Premio Napoli 2005- incontri in libreria
Domani sabato 24 settembre
Guida in via Merliani ore 10
Fnac in via Luca Giordano ore 12
Domani sabato 24 settembre alle ore 10 i finalisti del cinquantunesimo Premio Napoli, il somalo Nuruddin Farah, autore di Legami (Frassinelli, 2005 – narrativa straniera) il filosofo napoletano Roberto Esposito, autore di Bìos. Biopolitica e filosofia (Einaudi, 2004 – saggistica internazionale) e Luca Luigi Cavalli Sforza, autore di L’evoluzione della cultura (Codice edizioni 2004 – saggistica internazionale) incontreranno i lettori presso la libreria Guida in via Merliani al Vomero.
Alle ore 12, invece, il milanese Milo De Angelis, autore di Tema dell’addio (Mondadori, 2005 – poesia), l’irlandese Joseph O’ Connor, autore di Dolce Libertà. Un irlandese in America (Guanda, 2005 – narrativa straniera) e Antonio Debenedetti, autore di E fu settembre (Rizzoli, 2005 – narrativa italiana) saranno alla libreria Fnac in via Luca Giordano al Vomero.
Napoli, 23 settembre 2005
Ufficio Stampa
Fondazione Premio Napoli
Palazzo Reale- 80132 Napoli
tel. 081/403187 fax 081402023
fondazione@premionapoli.it
www.premionapoli.it
Cristiana Zegretti 339.1519006
Luisa Maradei 333.5903471
I detenuti del Carcere di Secondigliano hanno incontrato i finalisti del Premio Napoli
Gli scrittori Sandra Cisneros, Nuruddin Farah, Ryszard Kapuściński e Milo De Angelis finalisti per le sezioni di narrativa internazionale e poesia alla cinquantunesima edizione del Premio Napoli, questa mattina hanno incotrato i detenuti del penitenziario di Secondigliano. I detenuti hanno partecipato per il terzo anno consecutivo ai comitati di lettura legati al premio letterario. Gli scrittori hanno risposto alle domande dei lettori. Per l’edizione 2005 i comitati di lettura organizzati nel carcere sono passati da due a tre. I detenuti, 35 in tutto, hanno partecipato alla lettura dei testi delle sezioni di
narrativa straniera e di poesia, insieme a 17 uomini del personale del penitenziario. Ognuno dei tre comitati ha letto tutti i 6 libri delle due sezioni. Tra i lettori quest’anno
c’erano anche 3 detenuti stranieri. Molti tra i detenuti presenti all’incontro con gli scrittori
sono a regime di carcere duro oppure ex tossicodipendenti, e hanno chiesto spontaneamente di essere inseriti nei comitati. Altri sono rientrati in un percorso scolastico attraverso le sedi distaccate degli istituti scolastici presenti nel
penitenziario. ”Questo evento ormai divwentato un appuntamento importante per
i detenuti – ha spiegato a direttrice del carcere Laura Passaretti – apre le porte del carcere all’esterno attraverso la diffusione della cultura, con la lettura di libri e con
l’incontro con gli autori”. Molti detenuti hanno rivolto numerose domande ai finalisti e al
termine dell’incontro hanno ricevuto copie dei libri in concorso firmati dagli stessi autori alla presenza del presidente della fondazione Premio Napoli, Ermanno Rea.
Stasera alle 21 tutti i finalisti del Premio Napoli saranno in piazza Dante per incontrare la città e i lettori.
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Napoli, 22 settembre
Stasera 22 settembre ore 21 teatro Mercadante Omaggio a Giuseppe Patroni Griffi
Un film realizzato in esclusiva da Leopoldo Mastelloni in cui si racconta la poliedrica carriera artistica di Giuseppe Patroni Griffi. E’ questo l’omaggio che la Fondazione Premio Napoli farà alla lunga vita professionale di Patroni Griffi che sarà proiettato questa sera (ore 21) al teatro Mercandante di Napoli.
Tanti i contributi in sala di amici e conoscenti che ripercorrerano le tappe principali della lunga vita artistica dello scrittore-regista napoletano.
Antonio Ghirelli, Raffaele La Capria e Francesco Rosi ritireranno il Premio della Giuria Tecnica al posto del grande Patroni Griffi che non potrà essere presente per problemi di salute.
