fronte marcia in maniera soddisfacente il collegamento con la sponda africana del Mediterraneo: sono stati 210 i mezzi commerciali da e per la Tunisia ed il Marocco con un incremento del 5% rispetto allo scorso anno quando furono registrati 200 mezzi circa. Aumenta anche il traffico delle auto al seguito dei passeggeri: 140mila nel periodo gennaio-agosto del 2004 contro le 110mila dello stesso periodo del 2003. Per la Tunisia ed il Marocco l’incremento è stato del 2,5%.
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