POLITICHE COMUNITARIE: IL 15 INCONTRO CON PAOLO DE CASTRO. LE RICHIESTE E L’INTERVISTA

———————————–
Intervista a Paolo De Castro
———————————–
Quali saranno le novità della riforma della Pac post 2013?

Innanzitutto la co-decisione forte di un Parlamento che potrà contrastare le azioni di altre Nazioni. Questo significa un impegno forte a legittimare la Pac, di avere un consenso che va oltre gli agricoltori e essere concepita come utile dai cittadini. Bisogna spiegare ai cittadini europei che la Pac è utile per la produzione di beni pubblici come ad esempio quelli alimentari ottenuti nel rispetto della sicurezza igienico sanitaria e dell’ambiente o quelli zootecnici applicando le norme di benessere animale. Questo modello di agricoltura virtuoso ha un costo e non possono farsi carico solo gli agricoltori. I riferimenti per i premi storici cambieranno. I premi saranno legati ai comportamenti dei produttori e non alle produzioni, in quanto l’agricoltore produce beni pubblici.

Parliamo prima di obiettivi e poi di risorse finanziarie disponibili?

Vediamo prima cosa deve fare questa politica e poi discutiamo dei fondi a disposizione. Il rapporto Lyon, approvato la settimana scorsa, dice che all’agricoltura non devono essere date meno risorse di quelle che dispone oggi. Dunque, parliamo di una somma che si aggira sui 53 miliardi di euro a livello comunitario tra primo e secondo pilastro.

Una delle critiche fatte alla Pac è la burocrazia. La nuova Pac prevede una maggiore semplificazione?

Certamente si. In materia di semplificazione il Parlamento ha già fatto passi in avanti. C’è da dire che molta burocrazia e complicazioni si registrano in Italia. Bisogna semplificare la vita degli agricoltori mettendo su un programma di pagamento nazionale. L’Europa la sua parte la fa, mi aspetto che facciano altrettanto lo Stato e le Regioni.

Competitività: quali sono le azioni da intraprendere per promuovere le specificità delle produzioni sui mercati globali?