Leopoldo Ma stelloni
Nasce a Napoli il 12 giugno del 1945 attore e regista, Leopoldo Mastelloni ha debuttato in televisione nel 1977 nel varietà Bambole non c’è una lira, in cui interpretava la parte di un cantante di avanspettacolo. In teatro si è costruito un ruolo di bizzarro e estroso fantasista interprete caustico e satirico di personaggi maschili e femminili, in preda a nevrosi e ossessioni, alternando a brani musicali monologhi di cui è anche l’autore. Ha lavorato per molti anni con Giuseppe Patroni Griffi, interpretando Cammurriata scritta espressamente per lui. In questa occasione gli dedica un film, Metti una sera a cena con…raccontando la vita artistica e privata dello scrittore e regista.
La carriera
In quaranta anni di carriera di Leopoldo Mastelloni ha lavorato in teatro, in televisione e nel cinema. Tra i suoi impegni come attore: Avere Ventanni, Culo e camicia, Inferno, Napoli…serenata calibro 9, Barbablù, Ottavia ovvero indifferentemente, Macabé, Senza impegno; Cuore ingrato; Passerotto; Sorelle, madri, spose. Infine non si possono dimenticare i ruoli drammatici nella trilogia pirandelliana del “teatro nel teatro” diretta da Giuseppe Patroni Griffi. Attualmente è impegnato con il Teatro Piccolo di Milano in una commedia poco conosciuta di Eduardo De Filippo.
Giuseppe Patroni Griffi
Scrittore, autore drammatico e regista, Giuseppe Patroni Griffi nasce a Napoli nel 1921. Nel 1945, dopo la fine della seconda guerra mondiale si trasferisce Roma. Stringe subito amicizia con Paolo Panelli, Tino Buazzelli, Bice Valori, Rossella Falk e Giorgio De Lullo. Comincia a scrivere per la “Compagnia dei Giovani”, costituitasi nel 1954, quasi per scherzo e certo per la profonda amicizia che lo lega proprio a Giorgio De Lullo. Fu quest’ultimo, reduce dal clamoroso successo del Candeliere di De Musset a chiedergli di scrivere per la compagnia. Patroni Griffi, pressato anche da Romolo Valli, decide di scrivere “un De Musset moderno”, lo termina nel 1956 e nasce così D’amore si muore, sua opera d’esordio. Il debutto della commedia fu, però, rimandato al 1958, perché la compagnia allestì prima “Il diario di Anna Frank”. D’amore si muore, storia del rapporto d’amore impossibile tra il giovane Edoardo e Elena Davidson, fu rappresentato a Venezia, al Festival Internazionale della Prosa il 25 giugno del 1958, con la regìa di Giorgio De Lullo e le scene di Pier Luigi Pizzi. Da quel momento il giovane Patroni Griffi si lega alla Compagnia per molti anni al punto di diventarne il commediografo “ufficiale”.
La frequentazione romana con intellettuali e napoletani lo porta a fare un teatro, prevalentemente di intreccio borghese, che porta sulla scena gli aspetti più evidenti e profondi della napoletanità. Un esempio in questa direzione è rappresentato da In memoria di una signora amica (1963), dove la categoria della donna partenopea diventa un tipo universale: è esaltata la capacità di adattamento alle situazioni, anche le più difficili e impensabili. Ancora continuando il filone dedicato a Napoli e alla sua umanità, va ricordato Persone naturali e strafottenti (1974), nel quale si mette in scena la vita di quattro reietti di Piedigrotta e, attraverso un allestimento di stampo classico, ma dalla lingua viva e colorita, viene rappresentata prima di tutto la loro lotta contro un destino di rassegnazione.
Anima nera, nella stagione 1959-60, con la regìa di De Lullo, fu l’ennesimo successo di Patroni Griffi e della compagnia. La Falk ricorda le critiche favolose di Parigi per la sua interpretazione nel ruolo di Mimosa, personaggio popolare di humour romano. A molti non è noto ma inizialmente Anima nera fu pensata per Marcello Mastroianni che però, per impegni cinematografici, non poté recitarla. Il suo ruolo fu poi di Paolo Ferrari.
Discussioni intellettuali, riferimenti all’attualità, intrecci amorosi inseriti in un impianto realistico connotano la produzione di Patroni Griffi Con Metti, una sera a cena, terzo e fortunato testo scritto per la Compagnia, nella stagione 1966-67. L’ipocrisia degli affetti borghesi trova la sua rappresentazione nella messa in scena delle passioni d’amore di una coppia, il cui vincolo d’unione rimane però indissolubile. Il successo di pubblico fu clamoroso: al Teatro Eliseo la mattina c’era la fila non per i biglietti ma per prendere i numeri, per poi ritirare i biglietti. Due anni dopo dalla commedia fu tratto il film con Florinda Bolkan, Jean Louis Trintignant e Annie Girardot, che rimase in programmazione nelle sale cinematografiche per un lungo periodo.
