A Castelvenere venerdì 30 giugno (ore 19) si alza il sipario sulla mostra
‘Nulla di personale’ che raccoglie gli scatti di Guido Giannini
Ad ospitare l’evento della ‘Samnium Project’ è la Cantina Simone Giacomo
“La macchina fotografica è, generalmente, considerata incapace di riprendere ciò che è invisibile per l’occhio ma il bravo fotografo è capace di riprendere ciò che è celato nella sua memoria”. Le parole di Eikoh Hosoe, uno dei grandi fotografi giapponesi del nostro tempo, ben introducono gli scatti di Guido Giannini raccolti nella mostra ‘Nulla di personale’, allestita nell’ambiente tufaceo della Cantina Simone Giacomo (Castelvenere, via Curtole). La mostra, promossa dalla cooperativa ‘Samnium Project’, sarà inaugurata venerdì 30 giugno, alle ore 19.
In passerella gli istanti scattati da Giannini, napoletano classe 1930, considerato un maestro della fotocronaca. Una personalissima visione di Napoli, che offre una panoramica di scatti tempestivamente e preziosamente colti da Giannini.
Rappresentante della “scuola napoletana”, Giannini è sicuramente il fotografo che più di tutti è stato in grado di entrare in maniera più efficacie ed esauriente nello spirito delle atmosfere che caratterizzano la città che vive freneticamente all’ombra del Vesuvio.
L’allestimento della mostra coincide con l’avvio di ‘Rural Mapping’ – Ricognizione del paesaggio viticolo’, un percorso all’interno del paesaggio castelvenerese, così denso di viti e di vini, alla ricerca di scatti e intuizioni.
Il percorso si articolerà, in due appuntamenti, in programma sabato 1 e sabato 8 luglio (con partenza dalla cantina alle ore 17.30).
La mostra di Giannini resterà aperta, invece, fino al prossimo 9 luglio, nei giorni di venerdì, sabato e domenica.
da Pasquale Carlo – giornalista – vice presidente Arga Campania ‘Francesco Landolfo’


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