Sabato 18, domenica 19 e lunedì 20 febbraio 2017, ore 11:00 e ore 17:00
In_mostra | Jannis Kounellis
un weekend di visite didattiche speciali per celebrare il grande Maestro dell’Arte Povera
Museo MADRE, via Settembrini 79, Napoli
Per tutto il weekend il museo MADRE di Napoli celebra con sei visite didattiche speciali (sabato 18, domenica 19 e lunedì 20 febbraio 2017, ore 11:00 e ore 17:00) l’arte di Jannis Kounellis, il grande artista dell’Arte Povera che aveva scelto l’Italia come nuova patria e stabilito un rapporto strettissimo con Napoli e la Campania, ed in particolare con il MADRE, che al suo nome e alla sua arte è indissolubilmente associato. Protagonista, fin all’apertura del museo nel 2005, della collezione site-specific del museo campano di arte contemporanea con l’installazione Senza titolo, (2005), fu proprio Kounellis a inaugurare gli spazi espositivi al terzo piano del museo dedicati alle mostre temporanee con una sua completa mostra personale (dal 22 aprile al 4 novembre 2006), a cura di Eduardo Cicelyn e Mario Codognato. Kounellis ritorna al MADRE per la mostra collettiva BAROCK. Arte, Scienza, Fede e Tecnologia nell’Età Contemporanea (13 dicembre 2009-05 aprile 2010), per cui realizza appositamente una nuova opera, e, nel 2014, in occasione della mostra Lucio Amelio Dalla Modern Art Agency alla genesi di Terrae Motus (1965-1982). documenti, opere, una storia…(dal 22 novembre 2014 al 09 marzo 2015), in cui decide di presentare una sala monografica che ricostruisce la sua mostra personale, con cui Lucio Amelio inaugurò nel 1969 la nuova sede della Modern Art Agency negli spazi di Palazzo Partanna in Piazza dei Martiri.
il 17 febbraio 2017 nel percorso espositivo del museo MADRE sono presenti complessivamente tre opere dell’artista, attraverso le quali i visitatori potranno ripercorrere, seguendo il racconto degli operatori didattici, la storia stessa delle mostre di Kounellis al MADRE, e la relazione fra l’artista e quello che resterà, per sempre, anche il suo museo.
Partecipazione gratuita
Prenotazione obbligatoria al numero 081 193 13 016 (dal lunedì alla domenica, dalle ore 10:00 alle ore 10:00)
Sabato 18 e domenica 19 febbraio 2017: ingresso a pagamento
Lunedì 20 febbraio 2017: ingresso gratuito
www.madrenapoli.it
ufficio stampa Luisa Maradei 333.5903471 gornalista professionista associata arga campania ufficiostampa@madrenapoli.it
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CULTURA 16 FEBBRAIO 2017 È morto Jannis Kounellis, pittore e scultore
Aveva 80, era nato in Grecia ma si era trasferito in Italia negli anni Cinquanta: è stato uno dei più grandi esponenti dell’arte povera jannis-kounellis (THOMAS SAMSON/AFP/Getty Images) 3.1k
Jannis Kounellis – pittore e scultore greco, esponente della cosiddetta “arte povera” – è morto a 80 anni a Roma, dopo un ricovero a Villa Mafalda. Kounellis era nato in Grecia il 23 marzo 1936 ma aveva vissuto per molti decenni in Italia. Si trasferì a Roma negli anni Cinquanta, per studiare all’Accademia delle belle arti. Nella prima metà degli anni Sessanta si dedicò soprattutto alla pittura, avvicinandosi poi col tempo alla scultura. Kounellis fu associato alla cosiddetta “arte povera” nel 1967: il concetto fu introdotto dal curatore Germano Celant.
Kounellis fece la sua prima importante mostra alla galleria “La Tartaruga” di Roma, in via del Babuino, in pieno centro. Nella seconda metà degli anni Sessanta iniziò a sperimentare con la scultura e con opere più complicate, con diversi materiali. Come ha scritto Raffaella De Santis su Repubblica, mise insieme «animali vivi e putrelle di ferro, sacchi di juta: pezzi di carne e legno». Parlando di Kounellis, De Santis ha anche scritto: «Quando doveva spiegare a chi si era ispirato, quando gli veniva chiesto di fare il nome di un maestro, un modello, lui rispondeva Pollock. Non amava la pop art, ma paragonava Pollock ai grandi innovatori del passato, a Caravaggio e Masaccio».
Alla fine degli anni Sessanta, Kounellis iniziò a fare mostre ed esposizioni sempre più complesse: nel 1969 usò ad esempio dei cavalli, vivi. Nel 1972 Kounellis partecipò invece per la prima volta alla Biennale di Venezia e divenne un artista noto in tutto il mondo, con esposizioni in diversi continenti. Soprattutto in Sudamerica, in Argentina e in Uruguay, dove negli anni dopo il Duemila organizzò alcune apprezzate esposizioni. Intervistato da Repubblica nel 2014 Kounellis parlò della sua passione per le scenografie teatrali.
Categorie: Mostre
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