COPAGRI EMILIA ROMAGNA. notizie a cura di Mariangela Petruzzelli

MULTE LATTE: 2.000 PRODUTTORI PAGHERANNO IL PRELIEVO LATTE A FRONTE DI 11.000 FUORI QUOTA
E’ IN ATTO UNA DELLE PIU’ INCREDIBILI RAPINE A DANNO DEGLI ALLEVATORI ITALIANI – dichiara la Presidente Uimec- Copagri Parma Paola Contini e sconcertanteè il silenzio di Coldiretti, Cia e Confagricoltura che di fatto hanno avvallato la modifica dei criteri di compensazione dell’ultima campagna.
La nostra Organizzazione dal 14 di Agosto, già dal primo incontro con i produttori di Parma e di Reggio, alla presenza del responsabile Nazionale del settore lattiero-caseario della COPAGRI Roberto Cavaliere, sta lavorando per garantire la sopravvivenza delle nostre aziende prima colpite dalla crisi sul Parmigiano-reggiano e adesso affossate da un’azione politica scellerata del Ministero dell’Agricoltura cheha il solo scopo di fare cassa.
Tali criteri comporteranno, in maniera del tutto illecita e contraria agli stessi regolamenti comunitari, un’imputazione del prelievo supplementare pari a più di 32 milioni (ancora da accertare) di euro a solo circa 2.000 di produttori a fronte di 11.000 aziende che hanno superato la propria quota di riferimento.
Tale situazione è palesemente illegittima in quanto comporta a carico dei 2.000 produttori un prelievo 5 volte superiore; dove solo la nostra organizzazione è totalmente impegnata in difesa di tutti gli interessati contro lo stato che in modo del tutto incostituzionale ha cambiato le regole della compensazione dopo la fine della campagna produttiva.
I produttori a fronte dei 32 milioni richiesti da Bruxelles ne dovranno versare 103 milioni.
Nel comparto del Parmigiano, dove i rapporti tra aziende agricole e trasformatori sono già in tensione, non possiamo permettere che la corda si strappi: se i primi acquirenti dovranno versare la prima rata saranno messi in discussione gli acconti mensili sul latte conferito e di conseguenza non ci sarà la liquidità per pagare mangimi e fornitori accelerando di fatto la chiusura di molte altre aziende. In vent’anni siamo passati da 140.000 imprese produttrici di latte a 33.000: la politica italiana ci deve solo dire se vuole ancora mangiare prodotti lattiero caseari italiani oppure dobbiamo alimentarci con pseudo surrogati esteri, visto che il mercato dei similgrana, negli ultimi 10 anni è passato da 400.000 forme a 2.000.000.
14 settembre 2015.
da: Mariangela Petruzzelli [mariangelapetruzzelli@gmail.com]


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