VICO EQUENSE(NA).Rischio frane, il Comune si rivolge alla Regione
E’ necessario intervenire con opere di messa in sicurezza dell’area per riaprire la strada
“ E’ necessario disporre opere atte a contenere la massa terrosa delle frane in località Seiano e Scrajo, nonché una canalizzazione delle acque meteoriche con la realizzazione di un fosso di guardia. In assenza di tali opere la riapertura della galleria di Seiano potrebbe essere subordinata ad ulteriori piani particolareggiati di traffico”. Chiare le parole contenute nella lettera che il Comune di Vico Equense oggi ha inviato a Protezione Civile regionale, settore provinciale del Genio Civile di Napoli, settore regionale Difesa Suolo, Autorità di Bacino del Sarno, Anas, Prefettura di Napoli. Se non si interviene con opere di messa in sicurezza dell’area la strada non verrà riaperta. A confermare la gravità della situazione sono stati i tecnici del sevizio di Protezione Civile e del Genio Civile di Napoli che in mattinata hanno effettuato un sopralluogo nella zona soggetta a smottamenti.
“Tenuto conto dell’eccezionalità e persistenza delle precipitazioni registrate nel mese di novembre, dicembre e gennaio- si continua nella lettera – e della situazione di urgenza con cui la popolazione di Vico convive dall’8 gennaio per la chiusura della galleria e delle aspettative legate alla preannunciata riapertura, si chiede di intervenire al fine di consentire la fruibilità in sicurezza degli svincoli all’altezza del cavalcavia Anas di uscita da Vico Equense, nonché dello svincolo della galleria di Seiano, direzione Vico centro. Tale intervento appare necessario, urgente ed indifferibile anche sotto il profilo più generale della sicurezza di tutta la zona sottostante i costoni interessati dal movimento franoso”.
Vico Equense 6/03/2009
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Galleria di Seiano, riapertura entro il 31 marzo
Per riaprire la strada sarà necessario mettere in sicurezza i costoni
La galleria di Seiano riaprirà prima del 31 marzo. Ad affermarlo è stato l’ingegnere Rocco Renzullo dell’Anas durante la riunione svoltasi in mattinata presso la Prefettura, a cui hanno partecipato i Comuni e i comandi di polizia municipale di Vico Equense, Meta, Sant’Agnello, Piano di Sorrento, Massa Lubrense, la Napoletanagas, l’Anas , la Regione Campania (Acam), la Circumvesuviana, la Polizia stradale. Ma resta il problema frane. Numerosi sono stati, durante i mesi di gennaio e febbraio, i cedimenti che si sono verificati lungo i versanti dei due ingressi della galleria, attualmente interdetti. Risulterebbe impossibile, dunque, una riapertura della strada senza la messa in sicurezza dell’area. A richiedere un urgente verifica da parte dei tecnici della Regione Campania è stato il Comune di Vico Equense. Domani, alle 9.00, si terrà un sopralluogo, in seguito al quale si decideranno le modalità d’intervento.
Per il piano viabilità, invece, dure sono state le parole del comandante dei vigili urbani di Vico Equense Ferdinando De Martino. Non si può pensare di affrontare la nuova chiusura prevista per ottobre in questo modo. I comandi di polizia municipale degli altri Comuni della penisola non hanno risorse sufficienti per assicurare un contributo in termini di uomini alla città di Vico Equense, la gestione dei volontari presenta numerose difficoltà, i mezzi pesanti riescono ad attraversare la città anche in orari non consentiti creando intralcio alla circolazione. Un bilancio importante e da tenere presente in vista della prossima chiusura della galleria di Seiano.
Vico Equense,05/03/2009
INFO Ilenia De Rosa
Addetto Stampa Comune di Vico Equense Ufficio:081/8019220
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Vico Equense(Na).
Frana per la seconda volta la “storia”.
Crolla una parte del muro di epoca romana a Marina di Vico.
La pioggia si è calmata ma la montagna continua a franare. L’area interessata è Marina di Vico. A crollare è ancora una parte del muro di epoca romana, in località “Punticella”. Si tratta dei resti di una villa che risale al I secolo d. C. costruita in “opus reticolarum”, tipica tecnica utilizzata in quel periodo.
