NAPOLI CAPITALE DEL BIOLOGICO CON BIO SOTTOCASA MOSTRA MERCATO NAZIONALE DI PRODOTTI BIOLOGICI
Domenica 6 maggio 2011
Napoli Villa Comunale
Stand di degustazione e acquisto, laboratori del gusto e presentazioni di dossier, una giornata interamente dedicata ai prodotti biologici.
Perché scegliere prodotti di qualità che rispettano l’ambiente oggi è possibile. Una risposta alla crisi economica.
Sotto il sole primaverile, va in scena a Napoli domenica 6 maggio dalle 9 alle 17 con aziende provenienti da tutta Italia l’iniziativa Biosottocasa, una giornata interamente dedicata all’agricoltura biologica e ai prodotti della terra, secondo l’idea che
“scegliere prodotti di qualità è importante” con il più grande mercato di prodotti biologici della primavera italiana promosso con le bio-curiosità offerte dagli agricoltori dalla Fondazione Campagna Amica, da Anagribios e Coldiretti con il contributo della Camera di Commercio di Napoli.
Lo scenario è unico, quello della Villa Comunale, nel cuore di Napoli che diventa capitale del biologico sono tanti gli stand che saranno installati, dove si potranno degustare e comprare prodotti tipici, dai cereali, ai legumi, alla frutta e alla verdura, passando per gli oli, i vini, le marmellate, il miele e chi più ne ha più ne metta, tutti prodotti che seguono cicli di produzione rigorosamente controllati e che rispettano l’ambiente.
“Dai prodotti piemontesi ai siciliani, il mercato biologico di Campagna Amica si colora dei prodotti biologici di tutte le Regioni d’Italia“ affermano gli organizzatori.
“Il biologico è una risposta concreta alla crisi economica e climatica – spiega il presidente di Coldiretti Campania Gennarino Masiello – promuoviamo, infatti, un modello economico che crea occupazione giovanile e pone al centro del suo operato il rispetto dell’ambiente e la qualità del cibo”.
Tra le varie iniziative in programma durante la giornata, la presentazione del dossier “I valori del bio”, che pone l’accento su un diverso modello di distribuzione e consumo, evidenziando come i sistemi di distribuzione alternativi, ossia gruppi di acquisto solidale, spaccio in azienda, mercatini bio, mense scolastiche, agriturismi, siano aumentati in media del 76,4% e sono competitivi con i sistemi tradizionali.
Con un aumento record del 7 per cento negli acquisti familiari i prodotti biologici trainano la ripresa del Made in Italy e fanno segnare valori record di crescita sulle tavole degli italiani, afferma la Coldiretti nel sottolineare che in Italia il biologico sviluppa un giro di affari stimato in 3 miliardi di euro anche grazie alle circa 45mila imprese agricole che coltivano e allevano bio su un territorio di oltre un milione di ettari, mentre in Campania le aziende impegnate sono circa 1500 per un volume d’affari complessivo di circa 90 milioni di euro.
Tra le singole referenze bio, le migliori performance di mercato si rilevano nel 2011 per l’ortofrutta fresca e trasformata (+26,6 per cento l’incremento in valore su base annua) e per le uova (+21,8 per cento), mentre gli acquisti di bevande e pane (e suoi sostituti) crescono a ritmi più contenuti (rispettivamente del 5,7 per cento e del 8,7 per cento). Nelle regioni settentrionali si concentra più del 50 per cento degli acquisti nazionali, mentre il centro, inclusa la Sardegna, e il Meridione rappresentano rispettivamente il 30 per cento e il 20 per cento del totale.
Da segnalare nel 2011 anche – continua la Coldiretti – l’aumento del 32 per cento delle aziende agricole dove è possibile acquistare direttamente (2176), quella del 22 per cento degli agriturismi ed il boom dei mercati degli agricoltori evidenziati da Biobank, che confermano la forte crescita di un segmento della popolazione che non si accontenta di acquistare biologico ma che vuole conoscerne anche la provenienza.
A partire dal primo luglio 2011 i prodotti biologici europei sono riconoscibili da una Eurofoglia con dodici stelle bianche su fondo verde brillante con al centro una cometa, ma per garantire la trasparenza – secondo la Coldiretti – occorre anche intervenire per riconoscere la produzione nazionale introducendo al piu’ presto il marchio del biologico italiano, come previsto dal regolamento comunitario, per consentire ai consumatori di fare scelte di acquisto consapevoli sulla reale origine del prodotto acquistato.
Nicola Rivieccio, giornalista
associato all’Arga Campania [nicola.rivieccio@coldiretti.it]
0 commenti