PIU’ ACQUISTI E PREZZI IN CALO MA ANCORA LARGA LA FORBICE DAL CAMPO ALLA TAVOLA.
DOMENICA NUOVI APPUNTAMENTI CON IL MERCATO DI CAMPAGNA AMICA E L’ACQUISTO DIRETTO DAGLI AGRICOLTORI A NAPOLI E PORTICI.

Dalle 9 alle 14, di domenica 16 maggio due nuovi appuntamenti con il ‘mercato’ degli agricoltori di ”Campagna Amica”, promosso da Coldiretti a Napoli in Piazza San Vitale in collaborazione con la X municipalità Bagnoli-Fuorigrotta e a Portici con la locale amministrazione Comunale.

Al centro dell’iniziativa l’intento di valorizzare la filiera corta con un rapporto più diretto dal campo alla tavola e vantaggi per le imprese agricole e i consumatori.

L’opportunita’ è quella di acquistare direttamente dagli agricoltori prodotti agroalimentari genuini del territorio a prezzi inferiori di almeno il 30% rispetto a quelli medi di mercato, eccezion fatta per i prodotti tipici di nicchia non comparabili.

Ampia la varietà di produzioni disponibili con maggiori garanzie di genuinità, convenienza, trasparenza, presso gli stand allestiti per il mercato di Campagna Amica.

Sarà possibile acquistare produzioni ortofrutticole di stagione di origine e qualità certa, con il loro contribuito di varietà e freschezza, insieme al miele, alle conserve di ortaggi e frutta di vario genere, agli olii extravergini d’oliva, ai vini, ai formaggi, ai dolci tipici.

“La vendita diretta è una opportunità per il Paese che va a beneficio delle imprese agricole e dei consumatori che possono così garantirsi acquisti sicuri e di qualità al giusto prezzo” afferma la Coldiretti” nel sottolineare che “è anche una occasione far conoscere e divulgare i veri sapori della tradizione italiana per poterli riconoscere in tutte le altre forme di vendita senza cadere nell’inganno del falso made in Italy o degli alimenti transgenici ”.

Secondo quanto emerge da una analisi della Coldiretti in riferimento ai dati Istat sull’inflazione ad aprile 2010, sulla base dei dati Ismea relativi al primo trimestre del 2010 aumentano dell’1,1 per cento gli acquisti familiari di prodotti alimentari delle famiglie italiane dopo che per la prima volta da quasi cinque anni si è verificata una riduzione dei prezzi al consumo.

Ma, se il leggero aumento dei consumi alimentari nel 2010 è stato favorito – sottolinea la Coldiretti – dal contenimento dei prezzi alimentari al consumo che ad aprile si riducono per la prima volta del giugno 2005 facendo segnare un calo medio dello 0,2 per cento su base annua, con il prezzo della pasta che è sceso dell’1,6 per cento, quello del latte dell’1,9 per cento, la frutta del 5,2 per cento ed i vegetali dello 0,4 per cento, in realtà la riduzione avrebbe dovuto essere ben piu’ rilevante se si considera – denuncia la Coldiretti – che nei campi le produzioni agricole sono in piena deflazione con un crollo del 10 per cento su base annuale a marzo.
Un danno per consumatori e imprese agricole causato dalle forti distorsioni presenti nei passaggi dal campo alla tavola che i Mercati di Campagna Amica intendono arginare e rimuovere promuovendo e sostenendo l’acquisto diretto dagli agricoltori.

I prezzi dei prodotti agricoli in campagna – sottolinea la Coldiretti – si sono ridotti drasticamente per gli ortaggi e legumi (-38 per cento) , per la frutta fresca e secca (-21 per cento), per cereali (- 8 per cento) e i vini (-6 per cento) mentre tra i prodotti di allevamento si registrano ribassi del 10 per cento per i volatili domestici e del 4 per cento per i bovini. Ad aumentare – continua la Coldiretti – sono del 10 per cento le uova, seguite dall’8 per cento dei suini, dal 5 per cento degli ovicaprini, dal 4 per cento dei lattiero caseari e del 10 per cento gli oli. I consumatori – sottolinea la Coldiretti – non hanno dunque potuto beneficiare della forte riduzione dei prezzi agricoli, che rischia invece di provocare l’abbandono delle campagne, a causa delle inefficienze e delle speculazioni lungo la filiera agroalimentare.
Pochi centesimi pagati agli agricoltori nei campi diventano euro al consumo con il risultato di un aumento della forbice nel passaggio dei prodotti dal campo alla tavola durante il quale – sostiene la Coldiretti – i prezzi degli alimenti moltiplicano oggi in media cinque volte. Si tratta – conclude la Coldiretti – di un forte ostacolo alla ripresa economica in un Paese dove quasi un euro su quattro si spende per la tavola con gli acquisti di alimentari e bevande che ammontano complessivamente a 215 miliardi di euro all’anno (dei quali 144 a casa e 71 per mangiare fuori), con l’agroalimentare che svolge peraltro una funzione da traino per l’intero Made in Italy all’estero.

da: Nicola Rivieccio [nicola.rivieccio@coldiretti.it]


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