Il crollo è avvenuto alle 10.00, all’altezza del civico 28 di via Cristoforo Colombo, arteria che collega il centro cittadino al borgo marinaro. La strada, già chiusa al transito con un’ordinanza emessa il 26 gennaio, ora è ricoperta dal materiale franato, in attesa che arrivino i tecnici della Soprintendenza ai beni architettonici e culturali.
Ad interessarsi dei lavori di messa in sicurezza è il proprietario della villa costruita sul costone ma a porre un freno è proprio la Soprintendenza, preoccupata di preservare il reperto archeologico.
“Il titolare dell’abitazione sovrastante- afferma l’assessore alla Protezione civile Giuseppe Russo- con l’aiuto dei tecnici del Comune, sta già rimuovendo le parti instabili. Ma si aspetta l’ok della Soprintendenza per intervenire in quell’area”.
Vico Equense 02/02/2009 INFO
Ilenia De Rosa
Addetto Stampa Comune di Vico Equense
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MALTEMPO, LA REGIONE CAMPANIA CHIEDE LO STATO DI CALAMITÀ PER 82 COMUNI
Con una delibera approvata questa mattina, la giunta regionale della Campania, su proposta dell’Assessorato all’Ambiente e Protezione civile guidato da Walter Ganapini, ha chiesto al Consiglio dei Ministri di dichiarare lo stato di calamità per i Comuni colpiti dagli eventi atmosferici di particolare intensità registrati su gran parte del territorio regionale nel mese di gennaio.
Secondo la prima ricognizione effettuata dal Settore Protezione civile i Comuni campani interessati dal provvedimento sono 82, distribuiti nelle cinque province.
Le precipitazioni del mese di gennaio sono state ampiamente superiori alle medie stagionali con valori compresi fra i circa 200 mm rilevati presso la stazione di Castelfranco in Mescano (BN) e gli oltre 700 mm osservati a San Martino Valle Caudina (AV).
Le fortissime precipitazioni hanno messo in crisi diversi Comuni e provocato l’esondazione di corsi d’acqua o l’erosione di canali, in particolare nel bacino idrografico del Sarno e in numerosi bacini del salernitano (Mingardo, Lambro, Alento, Bussento). Particolarmente grave la situazione di Montaguto (AV), dove l’ANAS ha dovuto chiudere la strada provinciale, percorso obbligato per il traffico veicolare diretto alla discarica di Savignano Irpino (AV).
Numerosi gli allagamenti nelle zone urbane e nei fondovalli. In particolare, sono stati segnalati alla Sala Operativa Regionale consistenti smottamenti in varie località delle province di Salerno, Napoli, Avellino e Benevento, dovuti alle precarie condizioni idrogeologiche e idrauliche del territorio per effetto della carente manutenzione delle infrastrutture idrauliche e dell’elevata e progressiva saturazione dei suoli.
“La Regione Campania – ha dichiarato l’assessore all’Ambiente e Protezione civile, Walter Ganapini – ha ascoltato le giuste richieste dei territori colpiti dalle precipitazioni e dato mandato al presidente della Giunta di chiedere lo stato di calamità. In una Campania ad altissimo rischio idrogeologico è necessario realizzare interventi strutturali definitivi non solo in fase di emergenza ma soprattutto a scopo preventivo. E’ ciò su cui stiamo già lavorando intensamente assieme alle Autorità di Bacino. Contemporaneamente – ha aggiunto Ganapini – abbiamo inviato ai Comuni una lettera per ricordare loro che per accedere ai finanziamenti previsti dovranno aver adeguato gli strumenti urbanistici ai piani di rischio, come prevedono le leggi vigenti”.
Questo l’elenco dei Comuni maggiormente colpiti.
Provincia di Napoli: Castellammare di Stabia, Sant’Antonio Abate, Gragnano, Vico Equense, Massa Lubrense, Sorrento, Melito di Napoli, Ischia.
Provincia di Avellino: Montaguto, Capriglia Irpina, Zungoli, Forino, Macedonia, Senerchia.
Provincia di Benevento: Ceppaloni, Pannarano, Paolisi, San Lorenzo Maggiore, Pontelandolfo, Reino, Torrecuso, Benevento, Foglianise, San Lorenzello, Foiano di Val Fortore, Castelfranco in Miscano, Tocco Caudio, Castelvetere in Val Fortore.
Provincia di Caserta: Mondragone, Conca della Campania, Ailano, Caiazzo.
