Massalubrense, Na, cambia il parco di Punta della Campanella, l’oasi della costiera.
E’ stata formalizzata presso il ministero per l’Ambiente la nuova proposta di modifica della zonizzazione del parco marino di Punta Campanella per un effettivo rilancio delle risorse costiere. Sono state ridisegnate alcune aree della riserva mentre restano inalterati i confini ed il numero del personale già in servizio. E’ stata, quindi, accantonata l’idea del sindaco di Massa Lubrense Antonio Mosca, di riperimetrare il Parco marino di Punta Campanella in riferimento solo al tratto costiero del comune di Terra delle Sirene. Si ritorna all’antico: l’area marina protetta sarà gestita dal vecchio consorzio dei sei comuni di Massa Lubrense, capofila, Sorrento, Positano, Vico Equense, Piano di Sorrento e Sant’Agnello. Il sindaco spiega che non si è trattato d’un dietro-front ma, a fronte d’una provocazione per ridestare interesse intorno al Parco marino, si erano raccolte le richieste degli imprenditori turistici, dei lavoratori del mare e delle associazioni culturali per un rilancio effettivo della riserva marina, malgrado l’esiguo personale a disposizione. La nuova proposta di modifica della zonizzazione dell’oasi blu della costiera sorrentino-amalfitana, fatta propria anche dall’assemblea dei sindaci dei comuni aderenti al Consorzio presenta la nuova classificazione degli isolotti de Li Galli dalla Zona B di tutela generale a Zona C di tutela parziale. All’interno dei tre isolotti delle Sirene saranno consentite la navigazione a motore di imbarcazioni fino a 18 metri fuori tutta, con velocità non superiore a 10 nodi, la libera balneazione, le immersioni subacquee guidate autorizzate dall’ente-parco. Inoltre, saranno possibili il libero ancoraggio nelle aree individuate nel piano di ormeggio, la pesca professionale e quella sportiva autorizzate dall’ente. Resteranno invariate le Zone A di tutela integrata degli scogli del Vervece e della Vetara, ma con una superficie ridotta rispetto a quella indicata dal ministero. Resterebbero nella Zona B il tratto costiero tra la Cala di Mitigliano e Punta Montalto e la Baia di Jeranto mentre nella Zona C di tutela parziale, già comprendente Marina di Puolo tra Capo Massa e Punta del Capo di Sorrento, Marina della Lobra e Marina del Cantone, entreranno l’area di Mortelle ed il tratto costiero tra Recomone e Punta Germano di Positano. Per quanto riguarda il personale di servizio gli unici su cui contare saranno i dipendenti del Sep servizio di escavazione portuale di Napoli, distaccato presso alcuni Comuni costieri. Un grande aiuto verrà, come un passato, dagli uomini della Capitaneria di Porto di Castellammare impegnati quotidianamente nella sorveglianza di tutto il tratto costiero. In sostanza, ci sono misure ancor più restrittive, in nome dell’ambiente marino da difendere a tutti i costi.


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