Maggio dei monumenti a Napoli
(1 – 31, maggio)
In un clima di austerità parte la XVI edizione del Maggio dei monumenti dedicata al Barocco e non solo.
Dieci itinerari per conoscere e studiare le principali e più espressive strutture costruite in epoca spagnola. Artefice dell’iniziativa, un estimatore della città partenopea, Vicente Quirante Rives in procinto di lasciare la carica di direttore dell’Istituto Cervantes di Via Nazario Sauro per andare a dirigere un importante istituto culturale di Belo Horizonte in Brasile.
Per l’occasione saranno aperti 13 siti, proposte 80 visite guidate gratuite ( alcune in lingua straniera) lungo i decumani e la parte paesaggistica della città e, durante i week end si terranno eventi sulle cinque arti, Musica, Teatro, Danza, Cinema e Letteratura.
Il programma delle iniziative presentato dal sindaco, dall’assessore allo Sviluppo Mario Raffa, dall’assessore al Decoro e Arredo Urbano, Diego Guida e dall’assessore al Turismo e grandi eventi Valeria Valente che ha dichiarato:
“Abbiamo avuto davvero l’imbarazzo della scelta vista l’enorme quantità di testimonianze barocche o risalenti al periodo spagnolo presenti in città. Speriamo di aver costruito un’occasione significativa per i tanti napoletani e turisti che aspettano il Maggio per conoscere sempre meglio la storia e la cultura della nostra città”.
Costo dell’operazione 1 milione e 200 mila euro, 300mila euro in meno rispetto all’edizione 2009.
L’overture il primo maggio con il concerto della musicista irlandese Sinead O’ Condor, considerata un’icona del mondo rock che si esibirà al Teatro San Carlo, alle ore 21, preceduta alle 20,30 da una piece teatrale di Enzo Moscato, autore di culto la cui opera è molto legata alla tradizione napoletana.
Nella stessa giornata vernissage della mostra Espana Contemporanea, a cura di Demetrio Paparoni, critico d’arte e direttore della Fondazione Tramontano Arte, nelle sale del Castel dell’Ovo aperto tutto il mese.
Saranno esposte opere di artisti spagnoli tra i più rappresentativi della scena attuale facendo notare i punti di contatto tra il barocchismo attuale espresso dall’arte visiva spagnola e quello presente nella cultura napoletana e dal teatro di Enzo Moscato.
Due mostre di fotografie, nell’antisala dei Baroni al Maschio Angioino e all’Istituto di studi filosofici del fotoreporter Enzo Barbieri, La Spagna a Napoli nei luoghi di culto e La terra del fuoco.
Per la prima volta saranno esposti al pubblico, nella sede del Banco di Napoli di Via Toledo, arredi sacri di pregevolissima fattura.
Tra i preziosi esposti: una grande corona in argento dorato; un ostensorio in argento, una Cimasa in argento sbalzato e cesellato del XVII e XIX sec.
Nel secondo week end 7,8 e 9 “La casa di Bernarda Alba” di Garcia Lorca, trasposizione in napoletano di Fortunato Calvino nella Chiesa di Pietrarsa.
Da Venerdi 14 a domenica 16 Immagini, Suoni, Corpi.
Quattro spettacoli diversi, interamente integrati negli scenari architettonici della città, che attraverso la danza e la loro forza comunicativa aiuteranno a svelare il fascino e l’anima di Napoli.
Quarto week end da venerdì 21 a domenica 23: “Napoli e la Spagna, il Barocco nel cinema”.
Il rapporto tra Napoli e Spagna nel cinema ha sicuramente uno dei suoi assi portanti nel parallelo tra Pedro Almodovar e Pappi Corsicato che mettono a confronto le loro affinità e le loro differenze.
Ultimo week end, dal 28 al 30 “I cavalieri del fantastico; eroi di oggi e di ieri tra “Napoli e la Spagna”. Michele Placido, Enzo Moscato, Peppe Barra e Patrizio Rispo racconteranno quattro storie eroiche, diversissime tra loro, lontane nel tempo e nello spazio, diverse per stile ed ispirazione, crudelmente fantastiche e pudicamente reali.
Con la Napoli aragonese, vicereale e borbonica sarà possibile visitare luoghi difficilmente fruibili normalmente, alcune chiese come quella di San Giacomo degli Spagnoli con il monumento sepolcrale del vicerè Pedro de Toledo, la Chiesa dei Girolamini, il complesso dell’ospedale degli Incurabili, la Chiesa di San Marcellino e Festo e visite ai musei e al tesoro di San Gennaro con l’esposizione dei sette busti in argento dei santi patroni della città di origine spagnola.
Interessante l’evento collaterale, che si svolgerà lungo le coste vesuviane, il 9 maggio con la regata “Sulle Rotte dei Borbone”. Partenza da Torre del Greco e arrivo a Torre Annunziata.
Mario Carillo

da: [mcarill@tin.it]


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