Provincia di Salerno: Tramonti, Eboli, Battipaglia, Pontecagnano, Giffoni Sei Casali, Angri, Postiglione, Altavilla Silentina, Minori, Controne, Olevano sul Tusciano, Vietri sul Mare, Contursi Terme, Novi Velia, Nocera Superiore, Perdifumo, Serre, Celle di Bulgheria, Sarno, Pisciotta, Castellabate, Casalvelino, S. Giovanni a Piro, Nocera Inferiore, Agropoli, Albanella, Ascea, Bellosguardo, Caggiano, Camerata, Casalbuono, Casalvelino, Castelnuovo Cilento, Centola, Ceraso, Laurino, Oliveto Citra, Postiglione, Praiano, Ricigliano, Santa Marina, Sanza, Sicignano degli Alburni, Torraca, Torre Orsaia, Trentinara, Vibonati, Scala, Monteforte Cilento, Torchiara.
REGIONE CAMPANIA.COMUNICATO STAMPA DEL 30 GENNAIO 2009
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Vico Equense(Na): Frane, problema ancora irrisolto.
A rischio attraversare la ss 145. IL sindaco Gennaro Cinque: “Vico non sia un’altra Sarno”.
Aumenta il pericolo frane a Vico Equense. La città è in stato di allarme, il sindaco mette in guardia Prefetto e Anas sui possibili rischi per l’incolumità di automobilisti e pedoni che attraversano la statale sorrentina 145, sempre più interessata dal dissesto idro-geologico.
I numerosi crolli dei giorni scorsi stanno anche mettendo a dura prova il delicato dispositivo di viabilità predisposto dopo la chiusura della galleria. Dell’argomento se ne è parlato durante la riunione tenutasi oggi in Prefettura a cui hanno partecipato quasi tutti i Comuni della penisola sorrentina, l’Anas, la protezione civile e la Circumvesuviana, da cui non sono emerse soluzioni immediate. Tecnici della protezione civile regionale sono stati inviati per un sopralluogo nelle aree ove si sono verificati gli smottamenti, ossia ai due ingressi della galleria di Seiano, a monte della ss 145 in località Scrajo e in località ponte di Seiano.
“E’ in concreto pericolo la sicurezza dei cittadini – afferma il sindaco Gennaro Cinque – non possiamo rimanere inerti a guardare. Vanno prese decisioni immediatamente operative. Non vogliamo che Vico possa correre il pericolo di un’altra Sarno. Allo stato attuale è rischioso per i cittadini attraversare quell’area”.
Della stessa opinione è il geologo Antonio Malafronte del settore provinciale del genio civile di Napoli. “E’ opportuno intervenire con somma urgenza- afferma Antonio Malafronte- perché il pericolo esiste e non è da sottovalutare. Non sono necessarie strutture enormi, basterebbe allungare il muro di sostegno che l’Anas ha costruito all’ imbocco della galleria, perché è necessario mettere in condizione di sicurezza tutta l’area adiacente l’ingresso del tunnel”.
Ed i cittadini che ogni giorno percorrono la statale sorrentina non sono pochi. “Con il nostro sistema di videosorveglianza- afferma il comandante dei Vigili urbani Ferdinando De Martino- abbiamo calcolato che venerdì scorso dalle ore 17.00 alle 18.00, in località Scrajo sono passate 765 veicoli in direzione Sorrento e 650 in direzione Castellammare”.
Vico Equense, 28/01/09
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Vico Equense(Na):Frana allo Scrajo
Le incessanti piogge potrebbero, nelle prossime ore, peggiorare la situazione. Il pericolo frane aumenta. La città è in stato di allarme a seguito delle numerose frane che stanno interessando il territorio. I crolli delle ultime ore si sono verificati presso la località Bikini e allo Scrajo, area già soggetta a smottamenti durante i giorni scorsi.
Le incessanti piogge che, come comunicato dalla protezione civile, continueranno fino a domani, potrebbero peggiorare ancora di più la situazione.
Al Bikini stamattina un masso si è staccato dal costone calcareo sovrastante la statale sorrentina 145 ed è stato bloccato dalla barriera di protezione posizionata in quell’area. Ieri, invece, allo Scrajo, nel luogo già interessato dalla frana di mercoledì scorso, una colata di fango è scesa fino alla strada intasando i canali di scolo mentre, sul vertice del cavalcavia Anas, un masso di argilla compatta si è fermato in posizione molto pericolosa.
