21-24 giugno 2018
Festival della Musica popolare del Sud Italia: tradizioni, suoni, danze
I edizione
Museo e Real Bosco di Capodimonte
via Miano, 2 – Napoli
Venerdì 22 giugno, ore 20.00 (Area Concerti) – Real Bosco di Capodimonte

I Cantori di Carpino – Puglia
La prima aggregazione dei Cantori di Carpino si ebbe nel lontano 1924 con Andrea Sacco, Gaetano Basanisi, Rocco di Mauro, Antonio di Cosimo e Angela Gentile, a quali, con il tempo si aggiunsero Antonio Piccininno e Antonio Maccarone.

Nel pieno boom economico degli anni Cinquanta del secolo scorso avviene una svolta importante negli studi sulle tradizioni musicali. Il Gargano, e l’Italia in generale, viene interessato per la prima volta da tali studi nel 1954 quando lo statunitense Alan Lomax e l’etnomusicologo calabrese Diego Carpitella realizzarono una ricerca sistematica sulle tradizioni popolari commissionata dalla Columbia World Library and Primitive Music, che li porterà a registrare circa 3000 documenti. La raccolta conservata presso gli Archivi di Etnomusicologia di Roma, comprende 53 documenti sonori, con vari organici vocali e strumentali, registrati nei comuni di Sannicandro Garganico, Cagnano Varano, Carpino e Monte Sant’Angelo.

Alan Lomax, antropologo statunitense questo impegno lo aveva assunto in pieno: a bordo di uno sgangherato furgone Volkswagen, in compagnia di Carpitella, “armato” di aste, microfoni, nastri e registratori. Un inquieto viaggiatore della cultura – come è stato definito – costretto a ripercorrere le strade d’Europa, su esilio volontario per sfuggire alle liste di prescrizione del «maccartismo», ma anche per censire e raccogliere documenti sonori di tradizione orale da responsabile della sezione musicale della Biblioteca del Congresso. In quella sua ricerca sul Gargano c’è di tutto.

Immagini sbiadite dal tempo, uomini e donne che sembrano usciti da un mondo lontano e accomunati da modi di vivere, costumi, abiti tradizionali; contadini, pastori, cavamonti, pescatori di tonno, tutti tenuti insieme dal filo conduttore di un unico disegno culturale. Quello legato alla tradizione e alla musica popolare, e nella fattispecie la “tarantella garganica”. Piccole enclavi di un patrimonio folkorico di ineguagliabile bellezza. Note raccolte su una cinquantina di taccuini su cui si leggono i messaggi culturali di un mondo che da lì a poco sarebbe stato minacciato e dimenticato dal boom economico. È questo il valore aggiunto dei diari di Alan Lomax. Appunti di un viaggio senza soste, fagocitato dalle emozioni e della passione che solo un cultore vero della materia può avere. Alan Lomax ha lasciato un importante insegnamento di questa sua ricerca “on the road” sul Gargano e cioè l’atteggiamento che ogni antropologo della musica dovrebbe tenere: riuscire a parlare con tutti con spirito di umiltà propria e di rispetto per l’altro.

Lomax e Carpitella, nel loro “tour” alla ricerca delle radici della musica popolare, scoprirono il “filone” più puro e prezioso a Carpino, piccolo paese dell’entroterra garganico. Il ricco repertorio di sonetti fu portato dinanzi al grande pubblico da Roberto Leydi che, nel 1966, preparò con Carpitella per il Teatro Lirico di Milano uno spettacolo sulla musica tradizionale italiana dal titolo Sentite buona gente. In quell’occasione, i suonatori ed i cantatori di Carpino, davanti a duemila spettatori abituati a tutt’altro genere musicale, offrirono una esecuzione viva, autentica, e particolarmente trascinante. Leydi, come i numerosi ricercatori che si recarono a Carpino, registrò nel 1966 il repertorio dei Cantori e pubblicò in un disco due brani tra cui Garoffl d’ammore, oggi nota a tutti come la Tarantella del Gargano. Un “pezzo” che divenne un vero successo, riproposto per ben 11 volte da artisti vari, tra cui Eugenio Bennato nel 1976 che, a tal riguardo, affermò: “Pescammo nel patrimonio di queste zone alcune canzoni che ci avevano profondamente impressionato. La gente di Milano pensava che fossero gospels statunitensi, non canti del Gargano”.

