Premio Mustilli 2006
a Fabrizio Bentivoglio l’ormai tradizionale premio diVino

L’attore Fabrizio Bentivoglio si aggiudica quest’anno il premio Mustilli che chiude il Sannio Film Festival: l’ambito riconoscimento consiste in una bottiglia al giorno di casa Mustilli, viticoltori in Sant’Agata dei Goti da 5 generazioni. Sono 365, infatti, le bottiglie messe a disposizione da Leonardo Mustilli che ancora una volta sancisce il binomio tra cultura e buon bere.
L’ormai tradizionale Premio Mustilli viene assegnato ad un nome noto del mondo dello spettacolo e risulta essere tra i riconoscimenti più apprezzati per l’originalità stessa: le 365 bottiglie vengono scelte dal vincitore previa campionatura dell’intera produzione. I vincitori delle passate edizioni, attualmente membri della giuria, sono: Pupi Avati, Ettore Scola, Silvio Orlando, Giancarlo Giannini, Mario Monicelli, Lina Wertmuller, vincitrice dell’edizione 2005. Quest’ultima nella sua qualità di Presidente della giuria raccoglie le segnalazioni di ogni membro formando la rosa dei candidati sulla quale si esprimono, con almeno due preferenze, tutti gli altri giurati.
Sulla base di questa prima votazione viene formata la terna dei finalisti dalla quale dopo una ulteriore votazione viene designato il Vincitore.

Bentivoglio, attore e sceneggiatore, si è guadagnato l’apprezzamento non solo del pubblico ma anche della critica come dimostra la Coppa Volpi, ricevuta nel 1993 a Venezia, per Un’anima divisa in due di Silvio Soldini. Nel 1997 vince il Sacher d’oro, il Ciak d’oro e il David di Donatello come migliore attore per Testimone a rischio. Dopo aver lavorato con autori importanti come i fratelli Taviani ( Le affinità elettive, 1996) Théo Anghelopulos ( L’eternità e un giorno, 1998), Marco Bellocchio (La balia, 1999) Mike Figgis (Hotel, 2001) viene definitivamente consacrato dal film Ricordati di me (2003) di Gabriele Muccino. Da non dimenticare il felice esordio alla regia con il mediometraggio Tipota (1999) poetica riflessione sul labile confine che separa la realtà dalla finzione.
Donatella Bernabò [donatella.bernabo@tiscali.it]


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