“E’ l’ennesima frana che si verifica sempre nella stessa zona- afferma il sindaco Gennaro Cinque- in prossimità della galleria di Seiano. Rinnovo la mia richiesta di convovare un tavolo tecnico in prefettura. Ho già detto che ci sono precise responsabilità da parte dell’Anas per i lavori fatti in occasione della realizzazione del tunnel più di trenta anni fa e che è compito della stessa Anas risolvere il problema che pone seri rischi, sia per quanto riguarda la viabilità, sia la sicurezza pubblica. Le aree più critiche sono quelle in cui l’Anas ha realizzato interventi che non ha completato. Ora, mi continuo a chiedere: non sarebbe il caso di utilizzare la chiusura del tunnel per mettere in sicurezza la zona? Pertanto, diventa sempre più urgente un incontro con tutti i soggetti preposti, Anas e Protezione civile in testa, presso la Prefettura per trovare una soluzione definitiva”.
E’ dello stesso avviso l’assessore alla viabilità Giuseppe Russo. “E’ in pericolo la sicurezza dei cittadini – afferma l’assessore- e non possiamo stare a gurdare. E’ necessaria una conferenza di servizio in cui poter discutere dell’argomento con i soggetti coinvolti e prendere decisioni che diventino immediatamente operative. Attualmente è richioso attraversare quell’area”.
Vico Equense 27/01/09
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Vico Equense(NA): la quarta frana…
Ancora un’altra frana sul territorio. A Marina di Vico si è staccata parte del muro di età romana. E’ crollata buona parte dei resti della muratura di età romana posta a monte di Via C. Colombo, presso Marina di Vico. Si tratta di trenta metri cubi di detriti che hanno determinato l’interruzione del transito veicolare e pedonale lungo la Via C. Colombo a valle del civico 28. E’ accaduto ieri sera, 25 gennaio, in corrispondenza del belvedere della Punticella e sul luogo si sono recati i Vigili urbani e i tecnici del Comune di Vico Equense.
Dopo il sopralluogo è stata, subito, interdetta, la soprastante terrazza che, non essendo più sorretta dalla muratura, costituisce potenziale pericolo per la pubblica e privata incolumità e per la sicurezza della circolazione stradale.
Vico Equense 26/01/09
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VICO EQUENSE(Na)Frana in località Ponte di Seiano.
Il sindaco Cinque: “Ora è il momento di agire, non si può aspettare ancora”.
Un altro evento franoso ha interessato il territorio appartenente al Comune di Vico Equense. E’ accaduto ieri sera, nell’area posta a monte della SS. 145 in località Ponte di Seiano. Si tratta di uno smottamento con conseguente interessamento del sottostante svincolo della galleria Anas, imbocco lato Seiano, in uscita verso Vico Equense, nonché parte della carreggiata del sottopasso Anas che consente l’uscita dei veicoli dalla Penisola Sorrentina. Sul luogo si sono recati Gennaro Cinque, sindaco di Vico Equense, Catello Arpino, servizio urbanistica, Salvatore D’Iorio, ufficio di Protezione civile, Antonio Malafronte, settore provinciale del Genio civile di Napoli, Catello Esposito, Autorità di bacino del Sarno e il personale Anas che ha provveduto a transennare sia lo svincolo che parte della strada.
Gran parte della massa di detriti staccatasi dalla parte alta del costone risulta attualmente accumulata su una piccola balza posta nella zona superiore del ciglio del costone, costituendo potenziale pericolo per la sottostante sede stradale, ivi incluso il sottopasso di uscita dalla Penisola Sorrentina. Solo la presenza di una recinzione metallica posta a valle del costone interessato dallo smottamento ha evitato, smorzando la corsa del materiale franato, problemi ben più seri sul sottostante sottopasso.
“Due eventi franosi in tre giorni- afferma il sindaco Gennaro Cinque- e nella stessa zona, ossia nei pressi della Galleria di Seiano. E’ troppo. L’Amministrazione comunale ha segnalato più volte negli anni scorsi la presenza di episodi di dissesto lungo la SS. 145 evidenziando la necessità di interventi risolutivi ma nulla è stato fatto. Ora è il momento di agire, non si può aspettare ancora. Chiedo urgentemente un incontro con Anas e Protezione Civile per risolvere definitivamente il problema”.
