Associazione Regionale Allevatori della Campania. AGRIFOOD 2005
Gli allevatori della Campania mostrano le specialità zootecniche della Regione.
Grande successo di pubblico per lo stand dell’ARAC
Questo anno, la Fiera di Verona, conclusasi il 6 marzo, è stata caratterizzata da una rinnovata presenza del sistema allevatoriale nazionale: “Ponendo l’enfasi non più sull’allevatore come mero attore che concorre al miglioramento delle produzioni zootecniche; ma quale soggetto garante del consumatore nell’intero percorso produttivo –dichiara Angelo Coletta, direttore dell’Associazione regionale allevatori della Campania, che aggiunge – la materia prima alimentare che nasce in stalla ed arriva sulle tavole italiane ed internazionali con prodotti di qualità e caratteristici di quel Made in Italy riconosciuto in tutto il mondo è dunque anche e soprattutto una garanzia di sicurezza.”
Stand Arac ad Agrifood 2005
L’Associazione Regionale Allevatori della Regione Campania (ARAC) all’interno del padiglione 8 di Agrifood 2005 (è questo il primo anno nel quale è stato dedicato un intero padiglione al sistema allevatori) ha organizzato e strutturato uno stand molto ricco, grazie anche alla collaborazione del Settore Sperimentazione informazione e ricerca in agricoltura dell’assessorato all’Agricoltura della Regione Campania e dell’Unioncamere. Grande il successo di pubblico ed è facile capire perché.
Stand Goloso
Nello stand dell’ARAC i visitatori hanno apprezzato i capolavori che gli allevatori permettono quotidianamente di realizzare.
Non solo Mozzarella di bufala Campana Dop, presentata in trecce, bocconcini ed altre pezzature; i visitatori hanno potuto gustare gli yogurt ottenuti con latte di bufala mediterranea italiana. Fitto l’assortimento di formaggi duri e semiduri: dall’inconfondibile Provolone del Monaco, preparato con il latte della bovina Agerolese – per il quel a gennaio è stato avviato il riconoscimento della Denominazione di origine protetta – al Caciocavallo del Vallo del Diano ed a quello di Castelfranco in Miscano: in questo ultimo si possono cogliere le essenze dei pascoli della Valle del Fortore.
Presentato anche il Pecorino di Laticauda Sannita, un formaggio da tempo in odore di Dop, ed il Salame di Napoli Dop.
In tema di salumi non potevano mancare quelli di bufala delle più diverse tipologie. Reparto carni fornito: Carne di Bufalo Campana – recente la costituzione del comitato promotore per l’Indicazione geografica protetta, e la Carne di Marchigiana, rigorosamente “Made in Campania”.
Degustazioni e abbinamenti
Nello stesso padiglione sono state organizzate degustazioni guidate e molta risonanza ed apprezzamento ha suscitato l’abbinamento del Provolone del Monaco accompagnato con gelatina di Aglianico ed un bicchiere di Aglianico biologico dell’azienda Ciabrelli di Castelvenere.
La Mozzarella di Bufala Campana è stata invece abbinata con l’Asprino di Aversa, mentre gli altri formaggi tipici ed i salumi di bufala hanno incontrato i vini pregiati dell’alto Sannio.


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