Lo stile della commedia si trova ulteriormente evidenziato ne Gli amanti dei miei amanti sono i miei amanti (1984), dove la protagonista Paloma, cantante lirica di successo, concede le sue grazie in un ambiente dove la chiacchiera salottiera la fa da padrona. Fra gli altri titoli: Lina e il cavaliere (1958), Un aeroporto troppo distante (1966), Prima del silenzio (1979), Cammuriata (1983).
Nel 2001 vince il Prix Italia con la Tosca pucciniana e la Traviata ambientata a Parigi. Nel 2003, all’età di 82 anni Giuseppe Patroni Griffi è nominato a sorpresa direttore del Teatro Eliseo.
Da ricordare inoltre le regie eleganti, taglienti e frizzanti, che Patroni Griffi ha firmato in collaborazione con lo scenografo Aldo Terlizzi. Al cinema ha lavorato con V. Zurlini, A. Lattuada e F. Rosi. Al teatro stabile di Trieste, dal 1982 al 1988 si dedica all’allestimento della trilogia pirandelliana consacrata al `teatro nel teatro’; successivamente la sua ricerca si volge all’opera di T.S. Eliot, A. Cechov e Carlo Goldoni.
Nel 1989 fonda una propria compagnia e trasferisce a Roma la sede del proprio lavoro (Teatro Giulio Cesare): l’intenzione è quella di approfondire la ricerca con giovani attori e di rendere più fluido l’accostamento ai testi. Fra gli spettacoli allestiti con il nuovo gruppo da ricordare, nel 1995, Romeo e Giulietta.
Non va dimenticata, inoltre, la sua attività di narratore, con un esordio che anticipava tematiche pasoliniane, Ragazzo di Trastevere (1955), cui hanno fatto seguito i romanzi Scende giù per Toledo (1975), La morte della bellezza (1987) e i racconti Gli occhi giovani (1977).
Comitati di lettura del Carcere di Secondigliano
Negli ultimi anni è cresciuta l’attenzione del mondo penitenziario verso il Premio Napoli.
Per l’edizione 2005 i comitati di lettura organizzati nel Carcere di Secondigliano sono passati da due a tre. I detenuti, 35 in tutto, hanno partecipato alla lettura dei testi delle sezioni di Narrativa straniera e di Poesia, insieme a 17 uomini del personale del penitenziario. Ognuno dei tre comitati ha letto tutti i 6 libri delle due sezione Narrativa Straniera e Poesia. Tra i lettori ci sono anche 3 detenuti stranieri.
Molti dei detenuti, alcuni a regime di carcere duro altri ex tossicodipendenti, hanno chiesto spontaneamente di essere inseriti nei comitati, altri sono rientrati in un percorso scolastico attraverso le sedi distaccate degli istituti scolastici presenti nel penitenziario. Né l’età né il reato hanno influito nella scelta per l’inserimento dei detenuti nei comitati di lettura. L’evento, giunto alla terza edizione, apre le porte del carcere all’esterno attraverso la diffusione della cultura, con la lettura di libri e con l’incontro con gli autori.
I finalisti incontrano i detenuti
NARRATIVA STRANIERA
Sandra Cisneros, Caramelo, La Nuova Frontiera, 2004
Nuruddin Farah, Legami, Frassinelli, 2005
Joseph O’Connor, Dolce Libertà. Un irlandese in America, Guanda, 2005
POESIA
Milo De Angelis, Tema dell’addio, Mondatori, 2005
Miljenko Jergović, Hauzmajstor Šulc, il custode della memoria, Libri Scheiwiller, 2004
Ryszard Kapuściński, Taccuino d’appunti, Forum, 2004
Premio Napoli per la scuola 2005: vince Viviana Morgese (Istituto polifunzionale “Gandhi” di Casoria)
’ Viviana Morgese, dell’Istituto polifunzionale “Gandhi” di Casoria, la vincitrice dell’edizione 2005 del Premio Napoli per la scuola. Viviana vince con una recensione del testo di Fred Uhlman L’amico ritrovato analizzando il tema dell’amicizia in raffronto con un altro sentimento, l’amore, “senza il quale il primo non ha ragione d’essere”.
Diego De Silva ha consegnato questa mattina al cinema Modernissimo il premio al migliore elaborato selezionato dalla giuria composta da Sergio De Santis (per la Fondazione Premio Napoli), Alberto Bottino e Maurizio Piscitelli (per la Direzione scolastica regionale), i docenti dell’Università Federico II di Napoli Matteo Palumbo e Ugo Maria Olivieri e Fabio Ciaramelli dell’Università di Catania.