Attualmente, vista la chiusura per lavori della galleria di Seiano, l’intero traffico da e per la Penisola Sorrentina procede, a doppio senso di circolazione, al di sotto dell’area oggetto di dissesto. Vico Equense
23/01/2009
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Vico Equense(Na).
Ancora una frana: allo Scrajo
L’intero traffico da e per la Penisola Sorrentina procede, a doppio senso di circolazione,
al di sotto dell’area oggetto di dissesto.
Ancora una frana a Vico Equense. Questa volta l’area interessata è la località Scrajo ed in particolare il versante sovrastante il cavalcavia Anas, laddove terminano le opere di protezione dell’imbocco della galleria di Seiano.
Il distacco della massa terrosa, che si stima sia di circa 20 metri cubi, ha provocato l’interruzione momentanea della viabilità.
Dal sopralluogo effettuato a monte delle opere di protezione Anas si è rilevata la presenza di una stradina in terra battuta attraverso la quale si sono convogliate le acque meteoriche provenienti anche da Via Scrajo. Inoltre, è emersa l’estrema fragilità idrogeologica del tratto di versante sovrastante la SS. 145 e il pericolo di ulteriori distacchi sia per frane che per crolli nella parte bassa del costone roccioso che costeggia la stessa strada.
Attualmente, vista la chiusura per i lavori Anas della galleria di Seiano, l’intero traffico da e per la Penisola Sorrentina procede, a doppio senso di circolazione, al di sotto dell’area oggetto di dissesto.
Di seguito la dichiarazione del sindaco Gennaro Cinque:
“Per questa ennesima frana, l’Anas ha responsabilità grandi quanto il volume di terra franato la scorsa notte. E’ una costante che si ripete ad ogni pioggia intensa che investe il nostro territorio. Tutto si verifica a causa dei lavori eseguiti dall’ANAS per la costruzione della gallerie di Seiano più di trent’anni fa. Lavori che hanno alterato l’orografia del territorio, modificato il corso delle acque piovane e penalizzato Via Vecchia Scraio, una strada secolare. Da allora si sono susseguite numerose frane e l’Anas si è ben guardata dall’intervenire, nonostante ripetuti solleciti. E’ bene chiarire che gli smottamenti partono dall’area soprastante il tunnel, in quanto l’Anas si è preoccupata di garantire, ed ha fatto bene, l’ingresso in galleria, ma ha ignorato i problemi di sicurezza creati all’intera zona. Ho già chiesto un incontro urgente alla Protezione Civile ed all’Anas per risolvere in modo definitivo questo problema che mette a repentaglio l’incolumità di tanti cittadini. Solo per un colpo di fortuna, l’altra notte si è evitata una tragedia. Tra l’altro, possiamo cogliere l’occasione che ci è offerta dalla chiusura della galleria fino al 31 marzo per realizzare un intervento serio di messa in sicurezza della zona. E non si dica che è un problema che riguarda il solo Comune di Vico Equense perché l’area interessata rientra nel proprio territorio. Questa sarebbe una presa di posizione scorretta volta a negare responsabilità evidenti e che aprirebbe un conflitto serio”.
Vico Equense
21/01/09
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Pericolo frane a Vico Equense(Na)
A seguito della frana avvenuta sabato 17 gennaio il sindaco Gennaro Cinque chiede un intervento urgente.
Il sindaco di Vico Equense si rivolge a Regione, Provincia e Protezione civile regionale per il consolidamento del costone sottostante l’ex Cattedrale della Santissima Annunziata e per la realizzazione delle ormai essenziali opere di difesa a mare in quell’area. A seguito della frana avvenuta sabato 17 gennaio Gennaro Cinque invia una lettera ai vari enti in cui spiega che “l’evento franoso ha ribadito l’estrema fragilità della costa alta del nostro Comune, soggetta alla potente azione disgregante del moto ondoso”.
“A tale proposito- continua nella lettera- considerata l’importanza turistica e paesaggistica dell’intero territorio comunale, ed in particolare dell’area interessata dal crollo, che è una delle immagini simbolo di Vico Equense, la stessa venne inserita nell’APQ Difesa Suolo, che prevedeva il consolidamento dell’intera baia, anche con interventi di protezione costiera (scogliera soffolta), il cui importo complessivo venne stimato in circa € 5.000.000,00. I lavori recentemente eseguiti da questa Amministrazione, grazie al finanziamento concesso dal Settore Regionale Difesa Suolo sui fondi della Legge 179/2002, hanno riguardato esclusivamente l’area sovrastante quella direttamente interessata dalla frana del 27 dicembre 1999 ed hanno consentito la stabilizzazione della coltre rocciosa compresa tra la nicchia di frana ed il ciglio del costone, che rappresenta una minima parte dell’intera estensione della parete rocciosa prevista nel citato APQ. In particolare l’Amministrazione comunale ha già predisposto ulteriore progettazione per la messa in sicurezza del tratto di costone sottostante la ex Cattedrale della SS. Annunziata, utilizzando a tal proposito, le somme provenienti dalle economie delle opere realizzate sui fondi della Legge 179/2002, da sottoporre all’approvazione del Settore Regionale Difesa Suolo. Tutto ciò premesso, si rende di fatto indispensabile provvedere al finanziamento di quanto già oggetto del predetto APQ, prevedendo il consolidamento dell’intero fronte roccioso, nonché la realizzazione di opere di difesa a mare al fine di scongiurare il verificarsi di eventi drammatici, vista anche l’elevata affluenza turistico-balneare dell’intera fascia costiera, per la qual cosa la mera interdizione dei luoghi e l’apposizione di segnaletica monitoria non si è mai dimostrata sufficiente”.
L’intera Amministrazione, e non solo, è seriamente preoccupata per l’accaduto e si chiede dove siano finiti i fondi stanziati per gli interventi in quest’area. “Dei cinque milioni di euro destinati a Vico Equense nel 2002 – aggiunge il vicesindaco Giuseppe Dilengite- soltanto un milione è stato utilizzato. Gli altri, tra 2005 e 2006, sono stati dirottati su altri interventi in ambito regionale ma ancora non se ne comprendono le motivazioni. Il Comune si augura che vengano recuperati e utilizzati per le coste del nostro territorio la cui fragilità e pericolosità è evidente”. Vico Equense
20/01/2009
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Vico Equense(Na): Crolla un blocco di roccia.
Il sindaco Gennaro Cinque: “Ci sentiamo abbandonati da Ministero, Regione e Provincia”
Allarme frane a Vico Equense.
Sono le 05.30 quando un blocco di roccia calcarea si stacca dal costone sottostante l’ex cattedrale della Santissima Annunziata.
Ne dà l’allarme e interviene repentinamente l’equipaggio della Capitaneria di porto, che viene raggiunto da tecnici e amministratori del Comune di Vico Equense, dalla Polizia municipale locale e dalla Protezione civile.
Si tratta di 100 metri cubi di roccia staccatasi dalla falesia già interessata al crollo del 27 dicembre 1999 e dai vari eventi successivi di più limitata estensione.
Il moto ondoso, che nella zona proviene prevalentemente da nord-ovest e le forti mareggiate degli ultimi giorni hanno ulteriormente scavato al piede il costone determinando il crollo del blocco di roccia.
Il materiale franato attualmente si trova nella zona sabbiosa alla base del costone e sarà smosso dalle mareggiate già annunciate per l’inizio della prossima settimana.
In realtà, la mancata realizzazione di una scogliera soffolta di protezione del piede della falesia ha reso vano qualsiasi intervento di consolidamento della stessa e sta inficiando quello recentemente ultimato dal Comune di Vico Equense.
I progetti di interventi e opere da realizzare in quell’area, tra cui la scogliera soffolta, risalgono al 2002, quando il Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare ha stanziato 5 milioni di euro per il Comune di Vico Equense.
Di quei progetti, solo l’intervento di sistemazione delle reti è stato realizzato ed il resto bloccati.
Solo 1 milione di euro è stato utilizzato e gli altri sono stati sottratti al Comune.
“Quel costone rappresenta un grande pericolo – afferma il sindaco Gennaro Cinque – ma preso sotto gamba da Ministero, Regione e Provincia. Perché i nostri progetti sono caduti nel dimenticatoio? E come mai qualche mese fa i Comuni di Meta, Piano, Sant’Agnello, Sorrento, Massa Lubrense hanno ricevuto 100 milioni di euro per la difesa delle coste e noi nulla? Bisogna intervenire immediatamente e non aspettare che avvenga una nuova catastrofe naturale”.
Vico Equense,
17/01/2009
INFO Ilenia De Rosa
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Francesco Di Maio Portavoce del sindaco Gennaro Cinque
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