Da allora i Cantori sono divenuti una fonte inesauribile per gli interpreti di musica popolare, con un piccolo neo: nessuno dichiarava, fino a qualche anno fa, che il copyright delle loro canzoni spettava non ad un’indistinta tradizione popolare, ma ai “cantatori e suonatori” di Carpino: i maestri Andrea Sacco, Antonio Piccininno ed Antonio Maccarone. E’ merito delle puntuali ricerche di Salvatore Villani e degli appassionati cultori di musica popolare come Rocco Draicchio che, nel 1996, hanno fondato ed animato l’associazione culturale Carpino Folk festival, se oggi la tradizione musicale del piccolo centro è stata collocata nel suo contesto originale: lo spazio umano, culturale e musicale del promontorio del Gargano.

Negli ultimi anni i Cantori di Carpino hanno vissuto il passaggio dalla dimensione provinciale a quella nazionale. Artisti come Eugenio Bennato, Renzo Arbore e Teresa De Sio si sono appassionati alla musica carpinese. Proprio Teresa De Sio e Giovanni Lindo Ferretti sono stati gli artefici del musical folk Craj, che poi è diventato un film. Oggi i Cantori sono diventati un vero e proprio mito per i cultori di musica etnica.

Scomparsi Andrea Sacco e Antonio Maccarone, per lungo tempo è stato Antonio Piccininno (morto il 9 dicembre 2016 a 100 anni) il riconosciuto guardiano della tradizione. Non solo perché l’ha custodita e trasmessa cantando, ma anche perché si è accollato un compito difficile e di straordinario valore: mettere per iscritto questa sapienza orale, prima che fosse troppo tardi. Dopo la morte di Piccininno, i Cantori di Carpino oggi sono composti da: Nicola Gentile (tamorra e voce), Rocco Di Lorenzo (chitarra battente e voce), Gennaro Di Lella (chitarra acustica), Rosa Menonna (castagnole) e Antonio Rignanese (chitarra battente).
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fino al 17 giugno 2018
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CONFERENZA STAMPA-SPETTACOLO: mercoledì 20 giugno 2018, ore 11.00, salone Camuccini (I piano)
con Sylvain Bellenger, Peppe Barra, Rosanna Romano, Patrizia Boldoni, Aurora Giglio, Antonio Acocella e Maria Varriale
Le tradizioni, i suoni e le danze del Mezzogiorno d’Italia saranno i protagonisti del primo Festival della Musica popolare del Sud Italia organizzato dal Museo e Real Bosco di Capodimonte, sotto la direzione artistica di Peppe Barra, il coordinamento di Aurora Giglio, presidente di MusiCapodimonte, la progettazione del Centro di Cultura popolare del Mediterraneo e il sostegno della Regione Campania nell’ambito delle iniziative Carta Bianca nel Bosco.
Una grande festa della musica, quattro giorni nel Real Bosco di Capodimonte da giovedì 21 a domenica 24 giugno 2018, per ascoltare i suoni del Sud eseguiti dal vivo dalle principali compagnie di canto popolare della Campania, della Calabria e della Puglia (area concerti, ore 20.00), per imparare a ballare le danze dalla tarantella calabrese alla pizzica tarantata alle tammurriate campane (Cellaio, ore 17.00), ma anche un programma di seminari e workshop per approfondire l’ampio mondo delle tradizioni popolari del Sud Italia con le voci più autorevoli del settore (Cellaio, ore 16.00 e sabato 23 e domenica 24, ore 11.00)
L’intero programma della manifestazione verrà illustrato nel corso della conferenza stampa-spettacolo di mercoledì 20 giugno alle ore 11.00 presso il salone Camuccini al primo piano al Museo e Real Bosco di Capodimonte dal direttore del Museo e Real Bosco di Capodimonte Sylvain Bellenger, dal direttore artistico Peppe Barra, dalla coordinatrice del progetto Aurora Giglio, da Rosanna Romano direttore generale per le Politiche Culturali e il turismo della Regione Campania, da Patrizia Boldoni alla guida del Coordinamento scientifico regionale delle Arti e della Cultura, da Antonio Acocella e Maria Varriale del Centro di Cultura popolare del Mediterraneo.
Saranno presenti i musicisti protagonisti della manifestazione.
fino al 17 giugno 2018
Shuttle Museo e Real Bosco di Capodimonte
foto: Gaetano Gigante (1770-1840)
La festa della Madonna dell’Arco, 1825
olio su tela, 79×139 cm
Napoli, Museo e Certosa di San Martino

ufficio stampa Museo e Real Bosco di Capodimonte
dr.ssa Luisa Maradei giornalista associata arga campania
081.7499281 333.5903471 museoboscocapodimonte@gmail.com

Categorie: Eventi

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