Alla competizione hanno partecipato 21 istituti con le terze e le quarte classi. I ragazzi hanno ricevuto in omaggio una targa ricordo e dei libri.
Il progetto voleva incentivare la lettura critica di testi di narrativa contemporanea nel quadro di un più ampio rapporto tra scuola e territorio, e in particolare tra scuola ed enti, quali la Fondazione Premio Napoli, preposti allo sviluppo e alla diffusione della cultura. La Fondazione, in collaborazione con la Direzione Scolastica Regionale per la Campania, avevano selezionato per quest’anno il romanzo di Fred Uhlman L’amico ritrovato, mettendone a disposizione degli alunni partecipanti un certo numero di copie. La scelta era motivata anche dall’affinità con la tematica dell’edizione 2005 del Premio Napoli, incentrata appunto sul tema dell’amicizia.
Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Ufficio Scolastico Regionale per la Campania
DIREZIONE GENERALE
Il tema su cui sono stati invitati a riflettere i giovani che hanno partecipato al “Premio Napoli per le scuole” è di fondamentale importanza nella storia personale di ciascun uomo. L’amicizia ha appassionato letterati e filosofi, pedagogisti e psicologi, ma non è un mero concetto o un paradigma ideale, è un sentimento che accompagna la nostra esistenza, saltando tra gli uomini le affinità, l’idem sentire, l’unum velle, che sono i cardini su cui ruota ogni sodalizio.
L’adolescenza è l’età in cui nascono le grandi amicizie, quelle che ti accompagnano per tutta la vita o che mai puoi dimenticare, anche se ci si perde di vista, trasportati dai marosi dell’esistere. La generale rapidità che caratterizza il nostro tempo, la smania del successo personale, la difficoltà che si sperimenta nel trovare una collocazione nel sistema produttivo, la relativa facilità della comunicazione interpersonale, agevolata da strumenti sempre più efficaci sono tutte ragioni della crisi del sentimento dell’amicizia, un bene prezioso che rischiara i momenti bui della vita di ciascuno.
Se è bene non dimenticare il monito di Leonardo “sii solo e sarai tutto tuo”, non si può non affermare con Thomas Merton che “nessun uomo è un’isola”: l’amicizia non si traduce in legami istituzionalmente riconosciuti, non ha vincoli se non nella liberà volontà di chi la prova, ma è un elemento di forza per chi ha il coraggio di credere in essa, un valore aggiuntivo che qualifica la vita, un’occasione privilegiata per donare sé stessi all’altro, senza aspettarsi nulla in cambio.
Una riflessione su questi temi appare quanto mai opportuna in questi tempi, in cui le agenzie educative sono chiamate a sostenere la crescita personale, oltre che culturale e professionale, dei nostri giovani, che sono esposti come non mai alla solitudine e all’incomprensione e, quindi, al disagio e alla devianza.
IL DIRETTORE GENERALE Alberto Bottino
Lista Licei e Istituti che hanno partecipato al Premio Napoli per la Scuola.

1) Istituto Tecnico per Geometri “E. Pantaleo” –Torre del Greco
2) Istituto Tecnico Commerciale “Raffaele Pucci” – Nocera Inferiore
3) Istituto Tecnico Commerciale “A. Gallo” – Aversa
4) Liceo Scientifico “Arturo Labriola” – Napoli
5) Liceo Scientifico “A. Maffucci” – Calitri
6) Liceo Scientifico “G. Mercalli” – Napoli
7) Liceo Vittorio Emanuele II – Napoli
8) Liceo Scientifico Statale “Vincenzo Cuoco” – Napoli
9) Liceo Scientifico Statale “Filippo Brunelleschi” – Afragola
10) Liceo Scientifico Statale “A. Fermi” – Aversa
11) I.P.S.I.A. “Miano” – Napoli
12) Liceo Scientifico Statale “Emilio Segrè” – Marano di Napoli
13) Liceo Classico “Q. O. Flacco” – Portici
14) Istituto Superiore Pietradefusi – Avellino
15) Istituto Superiore Statale “Giuseppe Mazzini” – Napoli
16) Istituto Superiore Polispecialistico Statale “Gandhi” – Casoria
17) Convitto Nazionale “Vittorio Emanuele II” – Napoli
18) Liceo Classico Statale “J. Sannazaro” – Napoli
19) Liceo Scientifico Statale “L. Da Vinci” – Calitri
20) I.P.S.S.C.T. “S. Pertini” –
21) I.T.I. “VIII- A. Righi” – Napoli


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