Registro una serie di attenzioni per una serie di iniziative romantiche e nostalgiche. Va bene l’etichettatura e i farmer’s market, ma come dice qualche deputato francese queste robe qui dovrebbero andare nella pagina della cultura e non in quella dell’economia. Bisogna garantire reddito agli agricoltori e essere più competitivi sul mercato organizzandosi e intessendo rapporti con l’industria.
————————-
L’INCONTRO
————————-
Le questioni agricole al centro di un incontro dibattito con il presidente della Commissione europea dell’Agricoltura, Paolo De Castro.
Il 15 pomeriggio, l’europarlamentare ha incontrato a Matera i rappresentanti istituzionali, i responsabili delle organizzazioni di categoria e gli imprenditori agricoli.
L’iniziativa è stata promossa dalle tre sigle sindacali del mondo agricolo: Confagricoltura, Cia e Copagri.
Ad aprire i lavori, Domenico Bronzino, ex presidente della Confagricoltura.
Il presidente del Consiglio regionale, Vincenzo Folino ha sottolineato “il momento di grande crisi e difficoltà finanziaria. L’agricoltura e la qualità delle produzioni agroalimentari e dell’ambiente sono valori pregiati della nostra comunità. Occorre aiutare le aziende e riorganizzare i servizi rivedendo tutto l’impianto di governo esistente con principale riferimento ai servizi idrici e irrigui. Il Consiglio regionale è la sede nella quale si confronteranno governo regionale e gruppi consiliari di maggioranza e di opposizione, con un giusto confronto con le associazioni di categoria perchè serve il contributo di tutti per dare soluzioni giuste ed adeguate alle grandi questioni che abbiamo di fronte. Inoltre ha parlato del piano agroenergetico come parte fondamentale del piano di sviluppo agricolo. Le connessioni devono essere per una parte riservate alle aziende agricole”.
Il presidente della Provincia di Matera, Franco Stella ha assunto l’impegno di fare la propria parte.
Nel prendere la parola, il presidente De Castro ha sottolineato che “la difficoltà riguarda tutta l’Europa. I prezzi e i prodotti agricoli non sono mai stati così bassi, con un crollo del reddito medio comunitario del – 25% nel 2009. Ci sono nazioni che hanno preso delle misure, ma in Italia nei provvedimenti anticrisi la parola agricoltura non c’è. Nel maxiemendamento l’unico rinvio è quello delle multe delle quote latte. L’etichettatura è un fatto importante, ma non risolviamo il reddito degli agricoltori”.
Due gli obiettivi: garantire il reddito agli agricoltori e gestire la crisi. L’autunno europeo avrà delle novità tra cui la presentazione del pacchetto anticrisi (un meccanismo per rendere solidi i contratti sui prodotti, volatilità dei prezzi e tema della quantità produttiva). Vogliamo certezza del reddito per programmare il futuro: è stata questa in sintesi la richiesta più pressante fatta dagli agricoltori. Non è mancato l’elenco delle problematicità: la mancanza di infrastrutture, il ritardo del Psr, ecc..
Le tre organizzazioni consegneranno a De Castro un documento unitario di proposte sulla Politica agricola comunitaria (Pac) post 2013. L’appello è stato quello all’unitarietà del mondo agricolo per raggiungere obiettivi comuni.
——————————
15 luglio 2010
——————————-
Gli scenari della politica agricola comunitaria (Pac) e le misure adottate per fronteggiare la difficile crisi economica saranno al centro di un incontro – dibattito con il presidente della Commissione agricoltura al Parlamento europeo, Paolo De Castro.
Se ne parlerà domani pomeriggio a Matera a partire dalle 17 presso il Piccolo teatro Duni.
All’iniziativa , promossa da tre organizzazioni di categoria, Confagricoltura, Cia e Copagri, saranno presenti i rappresentanti delle organizzazioni di categoria, imprenditori agricoli, il presidente del Consiglio regionale, Vincenzo Folino, il presidente della Giunta regionale, Vito De Filippo e l’assessore all’Agricoltura, Wilma Mazzocco, il presidente della provincia Franco Stella e l’assessore Garbellano.
Il presidente De Castro illustrerà la riforma 2013. Lo scorso 15 giugno la Commissione agricoltura riunita in seduta straordinaria a Strasburgo, ha approvato la relazione sul futuro della Politica agricola comune.
L’ha definita, in alcune interviste rilasciate alla stampa, una riforma <Partendo dal percorso di modernizzazione intrapreso a partire dal 1992 e proseguito poi con Agenda 2000 e la Riforma Fischler – ha spiegato De Castro – la nostra proposta di risoluzione apre la strada ad una riforma ambiziosa e introduce una rinnovata prospettiva capace di coniugare la produzione di beni e servizi pubblici da parte degli agricoltori e le necessarie garanzie di sostenibilità economica, indispensabili per assicurare la continuità nel tempo dell’attività agricola in tutto il territorio europeo”.
Con l’approvazione degli emendamenti di compromesso, inoltre, abbiamo introdotto importanti novità al testo originario: il lavoro e il ricambio generazionale sono stati inseriti tra i concetti chiave della Pac del futuro. Adesso – conclude De Castro – attendiamo fiduciosi l’approvazione in Aula del testo definitivo, con la consapevolezza che, dopo l’entrata in vigore del Trattato di Lisbona, la relazione rappresenterà un valido supporto per indirizzare l’esecutivo nell’elaborazione della Comunicazione Ue attesa entro l’anno”.
“L’occasione servirà per affrontare le questioni che interessano il comparto primario – ha detto Domenico Bronzino, rappresentante storico della Confragricoltura e promotore dell’incontro-dibattito. In Basilicata, terra a vocazione agricola, sono oltre 30 mila le aziende dedite all’agricoltura. Il governo regionale deve affrontare le sfide e il momento congiunturale sfavorevole, evitando il collasso delle aziende che oramai non riescono neppure a coprire i costi di produzione. Sicuramente il credito è uno dei problemi che non permettono alle nostre aziende di poter investire. I bilanci sono irrimediabilmente in passivo e per evitare lo spopolamento di intere zone interne e non solo, si deve correre ai ripari, per evitare il definitivo e irreversibile collasso del comparto e del suo indotto >>.
Non sono mancheranno le proposte lanciate dalla Cia. Il presidente regionale, Donato Distefano ha puntato sulla necessità di <>. Diverse le richieste: a livello europeo, nazionale e regionale. <>. Anche il neo presidente della Copagri Basilicata, Nicola Minichino guarda con attenzione al post 2013. <Iranna De Meo
giornalista free lance
Mobile + 39 347-9553076
referente Basilicata per l’Arga Campania-Calabria-Basilicata
[iranna77@gmail.com]


0 commenti

Lascia un commento

Segnaposto per l'avatar

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *