RICOTTA DI BUFALA DOP
Ricotta di Bufala Campana Dop, il Consorzio Tutela predispone le strategie di certificazione e valorizzazione. In preparazione anche un terzo prodotto Dop a base di latte bufalino.

Il 7 novembre scorso è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto del 23 ottobre 2006 del Ministero per le Politiche Agricole e Forestali “Protezione transitoria accordata a livello nazionale alla denominazione
«Ricotta di Bufala Campana» per la quale e’ stata inviata istanza alla Commissione europea per la registrazione come denominazione di origine protetta.”

Il Comitato Promotore per il Riconoscimento della Ricotta di Bufala Campana Dop ha sede presso il Consorzio Tutela Mozzarella di Bufala Campana; entrambi gli enti sono presieduti da Francesco Serra, che afferma: ”Con le nuove norme in materia di Denominazione di origine l’iter per il definitivo riconoscimento in sede europea della Ricotta di Bufala Dop sarà più breve e contiamo sin d’ora sulla possibilità di incrementare il valore della produzione, grazie alla protezione transitoria nazionale”.

Sul piano dell’immediata operatività,il Comitato,attraverso le strutture del Consorzio Tutela ha già attivato le procedure di certificazione del prodotto attraverso il CSQA di Thiene.

Il consumatore potrà riconoscere la Ricotta di Bufala Campana Dop attraverso il marchio che compare nella foto.

Il mercato della Ricotta di Bufala Campana Dop, secondo stime di Consorzio Tutela, ha oggi un valore di circa 30 milioni di euro l’anno, metà dei quali fatturati sul territorio del casertano.

L’intervento di Vincenzo Oliviero, direttore del Consorzio Tutela.
“Al fine di incrementare il valore di questa ricchezza, che da tempo vive all’ombra della Mozzarella Dop, il Consorzio ha allo studio le strategie di valorizzazione del caso siamo di fronte alla seconda ricotta a denominazione d’origine protetta d’Italia, dopo la Romana e al secondo riconoscimento Dop su un prodotto della filiera latte di bufala.Si tratta di una Dop nella quale ho sempre molto creduto, anche contro lo scetticismo di molti produttori; il tempo mi darà ragione.Il nostro auspicio è che presto si pervenga anche alla definizione della denominazione per la Carne di Bufalo Campana, al fine di poter tutelare completamente tutti i prodotti bufalini.Il Consorzio si attiverà a breve per l’avvio di una procedura di valorizzazione per un altro prodotto a base di latte di bufala, sarà una sorpresa.”

Il Disciplinare di produzione della Ricotta di Bufala Campana dop riprende integralmente la stessa area di produzione di origine della Mozzarella dop: intero territorio delle province di Caserta e Salerno, la fascia di 9 comuni area nord di Napoli, una significativa pattuglia di comuni del Basso Lazio, l’agro di Roma, il comune di Venafro in Molise, 12 comuni in provincia di Foggia, 3 comuni in provincia di Benevento.
Oltre al legame con il territorio, per ottenere la Ricotta di Bufala Campana dop è necessario l’esclusivo utilizzo del siero dolce proveniente dalla lavorazione della Mozzarella di Bufala Campana dop.
Il siero dolce dovrà essere trasformato in ricotta entro le 24 ore dalla sua estrazione. E’ ammessa l’aggiunta di latte di bufala durante la trasformazione del siero in ricotta, sempre proveniente dall’area dop. Il confezionamento in area di produzione è obbligatorio.

MA UN CONSIGLIERE REGIONALE

16 novembre 2006. Replica del Consorzio Tutela alle affermazioni del Consigliere regionale della Campania Giuseppe Sagliocco sulla tutela e la valorizzazione della Mozzarella di Bufala Campana Dop.

Le dichiarazioni rese nella mattina di oggi dal consigliere regionale della Campania Giuseppe Sagliocco ad all’Agenzia Nazionale Stampa Associata, lasciano stupefatti i vertici del Consorzio tutela mozzarella di bufala Campana Dop. Sagliocco, in particolare, ha affermato: “La valorizzazione della mozzarella di bufala e la sua tutela non può essere lasciata solo alle organizzazioni di categoria”.
Vincenzo Oliviero, direttore del Consorzio Tutela Mozzarella di Bufala Campana a tal riguardo dichiara: “Premetto che è atto di puro autolesionismo da parte di un consigliere regionale della Campania ignorare l’esistenza di un Consorzio Tutela, a meno che non lo consideri una mera organizzazione di categoria, il che non è.”
Per Oliviero l’onorevole Sagliocco, evidentemente, ignora alcuni elementi importanti: ”Non solo il Consorzio tutela mozzarella di bufala Campana Dop esiste da molti anni, ma è uno degli organismi di tutela e valorizzazione di prodotti a denominazione di origine meglio organizzati d’Italia e che si vale di numerose e valenti professionalità: tale stato di cose è stato riconosciuto in una comunicazione ufficiale del dottor Fabien Santini, responsabile dei prodotti tutelati della DG agricoltura dell’Unione Europea.”
Sulla tutela, in particolare, Oliviero ricorda:”Il Consorzio – costituito da trasformatori e anche da allevatori – ha stipulato e sviluppato da diversi anni un protocollo d’intesa con l’Ispettorato centrale repressione frodi del Ministero per le Politiche Agricole e Forestali. Tale accordo – prosegue Oliviero – ha consentito alla Mozzarella di Bufala Campana Dop di confermare anche nel 2005, e per il terzo anno consecutivo, il titolo di prodotto a denominazione di origine più controllato d’Italia in valore assoluto, con il 20% di controlli solo su mozzarella dop, rispetto ad una platea di oltre 150 prodotti italiani tutelati.”
Sulla valorizzazione Oliviero replica: ”Dimenticare che il Consorzio tutela ormai sacrifica le fiere locali per investire le proprie risorse sulle più importanti manifestazioni di promozione dell’agroalimentare nel mondo, da Mosca a New York, da Parigi a Helsinki, è pura demagogia.”
“Vogliamo ben sperare che le intenzioni dell’onorevole Sagliocco siano state le migliori – conclude Oliviero – certo, maggiore attenzione verso il comparto è necessaria, ma sulla tutela e la valorizzazione del prodotto stia tranquillo, ci pensa il consorzio.”

Domenico Pelagalli – Giornalista Free Lance. Via Santella, Condominio Rosanna – 81055 Santa Maria Capua Vetere (CE)
Telefono 0823 840415
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